Le beatitudini evangeliche e le persone omosessuali
Riflessioni del Rev. David Eck Asheville* tratte da jesuslovesgays.blogspot (Stati Uniti) del 9 febbraio 2010, liberamente tradotte da Pina
“Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo.Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo, infatti, facevano i loro padri con i profeti” (Lc 6,22-23).
“Beati voi quando sarete odiati e perseguitati e nessuno scoprirà il luogo dove ciò avverrà. Beati quelli che sono stati perseguitati nel cuore: essi conosceranno il Padre” (Tommaso 68,1-2; 69,1).
Quest’ultima Beatitudine della lista di Luca (la lista di Matteo è molto più lunga) è straordinaria. Ho aggiunto anche la versione del Vangelo di Tommaso per un confronto.
Mentre cerchiamo di impregnare il cervello con questa formidabile massima, “Il Messaggio” rivela il suo significato in modo forte e chiaro: “Consideratevi benedetti ogni volta che qualcuno vi deride o vi perseguita, vi calunnia o diffama il vostro nome per screditarmi.
Ciò significa che la verità è troppo impenetrabile per dare speranza e che quella persona è fastidiosa. Potete rallegrarvi quando ciò avviene – fare salti di gioia, se vi va! – anche se ad essi non piace, io lo faccio….e il cielo applaude. Sappiate che siete in buona compagnia: i miei pastori e testimoni sono sempre stati trattati così”.
Sebbene alcuni dei miei fratelli e sorelle in Cristo, i più tradizionalisti, sarebbero in disaccordo con me su questa Beatitudine, penso che ciò sia una chiara dimostrazione per quelli di noi che hanno subito maltrattamenti da parte della chiesa mentre ci battiamo per l’uguaglianza di gay, lesbiche, bisex e trans (GLBT).
So, senza alcun dubbio, che Gesù non ha problemi con me perché sono gay. Sono un Cristiano e un sacerdote di gran lunga migliore perché ho fatto pace con questa parte di me stesso. Ho persino raggiunto il punto di esaltarla come un dono.
L’unico momento in cui la mia sessualità non è un dono è quando la uso per sfruttare o umiliare gli altri. Sono stato con lo stesso uomo per 15 anni, abbiamo cresciuto due bambini e Dio ha benedetto sia la mia relazione che la mia famiglia.
Essendo onesto nei vostri confronti, desidero ardentemente di vedere il giorno in cui darà noia discutere su tale argomento e questo blog non avrà ragione di esistere.
Piuttosto, trascorrerei il mio tempo (e lo faccio) lavorando su altre questioni di giustizia come la lotta per il Salario dignitoso, la cura dell’ambiente e l’aiuto a chi è senza casa.
Ma, finché le persone gay, lesbiche, bisex e trans (GLBT) continueranno ad essere perseguitate dalla Chiesa, io continuerò a lottare per la nostra famiglia.
Spero che anche voi facciate lo stesso!
* Il Rev. David Eck Asheville della North Carolina (USA) è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA) fidanzato da 16 anni con Gery. Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog jesuslovesgays.blogspot.com
Testo originale: Luke’s Beatitudes, Part 5