Ciò che pensa la gente di me? È un loro problema! (Marco 1:40-45)
Riflessioni di don Fabio
Marco 1:40-45: “«Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!»”.
Se fino a due anni fa non potevamo neanche lontanamente immaginare quali fossero gli effetti della lebbra su una persona, oggi, a causa del Covid, siamo degli esperti… con o senza DPCM, con o senza laurea in biologia 🤢😒
Una delle principali conseguenze, oltre a quelle proprie della sintomatologia, era l’isolamento, la quarantena a vita, un lockdown permanente da tutto, da tutti e da Dio! Figuriamoci se, una volta “guarito”, l’ex lebbroso, non si metteva a dirlo a tutti e, se avesse potuto, non avrebbe riempito i social, proprio così come avviene oggi 🙈🙈
Metaforicamente, la lebbra diventa, per noi, quell’aspetto della nostra vita che non ci piace, che vorremmo eliminare, che vorremmo tenere nascosto, o a causa del quale siamo stati ingiustamente giudicati, e per cui ci riteniamo indegni, ci riteniamo non è all’altezza di avvicinarci a Dio. In realtà è vero il contrario! Proprio quello che sembra allontanarci dagli altri e da Dio, diventa ciò che rende possibile l’incontro con Lui.
Se riconosciamo ed accettiamo i nostri limiti, i nostri peccati, le nostre fragilità, questi diventano le porte di accesso attraverso cui entra il Padre!
Con affetto Fabio!