Chiesa e persone LGBT, il piano pastorale e quello politico
Articolo di Luciano Moia pubblicato sul quotidiano Avvenire del 29 giugno 2021, pag.13
Chi finge di indignarsi per la presunta contraddizione tra la lettera di incoraggiamento che il Papa ha inviato a padre James Martin, gesuita noto per il suo impegno pastorale a favore delle persone lgbt, e le altre prese di posizione vaticane su temi analoghi delle ultime settimane – il “Responsum” sulla benedizione delle coppie gay e la Nota a proposito del ddl Zan – continua a trascurare la volontà di Francesco di non confondere registri che hanno peculiarità e ambiti ben distinti.
Quello ecclesiale è stato tracciato con chiarezza in “Amoris laetitia” dove il Papa ribadisce che «ogni persona, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale, va rispetta nella sua dignità e accolta con rispetto», con l’impegno da parte della Chiesa di offrire a que- ste persone tutto l’aiuto necessario. Nella stessa Esortazione postsinodale si spiega, subito dopo, che il matri- monio tra uomo e donna non va confuso con altri tipi di unioni.
In una prospettiva pastorale si comprende quindi senza difficoltà che il Papa ricordi a padre Martin come Dio «si avvicina con amore ad ognuno dei suoi figli… Il suo cuore è aperto a tutti e a ciascuno. Lui è Padre». La breve lettera è stata indirizzata al padre gesuita, da tempo sotto attacco per le sue posizioni aperturiste, in occasione di un seminario sulla pastorale per le persone lgbt.
«Lo “stile” di Dio – scrive il Papa – ha tre tratti: vicinanza, compassione e tenerezza. Questo è il modo in cui si avvicina a ciascuno di noi. Pensando al tuo lavoro pastorale, vedo che cerchi continuamente di imitare questo stile di Dio. Tu sei un sacerdote per tutti e tutte, come Dio è Padre di tutti e tutte. Prego per te affinché tu possa continuare in questo modo, essendo vicino, compassionevole e con molta tenerezza».
Francesco ringrazia infine padre Mar- tin per il suo zelo pastorale e per la sua «capacità di essere vicino alle persone con quella vicinanza che aveva Gesù e che riflette la vicinanza di Dio».
Non è la prima volta che lo fa. Il Papa e Martin si erano già incontrati a Dublino, in occasione dell’Incontro mon- diale delle famiglie. Poi il 30 settembre 2019 Francesco aveva ricevuto in udienza il padre gesuita, consulente della Segreteria vaticana per le comunicazioni, incoraggiandolo – secondo quanto riferito dallo stesso Martin – «a far progredire la Chiesa nella sua cura pastorale per le persone omosessuali».
Martin è anche autore di un libro, “Costruire un ponte. Come la Chiesa cattolica e la comunità lgbt possono entrare in una relazione di rispetto, compassione e sensibilità” (Marcianum 2017) con la prefazione del cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero laici famiglia e vita, e l’introduzione del cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna.