Come combattere l’omofobia in una scuola cattolica che vuole essere davvero cristo-centrica
Testo per combattere l’omofobia nelle scuole cattoliche tratto da “Made in God’s Image“* pubblicato dal Servizio per l’Educazione Cattolica della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles (Gran Bretagna) nel maggio 2017, liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Lezione 8:
Titolo: Lottare per ciò in cui crediamo
Obiettivi: al termine della lezione, gli studenti
– avranno compreso che la Chiesa è nata come comunità perseguitata;
– avranno compreso, in quanto Chiesa perseguitata, la necessità di provare empatia per chi soffre, in particolare la comunità LGBT;
– saranno in grado di utilizzare i “tweet” di papa Francesco come mezzo per invitare l’intera comunità scolastica a combattere il bullismo omofobico.
Materiali: l’account Twitter di papa Francesco @Pontifex_it
Riassunto della lezione
Le scuole cattoliche hanno un ruolo significativo da svolgere nella Missione della Chiesa: “Questa missione educativa implica lo sviluppo continuativo dell’intero potenziale della persona, di ogni persona. Cerca di promuovere il benessere e la libertà delle persone che fanno parte della vita quotidiana delle scuole cattoliche, in quanto comunità dove la fede viene espressa e condivisa attraverso ogni aspetto della sua attività”. (Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles, maggio 2000)
La lezione in dettaglio
Mostreremo la nostra nascita come Chiesa perseguitata; siamo stati perseguitati perché venivamo considerati diversi per via di ciò che credevamo e di come ci comportavamo. Noi cristiani siamo qui per difendere i diritti e la dignità di tutti, perché siamo stati tutti creati a immagine di Dio. Dobbiamo chiarire bene questo, nelle aule scolastiche, nei corridoi dei nostri luoghi di lavoro e nella società in cui tutti viviamo, di fronte a chiunque venga percepito come “diverso”.
1. Introduzione
Ricapitolate il lavoro svolto nelle sette lezioni precedenti. Sottolineate come sia importante combattere l’ingiustizia quando c’è un deficit di rispetto e di dignità.
2. Una Chiesa perseguitata
È importante che i cristiani tengano a mente i nostri umili inizi di Chiesa perseguitata.
I cristiani hanno subito orribili persecuzioni fin dalla fondazione della Chiesa. Nell’anno 64 divampò un grande incendio, che distrusse gran parte della città di Roma. Molti davano la colpa all’imperatore Nerone, ma questi usò i cristiani di Roma come capri espiatori dell’incendio. Nerone ordinò che i cristiani venissero catturati e uccisi. Alcuni vennero fatti a pezzi dai cani, altri vennero bruciati vivi come torce umane per illuminare la via che portava al nuovo palazzo dell’imperatore, in parte costruito dove era scoppiato l’incendio.
I cristiani erano facili bersagli di dicerie sulla loro religione. Venivano persino accusati di cannibalismo, probabilmente per via della confusione e dell’ignoranza attorno a quel rito che si svolgeva in segreto, l’Eucarestia (la condivisione del corpo e del sangue di Cristo). Per tre secoli la Chiesa si trovò al centro di ostilità e conflitti.
Anche oggi, in molte parti del mondo, la Chiesa continua ad essere perseguitata. I cristiani vengono uccisi per la loro fede in Iraq, Egitto, Siria, Pakistan e Nigeria. Per la prima volta in quasi 2.000 anni non è rimasto nessun cristiano a Mosul, in Iraq, a causa delle persecuzioni.
Ricerca
– Cercate su Internet e raccontate una delle attuali persecuzioni di cristiani.
– Trasformate la vostra ricerca in un articolo di giornale, con tanto di titolo; appendetelo al muro, in modo da poterlo condividere con i compagni.
– Cercate su Internet la storia di una persecuzione omofobica. Quali somiglianze trovate tra le due storie?
3. Attività con cartelloni
In quanto Chiesa perseguitata dovremmo comprendere e simpatizzare con chi viene perseguitato. Il Vangelo è un Vangelo di Amore: è la Buona Novella. Ma è anche un Vangelo di azione, che ci provoca a porre al centro della nostra vita il più grande dei comandamenti di Dio: amare Dio con tutto il nostro cuore e amare il nostro prossimo (anche se nemico) tanto quanto dovremmo amare noi stessi.
Riportiamo qui sotto alcuni dei molti “tweet” di papa Francesco. Sceglietene uno, oppure andate sul suo account Twitter e poi preparate un cartellone su cui scriverete frasi di lotta contro il bullismo omofobico, includendo anche una delle sue frasi. Potete magari plastificare il cartellone e poi appenderlo in classe o nei corridoi della scuola, per invitare chi legge a pensare.
Papa Francesco @Pontifex_it
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L’impegno deciso per i diritti umani nasce dalla consapevolezza del valore unico e irripetibile di ogni persona. 20 maggio 2016
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Nessuno può essere escluso dalla Misericordia di Dio. La Chiesa è la casa che tutti accoglie e nessuno rifiuta. 17 marzo 2016
4. Esposizione dei cartelloni
Fate scegliere alla classe i dieci migliori cartelloni. Sottolineate più volte che la nostra sfida è costruire una comunità cristocentrica. Copiate i cartelloni, plastificateli ed esponeteli nelle aule, nei corridoi e nelle sale professori come richiamo visuale alla lotta contro l’omofobia.
* Per gli insegnanti delle scuole cattoliche in Inghilterra e Galles è uscito, nel 2017, un nuovo manuale su come combattere l’omofobia e la bifobia, che offre pratici consigli su come prevenire e fermare il bullismo omofobico degli studenti nelle scuole cattoliche. Il documento, intitolato Made in God’s Image: Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools (Fatti ad immagine di Dio: prevenire il bullismo omofobico e bifobico nelle scuole cattoliche) è stato prodotto dal Servizio per l’Educazione Cattolica (Catholic Education Service) della Conferenza Episcopale Cattolica (Catholic Bishops’ Conference) dell’Inghilterra e del Galles con il supporto della St. Mary’s University di Twickenham.
Testo originale: Made in God’s Image. Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools