Per il cardinale tedesco Marx “La benedizione delle coppie omosessuali è possibile”
Articolo di Karin Wendlinger pubbliocato sul sito Bayerischer Rundfunk (germania) il 3 febbraio 2018, traduzione di finesettimana.org
Il cardinale Reinhard Marx è il volto della Chiesa cattolica in Germania. Se chiede un maggior numero di donne in uffici di direzione, o attuare una riforma delle unità pastorali nella sua diocesi, o critica a livello europeo una indegna politica di isolamento, questo assume un carattere di segnale. Dieci anni fa è stato Benedetto XVI a chiamarlo a Monaco da Treviri.
Il cardinale Reinhard Marx ora dice la sua anche nella controversa discussione della Chiesa cattolica su una possibile benedizione di relazioni omosessuali, suscitata dal vescovo di Osnabrück
Nell’intervista della settimana su B5 aktuell per la prima volta il cardinale Marx fa sperare nella possibilità di benedizioni “nel singolo caso”. «Bisogna anche incoraggiare a che i preti e i curatori d’anime, in situazioni concrete, diano anche
una consolazione. Non vedo in questo alcun problema». Però non prevede un sì generalizzato e a livello mondiale di una benedizione di relazioni omosessuali. «Ci sono cose che non si possono regolamentare».
La maggior parte dei cattolici sente che la Chiesa si trova attualmente in una situazione di cambiamento radicale. Marx dice di non avere delle soluzioni garantite per il futuro. Ma che le vicende personali di ognuno devono essere tenute presenti più fortemente di prima. «Dal modo in cui ci poniamo nei confronti delle persone nel nostro lavoro può esserci
assolutamente ancor più slancio e gioia»
Reinhard Marx è diventato arcivescovo di Monaco e Frisinga nel febbraio 2008. Da allora l’affabile personaggio originario della Westfalia occidentale dirige la più grande diocesi della Baviera con 1,7 milioni di cattolici. Marx non è solo uno stretto consigliere del papa e presidente della conferenza episcopale bavarese e tedesca, ma è anche, a livello europeo, un “peso massimo” della politica ecclesiastica.
Come arcivescovo, negli ultimi dieci anni, ha fatto parlare di sé soprattutto per il rapporto con le vittime e i colpevoli dello scandalo degli abusi. E anche nell’ecumenismo e nel rapporto con i divorziati risposati il sessantaquattrenne porta avanti una linea di equilibrio e di moderazione. La convinzione che la Chiesa debba cambiare non è cresciuta solo tra i fedeli, ma anche tra preti e collaboratori pastorali. Questo gli dà speranza, dice Marx, per il futuro della sua Chiesa cattolica.