Chi era Alfred Douglas, l’amore di Oscar Wilde?
Testo pubblicato sul sito di Matt & Andrej Koymasky l’11 agosto 2017, liberamente tradotto da Silvia Lanzi
Lord Alfred Douglas è stato l’amante di Oscar Wilde. “Bosie”, com’era conosciuto dai suoi amici, sposò Olive Cunstance nel 1902, e nello stesso anno ebbero un figlio, Raymond. Il film Wilde del 1997 racconta la storia della sua relazione con Oscar Wilde. Douglas morì a Lancing, nel Sussex.
Noto ai più come l’amico di Oscar Wilde, lord Alfred Bruce Douglas, o “Bosie”, come preferiva essere chiamato (un nomignolo che gli fu dato da piccolo), era un poeta rinomato, scrittore e giornalista. Alcune delle persone più famose del suo periodo tenevano il suo lavoro in grande considerazione.
Sir Arthur Quiller-Couch, compilatore dell’Oxford Book of English Verse, riteneva che Douglas scrivesse i sonetti migliori della sua epoca, sonetti che solo pochi altri poeti inglesi avevano eguagliato. Anche Frank Harris gli fece un plauso stravagante per le sue poesie, paragonandolo a Shakespeare; e George Bernard Shaw lo equiparò a Shelley.
“È piuttosto narciso – così bianco e oro… giace come un giacinto sul sofà e io lo adoro.” (Oscar Wilde, descrizione di Bosie)
Caspar Wintermans ha scritto una biografia di lord Alfred Douglas. Quest’opera, ancora senza titolo, dovrebbe includere un certo numero di suoi poemi annotati e inediti [nel momento in cui sto traducendo l’articolo è già uscita l’edizione inglese “Alfred Douglas: A Poet’s Life And His Finest Work”, n.d.t.]. Sta anche curando quella che potrebbe essere un libro sensazionale, “The Selected Letters of Lord Alfred Douglas”, un libro promette uno sguardo più nuovo e fresco sulla vita di Bosie.
Come se tutto questo non fosse abbastanza, la nuova biografia di Douglas Murray, intitolata semplicemente “Bosie”, uscirà in Inghilterra questa primavera, e promette nuove informazioni sulla causa per diffamazione di Churchill, brani appena scoperti della corrispondenza tra lord Alfred e sua moglie Olive, e porrà un’attenzione particolare alla poesia di Bosie [nel momento in cui sto traducendo l’articolo è già uscita, nel 2000, n.d.t.].
La pubblicazione di “Oscar Wilde: A Plea and a Reminiscence” di lord Alfred Douglas è stata ritardata, e dovrebbe essere posticipata al 2000.
Questo libro sarà pubblicato dalla 1890s Society, ed è il tomo, a lungo censurato, che è stato originariamente pubblicato in Francia poco dopo i tre processi subiti da Wilde [in realtà il libro è uscito in Francia in maniera integrale solo nel 2002, n.d.t.].
“Sono appassionatamente affezionato a lui, e lui a me. Non c’è nulla che non farei per lui, e se morisse prima di me non mi importerebbe più di vivere. In un amore così, sicuramente, non c’è nulla che non sia bello, come due persone l’una per l’altra, l’amore del discepolo e del filosofo.” (Lord Alfred su Oscar Wilde, in una lettera a sua madre).
Storia di Alfred Bruce Douglas “Bosie”
1870 – Lord Alfred Bruce Douglas “Bosie” nasce il 22 ottobre.
1880 – Viene mandato a Lambrook, una scuola privata.
1881 – Viene trasferito a Wixenford.
1884 – Entra in una public school a Winchester.
1887 – Documenti storici indicano che Bosie potrebbe aver incontrato Oscar all’inizio di agosto, a Rouen.
1889 – Viaggia in Francia, e in Costa Azzurra ha la sua prima storia d’amore con un attempato uomo divorziato.
1889 – Inizia l’università, ed entra al Magdalen College, a Oxford.
