Cari Senatori come genitori vi chiediamo di affrontare quel male oscuro che è il bullismo omofobico
Lettera inviata da una coppia di genitori alle Senatrici e ai Senatori della Repubblica Italiana per chiedergli “di approvare SENZA modifiche il ddl Zan contro l’omotransfobia”
Onorevole Senatrice e Onorevole Senatore della Repubblica vi scriviamo perché come genitori siamo stati toccati da quel male oscuro che è il bullismo omofobico che è presente nelle scuole e nei gruppi di adolescenti.
Noi siamo genitori di tre figli e uno di loro ne è stato vittima in maniera feroce tanto da dover trascorrere diversi giorni in ospedale per le percosse subite e da dover arrivare a ritirarlo dalla scuola per la sofferenza che viveva ogni giorno a causa della violenza psicologica e verbale che subiva semplicemente per quello che era, rendendolo sempre più fragile e chiuso in se stesso.
Da genitori non possiamo che chiedervi di approvare senza modifiche il Ddl Zan contro l’omotransfobia perché nella società possa diffondersi una cultura del rispetto, sapendo almeno che esistono delle regole (leggi) che tutelano e puniscono chi non rispetta la diversità di orientamento sessuale e di genere. Riteniamo di primaria importanza che nelle scuole si contribuisca ad educare i ragazzi al rispetto e all’accoglienza di chi ha caratteristiche peculiari che lo differenziano dalla maggior parte dei loro pari per costruire una società che nel futuro sia più accogliente e rispettosa rispetto alla nostra.
Tutti sappiamo che le esperienze avute a scuola ci segnano per tutta la vita e questo dovrebbe far riflettere ognuno di noi su quanto sia importante la funzione educativa e di passaggio di valori che la scuola ha per ciascuno e quindi di una legge che garantisca questo.
Non possiamo, affidando a voi la nostra storia, che sperare che questa legge venga approvata al più presto, senza modifiche che possano snaturarla o renderla inefficace, per un miglioramento della società civile e delle persone singole contribuendo alla formazione della loro coscienza.
Grazie per averci dedicato la vostra attenzione.
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