Chi può dirsi meritevole di seguire il Signore? (Matteo 9:27-31)
Riflessioni di don Fabio
“Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?” (Dal Salmo 26)
Matteo 9:27-31: “In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguirono gridando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi!».
Strano che dei “ciechi” seguano qualcuno! È chiaro che l’allusione dell’evangelista è ad altre cecità, ad altri nostri limiti. Ma è importante, è fondamentale che ci venga detto questo, perché altrimenti cadremmo nell’errore di “aspettare di essere a posto, bravi, perfetti” per poi seguire Cristo… Se così fosse… chi potrebbe mai seguirlo? Chi può dirsi bravo, perfetto, meritevole di seguire il Signore?
La bellezza del messaggio evangelico sta proprio nel fatto che posso seguire il Signore così come sono, nella mia cecità, nella mia fragilità, nelle mie chiusure. Così come sono, e non come vorrei essere o come gli altri vorrebbero che io sia, lo seguo.
Il seguire Lui, il fidarmi di Lui, l’affidarmi a Lui mi farà prendere consapevolezza di quanto, in realtà, sono molto più dei miei limiti. E questa fede, che è già in noi, ci “guarirà”.
Con affetto, Fabio!