Camminando s’apre cammino. Una splendida giornata di fraternità ad Albano Laziale
Testimonianza del gruppo Mosaiko, cristiani LGBT+ di Roma, sul Weekend per cristiani LGBT+, i loro genitori e gli operatori pastorali (Albano Laziale, 19-21 maggio 2023)
Quando ci è arrivato l’invito alla partecipazione alla tre giorni di Albano Laziale, ammetto che ci siamo trovati in un primo momento spiazzati. Pochi giorni prima, di questo evento, avevamo in programma, come gruppo Mosaiko, la partecipazione all’udienza del mercoledì con Papa Francesco in Piazza San Pietro, in occasione della giornata per il superamento della omotransfobia.
Come coordinamento ci siamo ovviamente confrontati, ed abbiamo convenuto che era irrinunciabile che almeno una rappresentanza di noi potesse partecipare, almeno alla giornata del sabato. Con estremo piacere abbiamo saputo della disponibilità di Beppe, che ha potuto partecipare all’intero percorso, ed anche dei nostri 2 Andrea: Rokkino & Girardino ci hanno confermato la loro presenza, pertanto per il sabato 20 eravamo in cinque. Siamo arrivati in sordina sfidando l’alzataccia e il tempo poco favorevole.
L’incontro era appena iniziato con il momento di preghiera con il vescovo di Albano Laziale: Vincenzo Viva. Ci è saltata subito agli occhi con gioia, la presenza di così tante persone, in un luogo che, in qualche modo, avevamo indicato proprio noi, perché con i padri Somaschi c’è un legame di stima e di affetto che dura da anni.
La casa San Girolamo Emiliani di Albano è un luogo in cui molti di noi hanno vissuto tante esperienze ( Il forum, le esperienze di Agape-centro sud, e tanti incontri e ritiri spirituali). Abbiamo ascoltato Monsignor Vincenzo Viva, e nelle sue parole abbiamo trovato riparo, affetto, accoglienza, in modo particolare in una sua affermazione: “La chiesa ha un debito di ascolto nei confronti delle tante minoranze discriminate” e quindi anche della nostre comunità arcobaleno.
Dopo l’incontro di preghiera, al momento di salutarlo e ringraziarlo, lo stesso vescovo, ci ha invitati per conoscerci meglio come si fa tra “vicini di casa”. Infatti ha immediatamente chiesto al suo segretario di scambiarci i contatti telefonici. Abbiamo avuto la possibilità di abbracciare fraternamente tanti amici che non vedevamo da tempo, ed in quegli abbracci c’è stato tanto affetto, e tanto desiderio di fare comunità.
Abbiamo conosciuto nuovi amici con cui ci siamo scambiati affetto e solidarietà, anche raccontandoci le tante energie necessarie a promuovere le varie attività e la fatica nel rincorrere il tempo per superare le difficoltà, che naturalmente nascono quando si gestiscono diverse sensibilità e dinamiche, per tenere sempre viva “la fiammella”. Avere la stima e l’affetto di alcuni amici, ci ha fatto capire che siamo sulla strada giusta.
Sulla giornata trascorsa: i laboratori proposti sono stati davvero interessanti e ben strutturati, ed i relatori, tutti di grande spessore umano, intellettuale/teologico. Al momento del pranzo, nel grande salone, ci siamo trovati seduti a tavola con persone che non conoscevamo, eppure abbiamo condiviso il pasto, sguardi e parole, come se fossimo amici da tanti anni.
E’ stato bello vedere che tutti prestavamo attenzione l’uno per l’altro, affinché tutti potessimo avere una pietanza gradita. Ci siamo raccontati le storie dei nostri gruppi e condiviso alcune strategie. Abbiamo gioito per i percorsi che ciascuno di noi fa, ed in molti ci hanno chiesto le emozioni che abbiamo provato durante l’incontro con Papa Francesco il 17 maggio (2023).
Ciliegina sulla torta, dopo il pranzo, Carlo ed Innocenzo ci hanno dedicato uno spazio veramente rigenerante, di bella accoglienza, di importante condivisione: tra una battuta e l’altra ci siamo raccontati, e ci siamo sollecitati a continuare a cercare di vivere insieme “sotto la stessa tenda” il Vangelo di Gesù, con la consapevolezza che dal primo forum dei Cristiani arcobaleno molte cose sono cambiate.
Abbiamo seminato veramente bene, anche se c’è ancora strada e tempo per arrivare ai tempi della fioritura. Tanti germogli sono spuntati e, lentamente ma concretamente, stanno crescendo, infatti ora non siamo solo pochi gay, ma con noi, ci sono diverse ragazze lesbiche, transessuali, bisessuali, tanti genitori, preti, suore e tanti etero solidali, tutti desiderosi di sentirci sempre più figli della stessa Chiesa.
Un senso di gratitudine infinita alle oltre cento persone che hanno condiviso con noi questo sogno, questo segno, perchè continuare a sognare insieme da oggi è l’unica rivoluzione possibile.