1891 – Mentre studia ad Oxford, Bosie viene presentato ufficialmente a Oscar Wilde da Lionel Johnson. Bosie inizia una relazione con Wilde, che era sposato con figli. Il giovane è descritto come viziato, insolente, stravagante, e bellissimo; spinse Wilde in un costoso mondo di prostituti e gioco d’azzardo. Oscar si innamorò talmente di Bosie da scrivergli un sonetto, “The New Remorse” (“Il Nuovo Rimorso”)
The Sin was mine; I did not understand.
So now is music prisoned in her cave,
Save where some ebbing desultory wave
Frets with its restless whirls this meagre strand.
And in the withered hollow of this land
Hath Summer dug herself so deep a grave,
That hardley can the leaden willow crave
One silver blossom from keen Winter’s hand.
But who is this who cometh by the shore?
(Nay, love, look up and wonder!) Who is this
Who cometh in dyed garments from the South?
It is they new-found Lord, and he shall kiss
The yet unravished roses of thy mouth,
And I shall weep and worship, as before.
Il peccato era mio; Non avevo capito.
Così ora la musica è prigioniera nella sua caverna,
Salva dove un’onda discontinua in declino
Agita con i suoi turbini irrequieti questa piccola ciocca.
E nella conca secca di questa terra
L’estate si è scavata una tomba così profonda,
Che il salice plumbeo può desiderare appena
Un fiore d’argento dalla mano appassionata dell’inverno.
Ma chi è colui che viene sulla riva?
(No, amore, guarda in alto e chiediti!) Chi è questo
Chi viene in abiti tinti dal Sud?
È il loro nuovo Signore, e lui si bacerà
Le rose ancora intatte della tua bocca,
E piangerò e adorerò, come prima.
1892 – Bosie presenta Oscar a suo padre, il marchese di Queensberry, durante un pranzo al Café Royal; corregge bozze e scrive per “The Spirit Lamp”.
Douglas manda a Wilde un sonetto intitolato “In Sarum Close” (“Vicino a Sarum”, 1892). Nella terza e quarta riga si legge:
I thought to cool my burning hands
In this calm twilight of gray Gothic things.
Volli raffreddare le mie mani ardenti
in un placido e Gotico crepuscolo.
1893 – Il “poema in prosa” qui sotto è stato scritto da Oscar Wilde e mandato a lord Alfred. Più tardi è stato tradotto in francese, e pubblicato in forma di sonetto.
Lettera a Bosie di Oscar Wilde: “Mio Caro Ragazzo, il Tuo sonetto è molto bello, ed è meraviglioso che i petali di rosa delle tue labbra siano stati creati non meno per la musica delle canzoni che per la pazzia dei baci. La tua anima dorata cammina tra passione e poesia. So che Giacinto, che Apollo amava così pazzamente, eri tu nei giorni greci. Perché stai da solo a Londra, e quando andrai a Salisbury? Ci andrai per raffreddare le tue mani ardenti in un placido e Gotico crepuscolo, vieni qui tutte le volte che vuoi. È un luogo ameno – manchi solo tu; ma vai prima a Salisbury. Sempre, con imperituro amore, il tuo Oscar (Gennaio 1893)
La lettera successivamente fu tradotta in francese da Pierre Louys e pubblicata il 4 maggio 1893 nella rivista dei laureati di Oxford “The Spirit Lamp”, che aveva Douglas come curatore.
Più tardi fu rubata e usata come materiale per tentare di ricattare Wilde, e alla fine fu letta in aula durante il processo.
Sonetto di Oscar Wilde (Tradotto in francese da Pierre Louys)
Hyacinthe! O mon coeur! jeune dieu doux et blond!
Tes yeux sont la lumière de la mer! ta bouche,
Le sang rouge du soir où mon soleil se couche…
Je t’aîme, enfant calin, cher aux bras d’Appollon.
Tu chantais, et ma lyre est moins douce, le long
Des rameaux suspendus que la brise effarouche,
à fremir, que ta voix à chanter, quand je touche
Tes cheveux couronnés d’acanthe et de houblon.
