Ci sono piaghe e piaghe! (Luca 24:35-48)
Riflessioni di don Fabio
Luca 24:35-48: “Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate…” Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi.
Luca insiste sulle esperienze “materiali” del Risorto: guardare, toccare, odorare, mangiare…! Attraverso questi gesti, il Vangelo ci invita a fare “esperienza” del Risorto!
Toccare le “piaghe” significa prendere contatto con le sofferenze più profonde dell’uomo. Ma… ci sono piaghe e piaghe! Ci sono piaghe visibili, che manifestiamo in modo più palese, delle quali è facile rendersi conto ed è doveroso prendersi cura. Esistono però anche piaghe invisibili, assurdamente silenziose! E mi riferisco a quelle del cuore e dell’anima. Piaghe che a volte rimangono nascoste dentro di noi per troppo tempo, fino ad incancrenire e a rendere tutta la vita una sofferenza e una lotta tra un “essere” e un “dover essere”, tra un “vivere” e un “sopravvivere”… fino, ahimè, a farti morire nel silenzio delle tue piaghe.
Che lo Spirito del Risorto ci aiuti ad essere capaci di prendere contatto con queste piaghe, da quelle manifeste a quelle più nascoste, per poter esser “balsamo” di consolazione, di guarigione, o anche soltanto di cura!
Buona Pasqua, con affetto, Fabio!