Caro Dio perchè dicono che l’amore di mio figlio gay non potrà mai essere benedetto?
Lettera aperta inviataci da Laura, una madre cattolica con figlio gay
Caro Dio, scusami se mi permetto di parlarti così, come si parla ad un amico, ma da qualche parte mi hanno detto che mio figlio gay non potrà essere benedetto e quindi, di conseguenza, essendo io sua madre, non potrò essere benedetta nemmeno io. Non so, quindi, a chi rivolgermi per scambiare due parole…ci sei solo Tu, che forse avrai voglia di ascoltarmi.
Ci hanno detto che il ragazzo sarà accettato solo se sceglierà di fare una vita triste e se sarà infelice e mortificato. Ma adesso io mi chiedo: Che cosa ce ne facciamo, io e Te, di un ragazzo così?
Sento dappertutto un gran parlare e, sinceramente, mi dispiace tanto che le persone si sentano così tradite dalla Chiesa; io, invece, me l’aspettavo… tutti quei “capoccioni” che comandano la nostra Santa Romana Chiesa dovevano prendersi la rivincita sulle imbarazzanti parole di Francesco… accipicchia, non ci avranno dormito la notte a furia di pensare!
Ma io mi domando: Che cosa potevamo aspettarci? La chiesa è pur sempre fatta dai nipoti e pronipoti dei crociati, degli inquisitori, dei traditori e dei vigliacchi che voltarono le spalle a Tuo Figlio… il mio amato Gesù Cristo! A me viene sempre da piangere quando alla Messa sento quel passo in cui si narra del tradimento fatto a Gesù…
No.. .la Chiesa non lo molla il potere e ha pensato bene di mettere i puntini sulle i, così… tanto per… almeno certe persone non si montano la testa!
Sai, io credo che l’uomo, finché terrà in scacco l’altro uomo con la paura del peccato e la paura della vergogna, potrà sentirsi forte, invincibile… pure più forte di Te!
Però, a me delle loro parole non me ne importa niente, perché penso che Tu sia tanto altro… Tu sei luce, Tu sei balsamo, Tu sei freschezza! Non me ne importa niente se un domani mio figlio non sarà benedetto dall’acqua santa o dalla puzza di incenso… non fa niente, ne farà a meno, così come in passato ne hanno fatto a meno tanti poveri diavoli che si sono tolti la vita e non hanno ricevuto una “cencia” di benedizione, o come ne hanno fatto a meno quelle povere donnette come la mia prozia, la quale passava tutte le festività pasquali a piangere perché il prete non andava a benedire la sua casa, in quanto dimora di un comunista.
Eppure il prete lo sapeva bene quanto fosse buono il prozio…non avrebbe mai fatto male ad una mosca… però lui non ci andava e la prozia piangeva di dolore e di vergogna.
Caro Dio mio, la Chiesa come istituzione è questa e mi pare che sia molto lontana dalle Tue parole e da quelle di Tuo figlio!
Per fortuna i poveri pastori controcorrente ci sono e fanno la differenza… eh sì! La fanno, la faranno e forse insieme a loro piano piano tutti noi “svergognati” la faremo!
Tu aiutaci Dio mio, tendici la Tua mano, dacci la forza di ascoltare ma non sentire, dacci il coraggio di tacere ma di parlare. Allora potremo volare… benedetti e liberi nel cielo, insieme a tutti quelli che hanno sempre abbassato lo sguardo per la vergogna… e finalmente… potremo volgere gli occhi a Te e, sono certa che tutti, anche la mia prozia, incontrando i tuoi occhi, non vedremo altro che uno sguardo pieno d’amore…
Mamma Laura