Cari genitori perchè vi invito ad andare al Pride con noi ragazzi LGBT
Riflessioni di Camine del Progetto Giovani Cristiani LGBT
Perchè andare al Pride? E’ una carnevalata! Che senso ha? C’è solo gente nuda, ci sono solo perverititi. E e se ci vedono? Non è promiscuo? I diritti si ottengono in altri modi, non di certo con sfilate in maschera. Guarda che se ti vedono al pride, poi si fanno strane idee. L’omosessualità è una cosa tua, perchè altre persone dovrebbero saperla? Mica tutte le volte che mi presento dico il mio nome e che sono etero? non avete più il senso della privacy e del pudore. Ormai vi sbattete sui social e non vi importa di cosa può succedere.
ALT!!!! Facciamo un’attimo di marcia indietro. Avete dubbi sull’andare al pride? Vi dico cosa è stato per me.
La prima volta che sono andato al pride, la prima cosa che ho visto, non erano questi gran fighi sui carri che in perizoma mostravano muscoli, che non avrò mai, e tartarughe tanto scolpite da farmi pensare che la mia sia stata affidata al WWF perchè in via di estinzione.
La prima cosa che ho visto è stata un ragazzo da solo che aspettava. Mi sembrava triste, fuori posto, abbastanza anonimo in realtà, come se in tutta quella valanga di arcobaleni lui ci fosse capitato per caso e che in fondo non c’entrasse nulla, Per cosa deve lottare? Non capice bene il senso del posto in cui si trova ed è anche un po’ invidioso della facilità con cui gli altri si amano, si tengono per mano, si riempiono di brillantini. Lui è lì con la sua maglietta nera, con 40 gradi all’ombra, ma il nero è la cosa più anonima che ha trovato.
Quando sono cambiate le cose per lui? Come è cambiata la sua vita, quando poi qualcuno l’ha preso per mano e senza rendersene conto, è stato riempito a sua volta di brillantini?
Che cosa ha significato per lui, per la prima volta, sentirsi libero di urlare a squarciagola una canzone per strada, correre sotto una lunga bandiera arcobaleno e pensare, wow, non vorrei essere nient’altro che me stesso! Chi ha un passato difficile, spesso ha una grande sensibilità e una grande solitudine.
Questo ragazzo ancora si porta dietro la pessima abitudine di cercare di affrontare le cose completamente da solo, ancora non ha impararto che gli altri sono una potente rete di salvataggio, perchè per tanto tempo si è sentito solo ed incompreso.
Questo ragazzo ha cambiato il suo atteggiamento solo quando si è buttato in strada e ha trovato qualcuno che lo abbracciasse e gli dicesse:shh! va tutto bene, tu sei perfetto così come sei, Dio ti ha amato dal principio, prima che tua madre ti avesse nel grembo.
Questo ragazzo, IO, ho avuto bisogno di qualcuno che me lo dicesse, di vedere una mamma e un papà marciare con due piccoli frugoletti sulle spalle per insegnare loro che il mondo è proprio un posto arcobaleno.
Mamme, Papà, non vi ho detto nulla della storia del pride, di quanto sia stato importante e di quanto lo sia ancora, ci sono film e articoli su questo.
Molti di voi ormai mi hanno incontrato e vi invito a celebrare questa festa, ad andarci almeno una volta, ad abbracciare tutti i ragazzi soli con magliette nere che incontrerete. Se ancora avrete dei dubbi sulla bellezza di questo evento, l’anno prossimo, prometto di non inondarvi di chiacchiere e parole.
Ma francamente sono sicuro che andando, vi sentirete parte di un arcobaleno così grande, che, come me, non aspetterete altro che giugno per tornarci, per cantare liberamente quella canzone, per essere abbracciati e per correre sotto una lunga bandiera arcobaleno.
La vita si celebra vivendo.
la paura vince quando la vita si spegne, quando si sopravvive.
Il pride è un passaggio per la vita, uno dei tanti.
ma vivetelo con noi!