Catechismo e omosessualità. Chiamati alla castità?
Una “Riflessione sul Catechismo della Chiesa Cattolica e l’omosessualità” del Coordinamento Sud dei gruppi: Zaccheo Puglia, Cristiani LGBT+ Calabria, Cristiani LGBT+ Sicilia, parte quarta
Catechismo della Chiesa Cattolica, n.2359: Le persone omosessuali sono chiamate alla castità. Attraverso le virtù della padronanza di sé, educatrici della libertà interiore, mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata, con la preghiera e la grazia sacramentale, possono e devono, gradatamente e risolutamente, avvicinarsi alla perfezione cristiana. |
Chiamate alla castità: Ogni cristiano è chiamato alla castità. Arrivati a questo punto della storia, con le informazioni antropologiche, scientifiche e sociali che ormai sufficientemente sono alla portata di tutti, sarebbe anzitutto bene porre l’attenzione sul senso della chiamata a cui anche le persone omosessuali (o più estesamente i cristiani LGBTQ+) sono invitati a rispondere.
Il concetto di castità come semplice rinuncia al desiderio e agli atti sessuali è desueto. Bisogna che sia riconosciuta anzitutto una terminologia adeguata affinché poi, in seguito si possa parlare di castità anche alle persone LGBTQ+. Sarebbe auspicabile che la Chiesa impari a distinguere gli atti meramente sessuali da ciò che è sessualità e affettività[1].
Mediante il sostegno, talvolta, di un’amicizia disinteressata: Ci si trova davanti a una terminologia confusa, che sembra voler dire tutto, per non dire niente e lasciare il lettore (immaginate un lettore LGBTQ+) disarmato, in preda ai suoi pensieri, totalmente scombussolato che non sa a chi rivolgersi e come accogliere quanto legge. E’ importante invece porsi in un atteggiamento di pragmatica accoglienza.
La Chiesa possa imparare a “metterci la faccia” e non far sentire abbandonato alle proprie (insufficienti) energie spirituali chiunque abbia bisogno di accompagnamento e sostegno. E non ‘talvolta’ ma ogni qualvolta sia necessario.
Chi accompagna non si preoccupi a essere una semplice ‘amicizia disinteressata’, ma una guida efficace, come per qualsiasi cristiano in cammino.
Religiosi e diocesani devono imparare a informarsi e a conoscere bene le reali problematiche a cui una persona LGBTQ+ può far fronte, senza lasciarsi andare a improvvisazioni e a ideologie fuorvianti. E’ importante che la Chiesa dia un senso a quell’idea di Pastorale per anni silenziosa e taciuta[2]: “nessun programma pastorale autentico potrà includere organizzazioni nelle quali persone omosessuali si associno tra loro (…) Un atteggiamento veramente pastorale comprenderà la necessità di evitare alle persone omosessuali le occasioni prossime di peccato. Ibidem, viene, inoltre, incoraggiato l’uso di “quei programmi in cui questi pericoli sono evitati”.
Subito dopo si afferma che “il silenzio (…) nella preoccupazione di offrire una cura pastorale, non è forma né di autentica attenzione né di valida pastorale”[3]. Inoltre, tra le diverse citazioni inconsistenti, viene fatto riferimento ai vescovi, come figure pastorali invitate a “sostenere con i mezzi a loro disposizione lo sviluppo di forme specializzate di cura pastorale per le persone omosessuali”[4].
Sono tutte cose che di fatto non sono avvenute per più di un ventennio. Solo ultimamente si sta pensando, insieme ad alcuni consacrati e laici, a una cura pastorale efficace per i cristiani di frontiera (e non solo i cristiani LGBTQ+, ma per quanti son sempre stati considerati ai margini della Chiesa stessa)[5].
Con la preghiera e la grazia sacramentale: Questa specificazione non ha la pretesa di valore letterario o scientifico. Non si presta a nessuna specificazione in nota. È semplice espressione di una preghiera che attinge all’esperienza personale; che si gonfia di desideri inespressi, di sofferenza ma anche di una possibile speranza: “Se il chicco di grano, caduto in terra, non muore rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”[6].
