Beato Angelico, l’Arte come voce di Dio
Riflessioni di Loris Cozzolino* autore della Pagina Facebook Ogni santo giorno
Oggi si fa memoria del beato Giovanni da Fiesole, noto in tutto il mondo come Beato Angelico e non come santo ma come eccelso pittore.
Nato a fine ‘300 in quella fucina di esperienze artistiche e culturali che era la Firenze tardomedievale, sin da bambino sentì forte due chiamate; quella dell’ Arte e quella di Dio.
Divenne pittore e frate domenicano.
Basta visitare il convento domenicano di San Marco a Firenze per rendersi conto della purezza, della bellezza e della “beatitudine” vera e propria che traspare dalle sue pitture.
Da un punto di vista formale e prettamente artistico ci sarebbe molto da dire sui meravigliosi passaggi dai moduli della pittura gotica fino alle conquiste della prospettiva e alle altre acquisizioni rinascimentali che man mano si scorgono nelle opere dell’Angelico, ma non è questa la sede.
Parliamo d’Arte: forse la più mirabile e immaginifica dote dell’essere umano, l’arte è quella sublime capacità di tradurre in immagini, musica, scultura, lettera ogni concetto e pensiero visibile ed invisibile, terrificante e supremo.
L’Arte è forse la più melodiosa e soave delle innumerevoli voci di Dio: sin dai primordi strumento sacro affinché l’umanità potesse prendere confidenza con il suo Creatore e raffigurarlo ora come donna, ora come animale passando per le eterne piramidi, quasi una scala per il cielo e tra i candidi colonnati di Grecia e Roma, tra le vetrate delle cattedrali gotiche d’Europa fino ai grandi templi d’Oriente, nelle Madonne di Raffaello e in quel Dio Madre della Creazione di Buonarroti, nel San Matteo zuccone di Caravaggio ormai perduto tra le ceneri di Berlino, nei marmi viventi di Canova e nelle trasfigurazioni degli Impressionisti, nel grido di dolore di Guernica in cui è bloccato come in un fotogramma il grido stesso di Dio.
Beato Angelico, Beata Arte.
* Loris Cozzolino, classe 1986, archeologo paleocristiano, passione smodata per l’agiografia, l’esegesi biblica e la teologia di genere. Non rassegnato ad un’immagine di Chiesa legalistica e respingente, nella marginalità e nello “scarto” vede il Volto del Cristo di Dio. Il suo blog di agiografie lo trovate al link https://www.gionata.org/tag/ogni-santo-giorno/
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