Mais tu pars! tu me fuis pour les Portes d’ Hercule;
Va! rafraichis tes mains dans le clair crépuscule
Des choses ou déscend l’âme antique. Et reviens,
Hyacinthe adoré! hyacinthe! hyacinthe!
Car je veux voir toujours dans les bois syriens
Ton beau corps étendu sur la rose et l’absinthe.
Giacinto! O mio cuore! dolce e biondo giovane dio!
I tuoi occhi sono la luce del mare! la tua bocca,
Il rosso sangue della sera quando il mio sole tramonta …
Ti voglio bene, bambino tenero, caro alle braccia di Apollo.
Stavi cantando, e la mia lira è meno dolce, insieme
Rami pendenti che la brezza spaventa,
rabbrividire, che la tua voce cantare, quando tocco
I tuoi capelli coronati di acanto e luppolo.
Ma te ne stai andando! fuggi da me per le porte di Ercole;
Partire! rinfresca le tue mani nel limpido crepuscolo
Cose in cui discende l’anima antica. E torna indietro
Giacinto adorato! Giacinto! Giacinto!
Perché voglio sempre vedere nei boschi siriani
Il tuo bel corpo disteso su rosa e assenzio.
1894 / 1895 – La loro relazione è tempestosa, e spesso la coppia si lascia, solo per riconciliarsi più tardi. Alla fine del 1894 il fratello di Douglas, Francis, muore in un misterioso incidente di caccia, che si vocifera fosse un suicidio; si era pensato, all’epoca, e le prove lo suggeriscono, che Francis fosse coinvolto in una relazione sessuale con l’allora primo ministro lord Rosebery, e che il padre di Douglas, il nono marchese di Queensberry, avesse minacciato di smascherarlo se non avesse denunciato Oscar Wilde.
Queensberry minaccia di diseredare Bosie, a meno che non interrompa la sua frequentazione con Wilde. Manda un messaggio a Wilde all’Albemarle Club, accusandolo di “atteggiarsi a sondomita” (sic).
La successiva azione legale si conclude con una sentenza di due anni di prigione per Wilde, ai lavori forzati.
1897 – Wilde scrive “De Profundis” e una lunga lettera a Bosie, che però lui non ricevette. Oscar è scarcerato;
Lettera a Bosie di Oscar Wilde (dopo il suo rilascio dalla prigione): Sento che la mia sola speranza di fare ancora cose meravigliose nell’arte sia stare con te. Tutti sono furiosi con me perché torno da te, ma loro non ci capiscono. Sento che solo con te posso fare qualcosa. Ricostruirai per me questa mia vita in rovina, e allora la nostra amicizia e il nostro amore avrà un significato diverso per il mondo. (Luglio 1897)
Bosie lo incontra a Napoli il 4 settembre.
1900 – Wilde muore il 30 novembre. Bosie è la personalità di spicco del funerale, e ne paga le spese.
1901 – Bosie scrive uno dei suoi sonetti più commoventi e meglio concepiti in onore di Oscar Wilde, “The Dead Poet” (“Il Poeta Morto”).
I dreamed of him last night, I saw his face
All radiant and unshadowed of distress,
And as of old, in music measureless,
I heard his golden voice and marked him trace
Under the common thing the hidden grace,
And conjure wonder out of emptiness
Till mean things put on beauty like a dress
And all the world was an enchanted place.
And then methought outside a fast locked gate
I mourned the loss of unrecorded words,
Forgotten tales and mysteries half said,
Wonders that might have been articulate,
And voiceless thoughts like murdered singing birds.
And so I woke and knew he was dead.
L’ho sognato la scorsa notte, ho visto il suo viso
Tutto radioso e senza ombra di angoscia,
E come una volta, nella musica senza misura,
Ho sentito la sua voce dorata e ne ho segnato le tracce
Sotto la cosa comune la grazia nascosta,
Ed evoca meraviglia dal vuoto
Finché le cose meschine indossino la bellezza come un vestito
E tutto il mondo era un luogo incantato.
