Caro presidente della Conferenza Episcopale francese, un cattolico LGBT le scrive
Lettera aperta a monsignor Georges Pontier, presidente della Conferenza Episcopale francese, pubblicata sul sito dell’associazione cristiana Réflexion et Partage (Francia) il 13 maggio 2016, liberamente tradotta da Giacomo Tessaro
Monsignore, come ho già fatto l’anno scorso nel medesimo periodo, mi prendo la libertà di attirare la Sua attenzione sulla freddezza delle nostre comunità parrocchiali di fronte alla Giornata internazionale per la lotta contro l’omofobia, che cade ogni anno il 17 maggio. Penso che sarebbe molto gradito, in un momento in cui vengono ancora fatte spiacevoli confusioni con la pedofilia, che quest’anno la nostra Chiesa cogliesse l’opportunità della pubblicazione dell’esortazione Amoris Laetitia per rammentare formalmente ai cattolici di Francia – in particolare, per una appropriata formulazione nella Preghiera Universale di domenica 15 maggio – le parole del nostro papa Francesco, le quali affermano di nuovo che “ogni persona, indipendentemente dalla sua tendenza sessuale, deve essere rispettata e accolta con rispetto, avendo cura di evitare ogni segno di ingiusta discriminazione e, in particolare, ogni forma di aggressione e di violenza”.
Tale atteggiamento mostrerebbe senza ambiguità la volontà della nostra Chiesa di essere presente al mondo anche su questo problema e di essere più in particolare “nelle periferie” care al successore di san Pietro.
E perché accontentarsi di accogliere gli omosessuali quando possiamo invitare ad apprezzarli, come propone il fratello Jean-Michel, priore della Communion Béthanie?
La ringrazio, monsignore, per l’attenzione che vorrete dare a questo messaggio e al seguito che vorrete dargli.
Nella Pace di Cristo
Jean-Christian Hervé
Testo originale: 17 mai Journée internationale de lutte contre l’homophobie