Ci amavamo ma i pregiudizi ci hanno separato e ne soffro ancora
Email inviataci da Francesco risponde Gregorio Plescan, pastore valdese
Salve cari lettori e/o utenti di gionata.org, sono un giovane credente di 24 anni di Palermo e vi scrivo per raccontarvi la mia incredibile storia.
La mia conversione alla fede cattolica è avvenuta la scorsa Pasqua, periodo importante dell’anno liturgico, da cui la mia vita è cambiata perché oggi amo il mio Signore più di ogni altra cosa.
Mi sono riavvicinato a Dio grazie alla persona con la quale stavo e che ho amato (e che ancora amo) più della mia vita. Ebbene, si tratta di un uomo, di un ragazzo, che segue già da anni un cammino di fede e che si era innamorato di me, anche se io non ero molto vicino al Signore.
Grazie a lui ho ritrovato Dio e insieme Lo amavamo seguendo anche un cammino di fede tramite un gruppo di preghiera di Rinnovamento nello Spirito, di cui faccio ancora parte. Il nostro amore è durato quasi otto mesi ed è stato molto bello, credetemi!!! Ho amato questa persona più di me stesso perché credevo in noi e credevo anche nei progetti che già avevamo fatto per il nostro futuro.
Oggi, purtroppo, non vivo più tale magia per via di uno spiacevole evento accaduto lo scorso 3 ottobre. Lui, infatti, desideroso di condividere questa gioia con le sue “migliori” amiche (scusate le virgolette, ma spero capiate il perché), ha confessato tutto ad una di loro il 2 ottobre. All’inizio questa persona, “timorata di Dio“, non ha detto nulla, ma l’indomani ha parlato col mio ex dicendogli che né lei né l’altra approvavano la nostra storia perché non professavamo la Verità!!!
Lui è entrato in crisi e la sera abbiamo così tanto discusso che io l’ho dovuto lasciare!!! Non immaginate il dolore che ho provato sia sentimentalmente sia spiritualmente!!
Ora mi chiedo: due persone omo che si amano, sono cosi “abominevoli” agli occhi del mio Signore? Queste care amiche sono state giuste o hanno tolto la felicità al loro amico, visto che io per lui ero l’amore che non aveva mai provato ed avuto?
A me sembra contraddittorio ed ipocrita il loro ragionamento, secondo il quale accettano l diversità, ma non condividono le coppie perché sono un peccato!!!
Spero di avere presto una vostra opinione. Io oggi sto bene, ma soffro ancora per la mancanza di questa persona, che ho tanto amato. Ad ogni modo, sia fatta la volontà del mio Signore se doveva andare così.
La risposta …
Caro Francesco, ho letto con attenzione la tua lettera: da un lato hai tutta la mia simpatia e condivido con te l’idea che non si possa pensare che la fede cristiana si basi sulla benedizione di un tipo di amore “legittimo” e la maledizione di un altro, senza cogliere le sfumature, e invece dovrebbe riconoscere che ogni amore ha delle caratteristiche che lo rendono unico, grande… e in buona misura incomprensibile agli altri.
Permettimi però di dirti una parola in più: da quel che scrivi, mi pare che la tua relazione procedesse su due binari paralleli: il tuo, sereno e capace di affrontare i problemi di qualsiasi relazione umana e il suo, in cui direi che era presente anche una buona dose di incertezze.
Infatti, perché andare a “confessare” una relazione d’amore a chi probabilmente la condannerà, offrendosi così una scusa per interromperla? Io non so nulla del Rinnovamento dello Spirito; immagino però che sia un gruppo fondamentalista cattolico che, come tutti i gruppi cattolici, basa la sua identità sull’accettazione entusiasta di alcuni principi morali propugnati dalla tradizione romana – che non ha mai brillato molto per accettazione degli amori non convenzionali (omo ma anche etero). Se gli interlocutori erano questi, non vedo cosa ci sia da stupirsi se l’esito è stato quello…
Se posso dire la mia, direi che la persona di cui ti sei innamorato deve ancora fare un po’ di strada e capire che tu vali più di qualsiasi consigliere o consigliera, e che tu dovresti trovare un altro luogo dell’anima dove approfondire la tua relazione con il Signore e salvatore – altrimenti sarai sempre nella condizione di vivere male la tua affettività.
Un abbraccio
Gregorio Plescan, pastore valdese