Il cardinale Cupich invita i cattolici LGBT al dialogo e la chiesa ad ascoltarli
Articolo di Robert Shine pubblicato su Bondings 2.0, blog dell’associazione cattolica New Ways Ministry (Stati Uniti), 3 ottobre 2017, libera traduzione di Silvia Lanzi
Un cardinale statunitense ha invitato i cattolici LGBT al dialogo, dicendo di voler “saperne di più su cosa succede nelle loro vite“. Il cardinal Blase Cupich, arcivescovo di Chicago, così si è espresso durante una conferenza per l’iniziativa Catholic Common Ground tenutasi venerdì scorso. Secondo il giornale cattolico National Catholic Reporter: “Cupich ha anche invitato i cattolici LGBT ad andare a parlargli: questo è parte della sua voglia di dialogare perche ‘voglio sapere di più su cosa succede nelle loro vite’; ed ha aggiunto che alcune espressioni della Chiesa possono disumanizzare gay e lesbiche“. “Si sentono alienati”, ha affermato il cardinale notando l’alto numero di suicidi tra i giovani LGBT. “La Chiesa deve fare un passo in avanti e parlare con la gente”.
Il cardinale ha anche difeso il gesuita James Martin che, il mese scorso, ha ricevuto attacchi da parte dei cattolici conservatori a causa del suo nuovo libro sulle problematiche delle persone LGBT nella Chiesa. Il cardinale Cupich ha invitato padre Martin a predicare, la primavera prossima, nella cattedrale della sua arcidiocesi in occasione della quaresima, perche padre Martin: “È un buon sacerdote… quindi la prossima primavera verrà a Chicago“. Aggiunge il National Catholic Reporter che: “Il suggerimento del cardinale Cupich ai detrattori di padre Martin è che dovrebbero almeno leggere il suo libro prima di attaccarlo, ha strappato così gli applausi entusiasti del pubblico. Dovrebbero farlo davvero prima di consegnare i loro pensieri ai blog di mezzo mondo tirando in ballo la propria infallibilità, tanto che lo stesso Pio IX ne arrossirebbe“. Più tardi, in risposta ad una domanda sui cattolici LGBT, il cardinale ha detto di essere stato “oltraggiato” da com’era stato trattato il gesuita Martin e ha definito i sacerdoti e i religiosi che cercano di incoraggiare il dialogo nella chiesa dei ‘facili bersagli‘.
L’argomento principale del cardibale Cupich alla conferenza, tenuta alla Catholic Theological Union, è stato il “Dialogo sulla scia di papa Francesco” su cui ha detto agli ascoltatori: “La Chiesa non è pienamente se stessa senza dialogo… bisogna accentuare l’importanza del dialogo, non solo per risolvere problemi spinosi, ma per essere veramente noi stessi in ambito ecclesiale“.
L’invito del cardinale al dialogo con i cattolici LGBT arriva proprio quando la Chiesa statunitense ha finalmente deciso come rispondere alle pressioni dei gruppi di cattolici tradizionalisti, che hanno causato la cancellazione della conferenza di Martin e il licenziamento di diversi lavoratori in ambito ecclesiastico.
Recentemente, tre istituzioni, compreso il Theological College, il seminario affiliato alla Catholic University of America, hanno cancellato le conferenze di padre Martin, mentre La Madonna University, in Michigan, ha cancellato una conferenza della teologa Shawn Copeland. Tutti questi ‘incidenti’ sono stati causati dalla pressione dei cattolici trasizionalisti che dissentono sull’inclusione delle persone LGBT. Scrivendo in risposta alla cancellazione della conferenza di padre Martin, il vescovo Robert McElroy di san Diego ha detto che gli attacchi di destra dovrebbero essere una “sveglia” per i cattolici statunitensi a non cedere a pericolose frange.
Il cardinal Cupich vanta già una forte testimonianza di accoglienza delle persone LGBT: è stati infatti uno dei pochi vescovi statunitensi a rilasciare una dichiarazione di simpatia e solidarietà nei confronti della comunità LGBT sulla scia del Massacro di Orlando dell’anno scorso. Nel 2015, nel corso del Sinodo della Famigia, aveva già dichiarato di pensare che i vescovi del Sinodo avrebbero dovuto ascoltare la voce delle coppie gay e lesbiche, ed aveva detto di aver fatto proprio questo nelle sessioni di ascolto pre-sinodali. Si è detto anche contrario a negare la comunione a gay e lesbiche, raccomandando che i ministri pastorali rispettino la coscienza dei singoli.
La recente sottolineatura del cardinale Cupich con cui ha invitato i cattolici LGBT al dialogo, è esattamente la risposta che si dovrebbe dare quando i cattolici conservatori cercano di soffocare o silenziare le altre voci nella chiesa. Il cardinale ha affermato che il suo desiderio non è di parlare ma, come prima cosa, di ascoltare e imparare, un modello in linea con quello di papa Francesco che ogni persona coinvolta in ambito ecclesiale ed ecclesiastico dovrebbe seguire. E questo dialogo dovrebbe iniziare proprio da dove ha affermato il cardinale, cioè dall’esperienza vissuta dai cattolici LGBT e dai loro familiari che sono invitati a parlare in modo onesto e franco delle loro ‘gioie e speranze, paure ed ansie”.
Come mostra il cardinale Cupich, il dialogo è il modo per i cattolici di fare Chiesa insieme. I cattolici LGBT dell’arcidiocesi di Chicago dovrebbero cogliere questa opportunità così piena di speranza, e quelli delle altre realtà dovrebbero usare le parole de prelato come un’occasione per cercare il dialogo con i propri vescovi.
Testo originale: Cardinal Blase Cupich Invites LGBT Catholics to Dialogue, Seeks to Learn from Their Lives