Cari Senatori siamo una famiglia cattolica con un figlio gay e abbiamo paura per lui!
Lettera inviata da di Beatrice Sarti di Bologna ai Senatori della Repubblica Italiana per chiedergli “di approvare SENZA modifiche il ddl Zan contro l’omotransfobia”
Onorevole senatore, onorevole senatrice sono Beatrice, 56 anni, sposata da 28 con Gian Piero, due figli, Matteo e Lorenzo. A quanto pare rientriamo nella definizione di Famiglia tradizionale, con la F maiuscola, definizione tanto cara e sbandierata in questa discussione sull’approvazione del Ddl Zan.
Dimenticavo la contraddizione maggiore, siamo anche una famiglia cattolica, fin dalla nostra infanzia e dall’infanzia dei nostri ragazzi.
Ma….. Lorenzo è un bellissimo e bravissimo ragazzo gay. La stranezza è che non frequenta strani siti o locali, ha 22 anni e una vita normalissima, come quella dei suoi coetanei.
Lorenzo studia Ingegneria, suona il pianoforte, frequenta amici di scuola, università e parrocchia, tanti. E a volte si innamora, esce con qualche ragazzo conosciuto fra gli amici comuni. Noi siamo fieri di lui, come di Matteo. Ma abbiamo paura.
Ogni volta che esce, ogni volta che parla, giustamente, del suo orientamento. Ogni volta che si innamora e dimentica magari di nasconderlo, per strada o al ristorante, perchè un ragazzo gay deve sempre stare attento a non sembrarlo, a controllare i suoi gesti, i suoi sguardi, le sue parole.Anche in una città abbastanza aperta e multiculturale come Bologna.
Lorenzo ha fatto coming out con la sua famiglia a 18 anni. Non era certo consapevole di esserlo solo da quel momento, ma non lo ha detto prima perchè aveva paura. Di noi, della sua famiglia, dei suoi amici, della scuola.
Forse se a scuola, nel suo ambiente, qualcuno lo avesse rassicurato sulla normalità del suo orientamento, sul rispetto che gli è dovuto, sull’accettazione delle diversità di ogni tipo, non avrebbe passato tanti anni di sofferenza, di travaglio, di confusione nella solitudine, nella paura di mostrare, perfino a sè stesso, chi era veramente. La bella persona che era e che è.
Abbiamo fatto un lungo cammino come genitori, nell’ambiente cattolico e nella società civile. facciamo parte della Tenda di Gionata, associazione di cristiani LGBT, genitori e operatori pastorali, della rete 3volte genitori, così come di Agedo, associazione nazionale laica di genitori di persone LGBT.
Esistono tante persone cattoliche che camminano a fianco delle persone LGBT+, sempre più numerose, sempre più organizzate, tanti gruppi su tutto il territorio nazionale, accompagnati da religiosi e religiose, che cercano di fare da ponte fra la Chiesa e questi nostri figli, che la amano e vogliono a tutti i costi restarci dentro, a dispetto delle porte sbattute in faccia.
Abbiamo conosciuto tante famiglie, tante Persone, omosessuali, trans, non binarie, e dietro ad ogni persona c’è una storia di sofferenza e di determinazione, storie che vanno ascoltate e persone che vanno protette dalla violenza e dalla discriminazione.
Per questo chiediamo che il Ddl Zan sia approvato così come è scritto, per diffondere la cultura del rispetto delle persone di qualsiasi orientamento e identità di genere, per proteggerle dalla violenza.
Quindi sì punire, ma soprattutto educare, perchè in futuro non ci sia più bisogno di punire. Ringraziando per la sua attenzione, la saluto cordialmente.
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