«Che c’entri con noi, Gesù Nazareno?» (Marco 1,21-28)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Anche uno spirito impuro può dire la verità. La verità da sola non salva, può essere solo Legge. Una verità senza carità, non ha senso. Non va ascoltata. Non ha diritto di parola. Per questo Gesù ordina al demone di tacere. Per questo la gente – abituata all’ipocrisia di leggi imparate a memoria dai farisei per imporre il loro dominio e prestigio sugli altri – rimane stupita dall’insegnamento di Gesù: che ha autorità. Perché è pieno d’amore.
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Vangelo di Marco 1,21-28
Andarono a Cafarnao e, entrato proprio di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Allora un uomo che era nella sinagoga, posseduto da uno spirito immondo, si mise a gridare: «Che c’entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci! Io so chi tu sei: il santo di Dio». E Gesù lo sgridò: «Taci! Esci da quell’uomo». E lo spirito immondo, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Una dottrina nuova insegnata con autorità. Comanda persino agli spiriti immondi e gli obbediscono!». La sua fama si diffuse subito dovunque nei dintorni della Galilea.
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* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Ha un blog – autore del blog Come Gesù . Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.