Chiesa casa per tutti. A Londra il cardinale Nichols presiede la messa dei cattolici LGBT della sua diocesi
Comunicato stampa diffuso dall’LGBT+ Catholics Westminster Pastoral Council (Consiglio Pastorale dei Cattolici LGBT+ della diocesi cattolica di Westminster, Gran Bretagna), pubblicato il 16 gennaio 2019 e liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
L’arcivescovo di Westminster, cardinale Vincent Nichols, ha celebrato per la seconda volta la Messa per le persone LGBT+ cattoliche, i loro famigliari e amici, in occasione della festività del Battesimo del Signore, il 13 gennaio scorso, alla parrocchia gesuita di Farm Street (di Londra). La parrocchia, che si trova nel distretto londinese di Mayfair, su incarico dell’arcivescovo ospita il Consiglio Pastorale dei Cattolici LGBT+ con le sue attività pastorali.
Nella sua omelia il cardinale Vincent Nichols ha parlato dell’identità radicale che ogni cristiano acquisisce con il suo battesimo, e che trascende ogni altra identità. La comunità ecclesiale, formata nell’unità battesimale, ha le sue radici nell’amore e può essere vissuta nell’impegno profondo dell’amicizia, del matrimonio e della vita famigliare.
La stessa cosa afferma la sua recente lettera pastorale alla diocesi di Westminster: “Essere ‘a casa’, nel suo senso letterale, significa essere nella cerchia in cui siamo nati e unire le generazioni di cui facciamo parte, ma ‘a casa’ significa anche celebrare l’amore e l’amicizia che ci fanno vivere, compresi la riaffermazione delle importanti scelte di vita che abbiamo compiuto, il dovere della fedeltà e anche la sua grazia […] un momento in cui ringraziare Dio per la famiglia, le famiglie di cui facciamo parte, i legami di carne e sangue, i legami d’amicizia, i legami creati da impegni liberamente presi, incluse le promesse della vita religiosa. Perciò, la parola ‘famiglia’ è in grado di contenere molte sfaccettature e dimensioni della vita, alcune delle quali conoscono l’esperienza della tristezza e del fallimento”. (30 dicembre 2018)
Dopo la Messa il cardinale ha affermato che il gruppo di Westminster è un segno importante di accoglienza e inclusione all’interno della diocesi, non solo a livello di individui accolti, ma come comunità identificabile per cui la Chiesa è casa.
Durante il ricevimento seguito alla Messa il cardinale Nichols si è intrattenuto con piacere con numerosi parrocchiani e membri del Consiglio Pastorale LGBT+, tra cui alcuni rifugiati e richiedenti asilo LGBT+ presi in carico dal Consiglio (Pastorale dei Cattolici LGBT+).