#chiesaascoltaci. Se non fossi lesbica non avrei conosciuto l’amore che Dio mi ha mandato
Testimonianza di Giulia per #chiesaascoltaci*
Papa Francesco, Dio non commette errori, ma chi vive l’omosessualità è, a parer Tuo, “in errore oggettivo”.
Eppure, se io non fossi lesbica, la mia fede sarebbe scialba perché è la mia omosessualità che mi ha portata a fare una ricerca spirituale e a cercare di vivere in Cristo. Se io non fossi lesbica non avrei conosciuto la paura di essere giudicata e quindi non avrei imparato il rispetto per ciò che non conosco. Se io non fossi lesbica non avrei conosciuto l’amore, perché è il Signore che mi ha mandato la persona che amo.
Vedi, papa Francesco, per me Dio non commette errori: mi ha resa una persona “diversa” perché sapeva che per me sarebbe stata la strada della felicità. E sapeva anche che la diversità è ricchezza per la Chiesa Cattolica ossia, ricordiamolo, la Chiesa universale, di tutti.
* #chiesaascoltaci, è una campagna di testimonianze lanciata da Cammini di Speranza, associazione di Persone LGBT Cristiane, che presenterà – a cadenza periodica sui social network – un appello, una storia, una testimonianza di una persona cattolica gay, lesbica, transgender o di genitori, parenti ed amici di persone omosessuali. Un messagio rivolto alla Chiesa cattolica, perché diventi finalmente casa per tutti, capace di inclusione ed accoglienza anche per loro.
La campagna sarà attiva su Twitter e Facebook sino alla fine del Giubileo della Misericordia perchè venga accolta “ogni persona, ogni storia, ogni affetto, con uguale dignità, uguale rispetto, senza pregiudizio”.