E poi ho pensato fuori da un cancello chiuso a chiave
Ho pianto la perdita di parole non scritte,
Racconti dimenticati e misteri a metà detti,
Meraviglie che avrebbero potuto essere articolate,
E pensieri senza voce come uccelli che cantano assassinati.
E così mi sono svegliato e ho capito che era morto.
1902 – Bosie sposa Olive Custance il 4 marzo, e il loro unico figlio, Raymond Wilfrid Sholto Douglas nasce il 17 novembre.
1907 / 1910 – Diventa redattore di “The Academy”.
1911 – Bosie si converte al cattolicesimo e condanna senza attenuanti l’omosessualità.
1912 – Bosie intenta una causa contro la pubblicazione di “Oscar Wilde, A Critical Study”, di Arthur Ransome. Anche se gli stralci incriminati saranno rimossi nelle edizioni successive, perde la causa.
1913 – Su istanza di un finanziatore con pochi scrupoli, dichiara bancarotta. Bosie e Olive si separano, ma non divorziano.
1918 – Bosie è chiamato a testimoniare in una scandalosa denuncia di diffamazione contro Pemberton Billing, un membro indipendente del parlamento, da parte della ballerina/attrice Maude Allan (che stava per apparire in una produzione della Salome di Oscar Wilde). La Allan sosteneva che il giornale del parlamentare la diffamasse con un’accusa pubblica di lesbismo.
1920 – Bosie fonda “Plain English”, una rivista di destra, e ne diventa redattore. La rivista è conosciuta soprattutto per la lunga serie di articoli “The Jewish Peril” (“Il pericolo giudaico”).
1923 – Intraprende un’azione legale contro Winston Churchill, perde, e viene condannato a sei mesi di prigione in seguito all’accusa di Churchill di diffamazione.
1924 – Durante il suo periodo di detenzione a Wormwood Scrubs, scrive uno dei suoi lavori più importanti, “In Excelsis”, una serie di sonetti. Rilasciato in maggio, viaggia in Belgio.
1926 – Bosie si innamora del diciottenne Ivor Goring, con il quale ha una breve relazione.
1927 – Il figlio di Bosie, Raymond, è diagnosticato come schizoaffettivo ed entra al St. Andrew’s Hospital, un istituto di salute mentale.
1932 – Raymond è dichiarato guarito in aprile e dimesso dall’ospedale, ma ha una crisi, e in giugno ritorna al St. Andrew.
1935 – L’amata madre di Bosie, Sibyl, marchesa di Queensberry, muore a novantun anni e viene sepolta nel monastero francescano di Crawley.
1943 – Fa una conferenza ben accolta alla Royal Society of Literature, intitolata “The Principles of Poetry” (“I princìpi della poesia”), poi pubblicata in un’edizione limitata di mille copie.
Tutta la buona poesia è forgiata lentamente e pazientemente, legame dopo legame, con sudore, sangue e lacrime. (Lord Alfred Douglas)
1944 – Olive Custance Douglas muore per un’emorragia cerebrale a febbraio: ha sessantasette anni. A Raymond è permesso di partecipare al funerale, e in giugno è di nuovo dichiarato guarito e dimesso dal St. Andrew’s Hospital, ma il suo comportamento peggiora sempre più, culminando in un “eccesso di pazzia”, e in novembre ritorna al St. Andrew. (Non sarà mai più dimesso, e rimarrà in ospedale fino alla morte, avvenuta nell’ottobre del 1964).
1945 – Bosie passa i suoi ultimi anni in ristrettezze economiche e con una salute cagionevole; muore a Lancing, nel Sussex, di insufficienza cardiaca congestizia mercoledì 20 marzo, a settantaquattro anni. Viene inumato venerdì 23 nel monastero francescano di Crawley, sotterrato sotto la stessa lapide della madre.
Testo originale: Lord Alfred Bruce Douglas