30 aprile-7 maggio 2023, Bergamo e Brescia ospitano il Festival ORLANDO
Dialogo di Katya Parente con Mauro Danesi, Direttore artistico del Festival, Associazione culturale Immaginare Orlando
Qualche giorno fa a Bergamo si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione della decima edizione del Festival ORLANDO, che si terrà nella città lombarda, capitale italiana della cultura insieme a Brescia, dal 30 aprile al 7 maggio, e che noi avevamo già seguito nelle scorse edizioni.
Per il suo decennale il festival propone undici giorni di cinema, danza, arte, teatro e incontri per riflettere sull’identità, per mettere in discussione i propri punti di vista, per approfondire le tematiche legate al corpo, agli orientamenti sessuali e alle dinamiche di potere.
Da giovedì 30 marzo, collegata alla manifestazione, prenderà il via “ORIZZONTI QUEER. Sei appuntamenti di cinema queer” che si svilupperà tra Bergamo e Brescia con questo calendario:
¡Corten! (Cut!) (già proiettato il 30 marzo a Bergamo e il 31 marzo a Brescia);
Le Lycéen (Winter Boy) (il 13 aprile, ore 20.30, Lo Schermo Bianco, Bergamo e il 14 aprile, ore 21.00, Cinema Nuovo Eden, Brescia);
Lobo e Cão (Wolf and Dog) (il 4 maggio, ore 20.30, Auditorium di Piazza Libertà, Bergamo e il 5 maggio, ore 21.00, Cinema Nuovo Eden, Brescia).
I film saranno in lingua originale con sottotitoli in italiano, e ogni proiezione sarà seguita da un incontro con un* ospite, condotto dal critico cinematografico Alessandro Uccelli.
Con noi, per parlare della rassegna c’è Mauro Danesi, Direttore artistico del Festival, Associazione culturale Immaginare Orlando
Perché nasce ORIZZONTI QUEER?
Orizzonti Queer è una speciale iniziativa di Festival ORLANDO dedicata al Cinema LGBTQIA+. Quest’anno il Festival compie dieci anni, e questa ricorrenza cade anche nell’anno in cui si celebra la Capitale Italiana della Cultura a Bergamo e Brescia. Per questo motivo abbiamo deciso di mettere in campo iniziative straordinarie, che unissero le due città e portassero l’attenzione sugli amori e l’identità possibili, in entrambi i contesti territoriali.
Orizzonti Queer nasce così, dall’alleanza tra il nostro festival e la Fondazione Brescia Musei – Cinema Nuovo Eden di Brescia: abbiamo selezionato tre film di eccellenza che potessero essere replicati sia a Bergamo che a Brescia, accompagnati dalla presenza di attrici, attori e registi che potessero dialogare e incontrare il pubblico delle due città.
Il percorso di Orizzonti Queer è iniziato il 30 marzo e continuerà in aprile, per arrivare a chiudersi a maggio all’interno del nucleo principale del festival, che si tiene dal 30 aprile al 7 maggio. In quest’ultimo nucleo ci saranno spettacoli, incontri, proiezioni, laboratori per celebrare la cultura queer e per ribadire l’importanza di libertà plurali e ampie per tutti e per tutte, in particolare in questo anno dedicato alla cultura.
A quale target di pubblico si rivolge?
L’iniziativa, come tutto il festival, si rivolge a un pubblico ampio e trasversale. Invitiamo alle proiezioni i giovani e le giovani adolescenti, con cui il progetto ORLANDO lavora nelle scuole, le persone adulte e il pubblico finalizzato del festival, ma anche i turisti e le turiste che in questo momento stanno visitando Bergamo e Brescia come città della cultura, e chiunque voglia avvicinarsi con curiosità a questi prodotti. Le proiezioni sono inoltre in lingua originale con sottotitoli in italiano, e possono avere un’ampia fruibilità.
La rassegna cinematografica è solo una parte di una più complessa serie di iniziative. Ce le racconti a grandi linee?
Come accennavo, la rassegna è parte integrante dell’edizione 2023 del festival ORLANDO, che per quest’anno straordinario ha una forma diffusa: presenta Orizzonti Queer da marzo a maggio, il festival principale dal 30 aprile al 7 maggio, ma poi verrà seguito anche da alcune giornate di extra festival che verranno presentate in collaborazione con altri festival partner della città. Questo per sottolineare l’importanza delle alleanze nel lavorare sulla cultura, ma anche per dimostrare quanto le sfide rispetto ai diritti civili siano trasversali a tutti i progetti culturali.
Quali risultati vi augurate per questa prima edizione della manifestazione?
Abbiamo costruito questa edizione di Orlando con grande impegno e attenzione, per creare uno spazio accogliente e aperto a esperienze e riflessioni plurali; quello che adesso desideriamo è che questo spazio venga abitato da spettatori e spettatrici, e siamo pronti a prenderli e prenderle per mano ed accompagnarle nello sperimentare punti di vista nuovi.
Incontrare l’altro e aprirsi a nuovi modi di intendere la vita e la realtà: un obiettivo ambizioso, non facile, ma sicuramente stimolante. Auguriamo a Mauro e ai suoi collaboratori di raggiungerlo.
Per ulteriori informazioni potete consultare il sito di Orizzonti Queer.