Cercate sempre il Suo volto (Salmo 26)
Riflessioni bibliche di don Marco Gasparini*
La Lettera agli Ebrei ci avverte – tramite un’immagine molto decisa e forte – che la Parola di Dio è come una spada che penetra sino al punto di divisione dell’anima. E lo sappiamo anche noi, le parole (soprattutto quelle delle persone che amiamo) ci scavano, ci interpellano, non ci lasciano indifferenti, nel bene e nel male.
Questo Salmo, a due terzi del Salterio, ci invita a tenere fissa l’attenzione sulla bocca di Dio, sulla sua parola, sul suo dire. Le meraviglie compiute sono il segno di una parola non detta a vanvera, ma di una parola performante, che fa ciò che dice. Le nostre parole, invece, sono spesso dette… così per dire! Quando Dio dice, fa. Quando Dio parla, crea. Le sue opere allora – e qui l’orante ha in mente il passaggio del mare, la traversata del deserto, i grandi prodigi che la compagnia di Dio suscita – sono da ricordare, perché testimoniano la sua amicizia, la sua alleanza stretta, in concreto, con un popolo – quello di Abramo – ma anche con ciascuno di noi. Alle soglie della grande, Santa, Settimana la preghiera del Salmo 104 ci aiuta a ritrovare la presenza di Dio che fa sua la storia dell’Uomo. Perché anche l’Uomo faccia storia con quella di Dio. L’unico Signore nostro Dio.
Dal Salmo 26
Cercate il Signore e la sua potenza,
ricercate sempre il suo volto.
Ricordate le meraviglie che ha compiuto,
i suoi prodigi e i giudizi della sua bocca.
Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.
Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.
* Don Marco Gasparini, prete diocesano, svolge il suo ministero nella diocesi di Vicenza