Cari Senatori perché vi fa tanta paura “l’identità di genere” dei nostri figli LGBT?
Lettera inviata dalla Rete 3VolteGenitori, genitori cristiani con figli LGBT, ai Senatori della Repubblica Italiana per chiedergli “di approvare SENZA modifiche il ddl Zan contro l’omotransfobia”
Come genitori cristiani di figl* LGBT+ della Rete “3VolteGenitori” esprimiamo una riflessione sulle proposte di modifica al Ddl Zan, avanzate da alcune parti politiche in Senato e avallate come “un modo realistico per ottenere un consenso ampio di forze per la sua approvazione”.
Per contro il mondo LGBT+ a stragrande maggioranza, vuole la legge così com’è. In alternativa preferisce che la legge non ci sia, piuttosto che passi una legge emendata secondo le proposte delle destre o di Italia Viva.
Noi ci sentiamo di appoggiare questa seconda scelta soffermandoci in particolare sul punto della “Identità di genere” per sottolineare perché lo consideriamo così importante.
Le critiche maggiori, supportate anche da “fake news”, indecenti ed intollerabili, si addensano su questo concetto: “Identità di genere”, che riguarda una piccola ma per noi estremamente significativa minoranza del mondo LGBT+: quella dietro la lettera T.
Questa piccola lettera sembra insignificante ma riguarda tutte le persone che maggiormente soffrono e lottano per l’affermazione della propria identità e che subiscono le maggiori violenze. Si pensi per esempio che, in base ai dati raccolti dall’associazione europea Transgender Europe (Trans Murder Monitor Project, TGEU), fra l’anno 2008 e l’anno 2020, l’Italia risulta il Paese con il più alto numero di omicidi nei confronti di persone trans* in Europa.
Persone che lottano e soffrono pur avendo la Corte Costituzionale definita la “Identità di genere” intoccabile in quanto “percezione soggettiva, intima e insondabile della propria identità da parte del soggetto, nella valorizzazione irriducibile delle varietà delle singole situazioni” (Sentenza 221/2015).
Ci riempie di orgoglio e di intima soddisfazione il fatto di vedere che la battaglia di tutto il mondo LGBT+ sia dalla parte di questa piccola minoranza. Anche noi non vorremmo mai una legge che proteggesse i nostri figli gay, lesbiche o bisessuali e non i figli/e che ci dicono “mi sento prigioniero in un corpo che non riconosco come mio!!”
Noi non vorremmo per nulla al mondo cambiare il sesso dei nostri figli: sono loro che ci gridano: ”aiutami ad uscire da questo inferno in cui mi sento lacerato in due. Aiutami a ritrovarmi come uno solo!!”
Come possiamo non ascoltare questo dolore? Come possiamo dimenticarci o abbandonare questa parte dei nostri figli? Non si tratta di fare “muro contro muro” ma di aiutare e difendere chi è carne della nostra carne!!
Piuttosto è meglio nessuna legge: ci riproveremo con ancora maggior forza tutti/e insieme. Allora con queste convinzioni perderemo la nostra battaglia ideale? Non sappiamo.
Tuttavia di una cosa siamo certi: il futuro è di chi combatte questa “lotta di liberazione” per i diritti e il riconoscimento della inviolabilità delle persone, delle loro storie, della loro natura, della loro identità.
La Chiesa gerarchica, le “fake news”, le destre e chiunque proponga emendamenti per dilazionare o snaturare la legge, possono vincere oggi questa battaglia, ma almeno su questo terreno non hanno futuro: la realtà e la vita sono contro di loro.
Anche noi come genitori e come cattolici seguiteremo con forza a batterci senza compromessi, al di là di ogni ideologia, solo ed esclusivamente per difendere TUTTI i nostri figli e figlie, e noi stessi, nessuno escluso.
I Genitori cristiani di figl* LGBT+ della Rete “3VolteGenitori”, piccolo ”resto della Casa di Israele”