Benedetto l’uomo che teme il Signore (Sal. 127)
Riflessione biblica di Roberto Rosso*
Cari Amici,
Scrivo in una giornata agrodolce amici, da un lato la profonda tristezza per una guerra che si cerca in tutti i modi di spiegare con categorie religiose, che sarebbe meglio invece tener lontane per timore di Dio da simili atti di violenza e di barbarie solo umane, dall’altro la profonda gioia per vedere riconosciuto in america in tutta l’America un diritto, primario elementare e fondamentale dell’animo umano: il diritto ad essere riconosciuti e rispettati socialmente per ciò che si sente di essere. Il mondo sembra sottosopra amici, Noi che parliamo d’amore sembriamo essere tenuti lontani dalla fede, chi sparge terrore e odio sembra farlo proprio in ossequio alla fede. Che fede potrebbe mai essere questa? Non voglio pensare che sia così. Voglio supporre invece che. accanto a diritti finalmente riconosciuti, ci siano anche doveri, su tutti il dovere di crescita spirituale che deve riguardare anche noi. La fede non è solo matrimonio ma anche, e forse soprattutto, ricerca di una propria autenticità quotidiana. Questo aspetto non va dimenticato. Che vittoria sarebbe la nostra se agissimo a metà e, inebriati dal sapore della vittoria sociale orizzontale, dimenticassimo le regole del piano verticale individuale? Per molti di voi la scelta cristiana nonostante tutto, è un atto di coraggio, una scelta difficile. Quando vi penso, vi ammiro molto. Ma l’urgenza la profondità la bellezza di questa scelta è data soprattutto da una volontà di ricerca che permei tutti i settori della vostra vita, che nutra e accompagni le nostre scelte. Prima tra tutte quella del rispetto di Dio. Come con coraggio avete chiesto ed ottenuto il rispetto per voi stessi su un piano orizzontale, così ora vi viene richiesto di mostrare lo stesso rispetto sul piano verticale, impegnandovi nel seguire il sentiero indicato da Dio. Egli ha dimostrato coi fatti un atto d’amore davvero grande, accettandoci per ciò che siamo, senza chiederci di rinunciare a nulla di ciò che davvero conti per noi. Mostriamo ora tutti di saper ricambiare, ricordandoci di essere cristiani non solo quando si protesta (e si vince) per i diritti, ma anche quando si legga la Bibbia, si frequenti una congregazione, si aiuti il prossimo Solo se affiancheremo i due piani potremo tornare a dirci veramente cristiani. Un primo scoglio è superato, ora tocca a voi. Usate questi bei segnali per chiudere gli occhi e sentire quanto il Signore ci sia vicino e tifi per noi.
Dal Salmo 127
Beato chi teme il Signore
e cammina nelle sue vie.
Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.
La tua sposa come vite feconda
nell’intimità della tua casa;
i tuoi figli come virgulti d’ulivo
intorno alla tua mensa.
Ecco com’è benedetto
l’uomo che teme il Signore.
Ti benedica il Signore da Sion.
Possa tu vedere il bene di Gerusalemme
tutti i giorni della tua vita!
* Rev. Rosso Roberto, laureato in storia della filosofia nel 2004,ministro cristiano unitariano dal 2008, già presidente della Comunione Unitariana Italiana nel quadriennio 2010-2014, ora responsabile delle attività seminariali del Seminario Valdes, organo di formazione pastorale della Comunione. Sono autore di diversi saggi tra cui ricordo, “Accontentiamoci di una Nuvola” (2012) e “Introduzione al Cristianesimo Unitariano” (2012)