Il cardinale di Vienna Schönborn sull’AIDS ha ricordato che “possiamo cambiare le cose non giudicando o escludendo”
Articolo di Christa Pongratz-Lippitt pubblicato sul sito del giornale cattolico La croix International (Francia) il 4 dicembre 2017, libera traduzione di Innocenzo Pontillo
Il cardinale arcivescovo di Vienna Christoph Schönborn OP e e Gery Keszler hanno co-organizzato nella Cattedrale di Santo Stefano, nella Giornata mondiale contro l’AIDS (il 1 dicembre 2017), una preghiera ecumenica per ricordare i circa 36 milioni di perrsone decedute a causa della malattia.
Il cardinale Christoph Schönborn OP e Gery Keszler, fondatore nel 1992 del gala di beneficenza “Life Ball” ed una delle prime persone in Austria ad ammettere di aver contratto il virus dell’HIV, hanno accolto e pregato con migliaia di persone nella famosa cattedrale cattolica lo scorso venerdì sera.
Il cardinale, prima che iniziasse la preghiera, ha detto ai giornalisti che “celebriamo questo servizio commemorativo per pregare per coloro che sono morti di AIDS, per confortare i familiari delle vittime e per chiedere a Dio di dare a coloro che soffrono la forza di combattere l’AIDS“. “La compassione è molto importante nel nostro tempo. È il dono di guardare le cose più da vicino, avendo il desiderio d’imparare da esse“.
L’evento ecumenico è iniziato alle 20 con una fiaccolata di due ore e mezzo che è partita dalla stazione occidentale di Vienna, alla periferia della città, che ha attraversato Heldenplatz, dove Adolf Hitler annunciò notoriamente l’Anschluss (l’annessione tedesca della Germania nazista) nel marzo 1938, ed ha raggiunto la Cattedrale di Santo Stefano nel centro della città di Vienna. L’orchestra da camera di Vienna e il Coro Filarmonico hanno eseguito il Requiem di Mozart durante la celebrazione mentree la drag queen austriaca Conchita Wurst ha letto una delle preghiere della celebrazione.
Nella sua omelia il cardinale Schönborn ha ricordato una sua visita in Zambia nel 2002, dove oltre il 30% delle persone sotto ai 40 anni ha l’AIDS. Ha appreso così dagli infermieri che già mille persone erano morte a causa della malattia e che migliaia di bambini erano rimasti orfani. Ha ricordato che circa trent’anni fa conosceva un prete che era morto di AIDS, proprio il lunedì di Pasqua, anche se la vera causa della sua morte all’epoca non fu mai menzionata.
“Possiamo cambiare le cose non giudicando o escludendo. Forse questo sarà il messaggio migliore che potremo inviare da qui questa stasera “, ha affermato il 72enne cardinale, sottolineando che il tema della Giornata mondiale contro l’AIDS di quest’anno era incentrato proprio sulla lotta alla discriminazione.
Keszler, come attivista anti AIDS, ha dichiarato all’agenzia di stampa austriaca (APA) che: “La Chiesa (cattolica) ha tradizionalmente avuto difficoltà con il tema dell’AIDS poiché questo tocca naturalmente la sessualità, il desiderio e l’omosessualità“. Ma ha riconosciuto che sin dagli anni ’80 le suore e i missionari cattolici sono stati i primi a organizzare iniziative valide per aiutare, nei paesi più poveri del mondo, le persone affette dall’AIDS. “Il fatto che in Austria abbiamo un cardinale che, in segno di amore per il prossimo, si rivolge a delle persone che stanno soffrendo e lo fa senza alcun pregiudizio, mi rende molto, molto felice“.
Il cardinale Schönborn, ha ottenuto il suo cappello cardinalizio nel 1998, (…) . Già nel giugno 2016, Schönborn aveva partecipato al Concerto di beneficenza per la festa del nastro rosso sponsorizzato da Life Ball per aiutare le persone vittime dell’AIDS al Burgtheater di Vienna. Con un nastro rosso, si unì a Gery Keszler sul palcoscenico del teatro per invitare le persone a mettere da parte i pregiudizi, per smettere di pensare in categorie e, invece, per incontrarsi come esseri umani. “Io non sono la Chiesa cattolica e Gery Keszler non è il Life Ball. Siamo prima di tutto esseri umani” affermò, già nel 2016, il cardinale a quell’evento.
Un portavoce del dipartimento missionario della conferenza episcopale austriaca (KOO) ha osservato in una dichiarazione stampa che la Chiesa cattolica, in tutto il mondo, si prende cura di una persona su quattro che soffre di AIDS.
Testo originale: Cardinal leads first-ever AIDS Day requiem in Vienna cathedral