“Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me” (Giovanni 6:37-40)
Riflessioni bibliche di Mauro Leonardi*, prete e scrittore
Gesù vive nel Padre come un bambino vive nel grembo della madre: da lui trae nutrimento e per avere vita propria deve assecondare la vita che lo ha generato. La vita che viene data non può essere persa, ma deve essere donata e dare frutto: per questo Gesù è il segno della Resurrezione e fonte della vita eterna per chiunque crede in Lui e in quest’amore che lo lega alla e nella Trinità.
Dal Vangelo secondo Giovanni 6:37-40
In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
* Mauro Leonardi (Como 1959) è sacerdote dal 29 maggio 1988 e da allora abita a Roma. Passa molte ore della sua giornata a fare il prete e predilige costruire ponti piuttosto che innalzare muri. Da anni scrive racconti, articoli, saggi e libri che ruotano intorno al rapporto tra l’uomo e Dio. Autore del blog Come Gesù. Abelis (Lindau) è il suo ultimo romanzo. I volontari del Progetto Gionata lo ringraziano per aver voluto condividere con noi queste sue riflessioni sulla Parola.