E nelle Parole di Gesù che troviamo la forza di dare “frutto” alle nostre preghiere, alle nostre intenzioni: pregare è del cristiano, di ogni cristiano. Anche la grazia sacramentale è propria del cammino cristiano. Come già specificato, quindi, la castità riguarda i cristiani, tutti. Bisogna quindi che la Chiesa capisca quanto sia essenziale poter parlare di un cammino inteso come accompagnamento per le persone LGBTQ+ all’interno delle comunità.
Avvicinarsi alla perfezione cristiana: Un altro modo, forse più positivo e inclusivo per parlare della perfezione cristiana, sarebbe poter parlare dell’Amore di Dio. Per Wesley, ad esempio, la “perfezione cristiana” è quell’amore di Dio e del nostro prossimo che implica liberazione da tutto il peccato (…) l’amare, cioè, Iddio con tutto il nostro cuore ed anima, ed il nostro prossimo come noi stessi. Essa è l’amore che governa il cuore e la vita, che investe tutte le nostre disposizioni, parole ed azioni”.[7]
In conclusione
Questa nostra riflessione vuole essere un contributo per la Chiesa cattolica al fine di mettere a fuoco l’umanità della persona LGBTQ+. È a partire dalla complessità di ogni singola persona (anche LGBTQ+) che la sua umanità va compresa, in quanto unitaria e non divisibile dagli aspetti secondo noi essenziali dell’identità di genere e dell’orientamento sessuale.
Scindere questi “pezzi” della nostra umanità, utilizzando la “filosofia spicciola degli atti peccaminosi” a cui resistere, significa chiedere a una persona di amputarsi l’arto o cavarsi l’occhio che è occasione di scandalo. Speriamo di aver chiarito con queste pagine che non esiste nessuno scandalo agli occhi di Dio e quindi nulla da amputare.
Il dovere della Chiesa è offrirci una guida davvero praticabile che ci aiuti a trovare una strada tutta nostra per farci santi, ovvero aderire alla chiamata del Signore rivolta a ciascuno per essere beati, felici, insomma gai anche nella vita eterna.
Preghiamo e riflettiamo a partire dalle parole del Salmo 139:
«Signore, tu mi scruti e mi conosci,
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.
La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.
Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico: «Almeno le tenebre mi avvolgano
e la luce intorno a me sia notte»,
nemmeno le tenebre per te sono tenebre
e la notte è luminosa come il giorno;
per te le tenebre sono come luce.
Sei tu che hai formato i miei reni
e mi hai tessuto nel grembo di mia madre.
Io ti rendo grazie:
hai fatto di me una meraviglia stupenda;
meravigliose sono le tue opere,
le riconosce pienamente l’anima mia.
Non ti erano nascoste le mie ossa
quando venivo formato nel segreto,
ricamato nelle profondità della terra.
Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;
erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati
quando ancora non ne esisteva uno.
Quanto profondi per me i tuoi pensieri,
quanto grande il loro numero, o Dio!
Se volessi contarli, sono più della sabbia.
Mi risveglio e sono ancora con te.
Se tu, Dio, uccidessi i malvagi!
Allontanatevi da me, uomini sanguinari!
Essi parlano contro di te con inganno,
contro di te si alzano invano.
Quanto odio, Signore, quelli che ti odiano!
Quanto detesto quelli che si oppongono a te!
Li odio con odio implacabile,
li considero miei nemici.
Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore,
provami e conosci i miei pensieri;
vedi se percorro una via di dolore
e guidami per una via di eternità».
