Cari senatori ora chi difenderà i nostri figli e figlie LGBT?
Lettera aperta inviata ai senatori italiani da Corrado e Michela Contini, genitori cattolici del Gruppo Davide di Parma e della Rete 3VolteGenitori
Chi difenderà i nostri figli e figlie LGBT? Chi li/le difenderà dalle ingiurie, dalle violenze (fisiche e psichiche), dai soprusi, dalle percosse dopo che il ddl Zan è caduto?
Dopo che una classe politica riottosa, dedita alle lotte di potere più che alla cura e alla difesa dei propri cittadini più deboli, ha dato il peggio di sé rifugiandosi nella scelta vigliacca (cioè paurosa, codarda, vile, pusillanime, prepotente, arrogante, dispotica) di un voto segreto anziché discutere in modo aperto e democratico, gli articoli di una legge già approvata nell’altro ramo del Parlamento. Ha dato veramente il peggio di sé esultando, ma per che cosa?
Dopo che un capopopolo anziché essere in Senato, al posto dove è stato eletto, era ben altrove per fare chissà cosa.
Dopo che la Chiesa, è intervenuta dapprima coi suoi vescovi esternando “preoccupazioni” non sicuramente dei deboli e indifesi e poi come Santa Sede, direttamente sul processo legislativo in corso alterandone in modo intollerabile il percorso democratico.
Dopo che si è detto: “ma tanto sono pochi… ”, “è un disegno di legge ideologico, inutile e pericoloso…” e non si sono ascoltate le voci di genitori e figli, amici e conoscenti, associazioni cristiane e non, sacerdoti, religiosi e religiose, le voci della vita vera, reale, sofferta, che a migliaia di migliaia si sono alzate per dire in modo ineludibile: “Non con chi odia, ma per chi ama!!”.
“Pietà per la nazione – oh, pietà per gli uomini che permettono che i propri diritti vengano erosi e le proprie libertà spazzate via. Patria mia, lacrime di te dolce terra di libertà” (Pierpaolo Pasolini).
Cardinale Bassetti chi e con che mezzi si “garantirà loro il rispetto reciproco”?
La memoria di quanto è accaduto ci aiuterà.
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