Cari padri Sinodali: “Credere equivale ad aver fiducia nel popolo di Dio”
Testo* del gruppo LGBT cattolico RK Homo Emancipatie (Paesi Bassi) pubblicato sul sito web Synodrsources.org della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi 2021-2023, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
– In che modo può essere promossa l’emancipazione (delle persone) omosessuali nella Chiesa (cattolica)?
Può forse essere promossa rendendola il più possibile argomento di discussione, nei media ma soprattutto nella Chiesa stessa; cercando aiuto e sostegno in gruppi esteri, per esempio quelli tedeschi; pubblicando [gli spunti sul sito] Samen Kerk (Chiesa Insieme); capire come Gesù di Nazareth considererebbe tali questioni. Con Gesù ogni persona ha importanza, non c’è uomo, donna, razza, orientamento.
La serie di articoli “Lo stato dei Paesi Bassi cattolici”, apparsa sul quotidiano Trouw, ha scatenato molte reazioni. Secondo un sondaggio, l’omosessualità è già stata accettata dalla società: ora tocca agire. La Chiesa fa di questo tema un problema, e negandolo, non fa che peggiorare la situazione.
– Cosa vi piace (o vi piaceva) della Chiesa?
La Chiesa mi ha fatto soffrire molto, ma mi ha dato e mi dà anche molta gioia. Penso ai funerali e ai matrimoni: nei funerali, la Chiesa offre molto conforto e sostegno. Penso alle feste, con il loro magnifico simbolismo e il caffè dopo la Messa, che crea un legame tra le persone. Si appartiene a una comunità, e quando siamo malati, non siamo dimenticati. Nei secoli passati la Chiesa era la principale istituzione a dedicarsi all’educazione e alla cura dei malati, cose di cui poi si è fatta carico la società.
– Cosa della Chiesa vi disturba?
La Chiesa non è una democrazia, è ancora troppo centralista. Qui in Occidente [noi cattolici] camminiamo con due gambe: con una gamba stiamo in una società democratica, e con l’altra in una dittatura. Il popolo è troppo poco ascoltato nella Chiesa, la quale non è gran che coinvolta nei suoi problemi, come la giustizia, l’aborto, l’eutanasia, l’uso dei contraccettivi. È una fede troppo introversa, che si concentra sui comandamenti e le proibizioni: tutte cose a cui i giovani non danno alcuna importanza. Bisogna tradurre la Fede nell’attualità. Credere equivale a dare fiducia, e Credere significa anche credere nella gente.
L’istituzione è un blocco rigido, a volte si fa finta di credere che evolva con il passare del tempo, ma in realtà nulla cambia. Però il popolo continua a sperare: forse anche questo fa parte della Fede. Prendiamo per esempio l’abolizione del celibato, l’ammissione delle donne al sacerdozio, la benedizione delle relazioni omosessuali: tutto questo è completamente sigillato.
Papa Giovanni Paolo II giunse alla conclusione che il sacerdozio fosse interdetto alle donne per l’eternità, e questa è una conclusione terribile. Questa rigidità non è nulla di buono, e i nostri vescovi sono spaventati. La Chiesa pensa che la parola “secolarizzazione” sia una parola pericolosa, ma non è certo utile pensare questo. Scrive il teologo francese Lenoir: “La secolarizzazione non è una rottura con il cristianesimo, bensì un ritorno al Messaggio Originale: Amore e Giustizia”.
– Che consigli vorreste dare al Sinodo 2023?
Rendere la Chiesa più democratica, decentralizzare l’autorità. Gli articoli apparsi sul quotidiano Trouw andrebbero letti con attenzione, perché la Chiesa sta perdendo un’opportunità. I nostri vescovi hanno scelto tre punti dalla lista preparata per il Sinodo, punti piuttosto lontani [dai problemi] del popolo. Se solo aveste ascoltato il popolo!
Offrite la vostra guida e il vostro aiuto, siate vicini alla gente. I problemi stanno in gran parte negli uffici. Apritevi ai tempi: abolite il celibato, aprite il sacerdozio alle donne e fate spazio ai sacerdoti gay.
Ovviamente ci vorrà tempo, ma apritevi. Speriamo sinceramente che i contributi dei fedeli al Sinodo, e in particolare i pareri [del nostro gruppo] Emancipazione Gay vengano presi in considerazione. Noi continuiamo a sperare, ad avere fiducia, a pregare.
* Documento presente tra le risorse LGBTQ segnalate sul sito web Synodrsources.org della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, sito che vuol raccontare il cammino sinodale in tutto il mondo e facilitare lo scambio di esperienze, risorse e informazioni tra coloro che hanno iniziato il processo sinodale. Tra le risorse LGBT troviamo la testimonianza di un cattolico LGBTQ in Inghilterra, un nuovo documentario sul ministero di p. James Martin, informazioni sull’attivista padre Jan Veldt e il manifesto per l’uguaglianza dei pastori olandesi, nonché la conferenza che la sottosegretaria sinodale Suor Nathalie Becquart ha tenuto a un pubblico di New Ways Ministry. E’ presente un link anche a “Tre testimonianze di coppie omosessuali“.
Testo originale: One of the reactions for Synod 2021 – 2023
> Scheda sul sito web Synodrsources.org della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi 2021-2023