BIBLIOGRAFIA
- Aa.Vv., Bibbia e omosessualità, Claudiana, Torino, 2002
- American Psychiatric Association, DSM-5-TR – Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2023
- Brogliato Beatrice, Migliorini Damiano, L’ amore omosessuale. Saggi di psicoanalisi, teologia e pastorale. In dialogo per una nuova sintesi, Cittadella, Assisi, 2014
- Conferenza Episcopale Italiana, La Sacra Bibbia, CEI-UELCI, 2008
- Forcades Teresa, Siamo tutti diversi! Per una teologia queer, Castelvecchi, Roma, 2016
- Fumagalli Aristide, L’amore possibile. Persone omosessuali e morale cristiana, Cittadella, Assisi, 2020
- Grillo Andrea, Cattolicesimo e (omo)sessualità Sapienza Teologica e benedizione rituale, Scholé, Brescia, 2022
- La Tenda di Gionata (a cura di.), Genitori fortunati. Vivere da credenti il coming out dei figli, Effatà, Cantalupa, 2022
- Martin James, Un ponte da Costruire, Marcianum Press, Venezia, 2018
- Paulus VI, Humanæ vitæ : lettera enciclica di S. S. Paolo VI sulla regolazione della natalità, Edizioni Paoline, Roma, 1968
- Piana Giannino, Omosessualità una proposta etica, Cittadella, Assisi, 2010
- Pontificia Commissione Biblica, Che cosa è l’uomo? Un itinerario di antropologia biblica,Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano, 2019
- Radcliffe Timothy, Amare nella libertà: sessualità e castità, Qiqajon, Comunità di Bose, 2007
- Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Persona Humana circa alcune questioni di etica sessuale, Roma, 1975
- Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, Homosexualitatis Problema – Lettera ai vescovi della chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, Roma, 1986
- Wesley John, La perfezione cristiana, Claudiana, Torino, 2003
SITOGRAFIA
- Aa.Vv., Large-scale GWAS reveals insights into the genetic architecture of same-sex sexual behavior, www.science.org/doi/10.1126/science.aat7693, consultato il 30.05.2023
- Congregazione per la Dottrina della Fede, Lista completa dei documenti, https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/doc_doc_index_it.htm, consultato il 04.07.2023
- Istituto Treccani, Vocabolario, https://www.treccani.it/vocabolario, consultato il 04.07.2023
- Malavia Miguel Ángel, Beltrán José (trad. di Tessaro Giacomo), La Congregazione Vaticana per il Clero condanna le terapie riparative proposte ai cattolici spagnoli, www.gionata.org/la-congregazione-vaticana-per-il-clero-condanna-le-terapie-riparative-proposte-ai-catt olici-spagnoli, consultato il 30.05.2023
Si consulti anche https://www.americamagazine.org/faith/2023/01/24/mcelroy-synodality-inclusion-244587 per la versione non tradotta. - McElroy Robert Walter, Cardinal McElroy on ‘radical inclusion’ for L.G.B.T. people, women and others in the Catholic Church, www.americamagazine.org/faith/2023/01/24/mcelroy-synodality-inclusion-244587, consultato il 30.05.2023
- Organizzazione Mondiale della Sanità, ICD-11 International Classification of Diseases 11th Revision, icd.who.int, consultato il 30.05.2023
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[1] A tal proposito si consigliano gli spunti in T. Radcliffe, Amare nella libertà, Qiqajon, Comunità di Bose, quinta ristampa, ed. 2011, pp. 7-8; 35-38 e anche B. Brogliato, D. Migliorini, L’amore omosessuale. Saffi di psicoanalisi, teologia e pastorale. In dialogo per una nuova sintesi, Cittadella Editrice, Assisi, 2017, pp. 351 – 408
[2] Sul silenzio, si prenda in considerazione quanto, in modo continuo e paradossale, viene dichiarato nella Congregazione per la Dottrina della Fede, Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali, Roma, 1986
[3] Ivi, nota n. 15
[4] Ivi, nota n. 17
[5] Cfr. https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/doc_doc_index_it.htm per consultare i documenti citati.
[6] Gv 12, 24-26
[7] Cfr. J. Wesley, La perfezione cristiana, Claudiana, Torino, 2003.
IL TESTO COMPLETO> Una riflessione sul Catechismo della Chiesa Cattolica e l’omosessualità (File PDF)