“Chi semina nella benedizione, mieterà nella benedizione”. Benedizioni cattoliche per chi si ama
Testo di Andreas Heek* pubblicato sul sito dell’Ufficio per la Pastorale Maschile della Conferenza Episcopale Tedesca (Germania) il 18 gennaio 2021, liberamente tradotto da Antonio De Caro
L’intero libro (Chi semina nella benedizione, mieterà nella benedizione. Celebrazioni di benedizione per chi si ama, 2020) di S. Modenbach, padre pallottino, è diretto proprio come il titolo, che cita 2Cor 9,6: “chi semina nella benedizione, mieterà nella benedizione”. È un programma.
La benedizione per coppie che non possono celebrare il sacramento del matrimonio (cioè coppie omosessuali e coppie eterosessuali in cui almeno uno/una dei due ha già celebrato un matrimonio religioso) non solo sta a cuore all’autore. Modenbach si sente decisamente incapace di negare alle coppie la possibilità di essere benedette.
Di volta in volta vengono presentate tre celebrazioni religiose, incluse le omelie, che mettono in luce la coppia concreta che chiede una benedizione per la propria relazione. Ma i rituali di benedizione hanno anche la funzione di modelli. Così Modenbach riesce a collegare l’elemento personale con un principio generale.
Grazie all’apporto di testi letterari appropriati, senza dare alcuna impressione patetica o dozzinale, l’autore riesce a dare alla benedizione un tono caldo e personale per i partner, adatto ai progetti che essi vogliono realizzare insieme. È centrale, infatti, il percorso comune che due persone, che chiedono la benedizione, vogliono fare. Vogliono fare strada insieme, come in una cordata per la quale hanno bisogno di poter contare l’uno sull’altro, poiché è meglio essere in due e non da soli (come suggerisce Qo 4,9).
Nella visione di Modenbach, l’unione ha questa semplicità concreta.
Prima delle sue proposte di celebrazione, Modenbach tuttavia osserva, sul piano teologico, che in un’ottica biblica negare la benedizione comporta quasi sempre una maledizione per le persone coinvolte. Per lui, come operatore pastorale, può esserci pertanto solo una opzione, quando una coppia richiede la benedizione per il proprio legame: pregare Dio di dare la sua benedizione.
Dopo la lettura delle proposte liturgiche per la benedizione, balza in primo piano una domanda: che cosa davvero, in nome di Dio, può impedire di elargire (di nuovo) il sacramento del matrimonio a persone divorziate, come pure agli omosessuali?
Modenbach riassume con questa precisione il dilemma in cui si trovano il diritto canonico e la teologia sacramentale a proposito delle persone divorziate che invocano una benedizione per la loro nuova unione: “Anche quando si può dire che è stato già concluso de facto un secondo matrimonio sacramentale grazie all’amore di un uomo e di una donna, la Chiesa Cattolica nega loro il riconoscimento” (p. 32). Il sacramento viene comunemente inteso in un modo rigido e ciò appare ingiusto rispetto all’esperienza di chi si ama, che possiede un alto valore etico.
La bellezza (non ci sono altre parole per descriverla) delle proposte per la celebrazione delle benedizioni suscita però anche un’altra riflessione. Una delle formule selezionate (particolarmente riuscita: il sacerdote per esempio pronuncia la frase “Tu sei buono e fedele” e la comunità insieme risponde “Benedici N. e N.” (p. 100); ciò viene ripetuto alcune volte in forma di litania con altre frasi ben scelte; quindi qui l’intera assemblea liturgica invoca la benedizione sulla coppia) potrebbe essere usata anche per il sacramento del matrimonio, se gli sposi fossero d’accordo.
I testi irradiano proprio empatia, gentilezza e vicinanza alle diverse situazioni di vita, senza ricorrere ad uno stile artificioso e freddo come a volte accade, con un certo imbarazzo, nelle celebrazioni nuziali. Viene adoperata una lingua poetica e nello stesso tempo concreta, quindi proprio ciò che una coppia deve avvertire come adeguata ad una celebrazione di questo tipo. La domanda che quasi si impone è perciò la seguente: forse la benedizione è la forma più adeguata ai tempi per sancire una relazione di coppia in modo rituale?
È già superato il conflitto teologico riguardo alla domanda se anche un legame omosessuale, ad esempio, possa dare luogo ad un sacramento? In altre parole: le benedizioni che Modenbach presenta nel libro non sono forme rituali a cui manca qualcosa. È l’esatto contrario: esse esprimono qualcosa in più che ogni forma di amore a lunga durata porta già in sé, cioè una promessa e una speranza. Nulla di meno, ma appunto anche nulla di più.
Ciò che un sacramento di per sé non può assicurare, vale a dire la durata dell’amore fra due persone per tutta la vita, può farlo forse un rituale di benedizione che fornisce alle vicende della vita un’espressione più realistica, e tuttavia anche piena di speranza.
L’elaborata confezione del libro è accostabile a quella di un Benedizionale (copertina rossa, testi in rosso e nero, segnalibri) e trasmette in tal modo un consapevole e giustificato atteggiamento dell’autore, arricchita da eleganti immagini a colori prima di ogni forma di benedizione. Solo il titolo, in corsivo scolastico, sembra fuori posto. Questa scelta tipografica avrebbe forse lo scopo di sminuire il carattere esemplare del volume? Il contenuto è eccellente e non ne ha bisogno.
Questo libro non solo offre aiuto e stimoli per tutti coloro che vorrebbero donare una benedizione alle coppie; esso suscita anche speranza, dato che è scritto da un sacerdote della Chiesa Cattolica. Esso dimostra che la Chiesa è molteplice e variopinta, assolutamente in gradi di reggere alle contraddizioni. Se un libro del genere, per di più, propone alle coppie forme di benedizione di così alto livello, si può prevedere che in futuro la pastorale diventerà sempre più empatica e attenta alla dignità umana.
Siegfried Modenbach, Wer mit Segen sät, wird mit Segen ernten. Segensfeiern für Liebende (Chi semina nella benedizione, mieterà nella benedizione. Celebrazioni di benedizione per chi si ama) Paderborn (Bonifatius) 2020.
* Dr. Andreas Heek, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale Maschile della Conferenza Episcopale Tedesca e Coordinatore della Pastorale LGBTI* nelle diocesi tedesche.
Testo originale: Modenbach, Wer mit Segen sät, wird mit Segen ernten