Una giusta domanda. Come conciliare omosessualità e fede?
Riflessioni del reverendo David Eck* tratte dal blog “Jesuslovesgays” (Stati Uniti) del 19 giugno 2013, liberamente tradotte da Adriano
Ieri qualcuno mi ha chiesto come faccio a conciliare l’essere omosessuale ed il mio rapporto con Gesù e la Bibbia. La domanda mi è stata posta in modo gentile, altre volte invece ho ricevuto dei messaggi sgradevoli dove le persone mi accusano di essere la progenie di Satana.
Quindi, dal momento che questa persona lo ha chiesto con cortesia, qui di seguito c’è la mia breve risposta:
1. Io non penso che essere gay o lesbica ed essere un cristiano amante di Gesù si escludano a vicenda. La salvezza non si basa su quello che facciamo, bensì su ciò che Gesù ha fatto per noi sulla croce.
Come luterano credo che “l’uomo è giustificato per fede mediante la grazia, indipendentemente dalle opere previste dalla legge.” [Rm 3, 28] Io amo Gesù con tutto il cuore e sono grato per il perdono e per la nuova vita che trovo in lui. Se avete dei dubbi che ciò sia vero, non prestante attenzione a ciò che scrivo nel mio blog.
2. Ho pregato Gesù incessantemente per circa dieci anni di cambiare il mio orientamento sessuale. Nessuno avrebbe potuto pregare con più fervore e onestà. Tutto quello che ho ricevuto è stato il silenzio da parte di Dio e un sacco di disgusto di me stesso.
Quando ho finalmente raggiunto il punto della mia vita in cui ho potuto accettare il fatto che il mio essere gay era in realtà un dono di Dio, questo ha cambiato tutta la mia vita. Gesù ed io siamo una roccia solida.
Il mio ministero è vivace e attivo. I frutti dello Spirito sono evidenti nella mia vita e confermati da coloro che io servo, come pastore dell’Eterno Salvatore e come cappellano all’Ospedale Missionario. Che ci crediate o no, ci sono milioni di cristiani LGBT là fuori che sono molto felici e ben regolati. Non crediate che le campagne pubblicitaria come quelle di Exodus International ci riguardino. Sono semplicemente false.
3. Io non sono un biblico letteralista. Prendo la Bibbia molto sul serio, ma non letteralmente. In effetti, devo ancora incontrare un vero letteralista biblico che tratti ogni parte della Scrittura nello stesso modo di un altro. Ognuno ha una metodologia di interpretazione, che sia essa consapevole o meno. In poche parole, ecco i principi base che applico al mio studio della Bibbia:
a. Legge e Vangelo – I luterani dicono che la Parola di Dio parla sia di legge che di vangelo e che entrambi devono essere tenuti insieme per poter soddisfare la Parola di Dio. Un modo per descrivere questi termini è il seguente: la legge è quella che ci giudica e ci accusa, il Vangelo è quello che ci consola e ci salva.
b. Che cosa manifesta Cristo – Lutero disse che la Bibbia è la mangiatoia su cui è posto il Cristo Bambino. In altre parole, l’intera Parola di Dio indica chi è Gesù. Pertanto, quando i luterani interpretano la Bibbia, si domandano costantemente “Come ci rimanda a Cristo questo testo?”
c. La Scrittura interpreta la Scrittura – Luterani credono che i passaggi difficili della Scrittura devono essere interpretati alla luce di quei passaggi che sono più facilmente comprensibili, e che tutta la Scrittura deve essere interpretata alla luce dei temi e dei motivi centrali della Bibbia.
Cerchiamo di essere fedeli alla Bibbia intera e non solo raccogliendo alcune parti e tralasciandone altre. La domanda fondamentale che ci poniamo quando si tratta di passaggi difficili è questa: “Quali altri passi della Bibbia ci aiutano a capire il passaggio che stiamo leggendo”
d. Il semplice significato del testo – I luterani dicono che la Scrittura deve essere interpretata in linea con il suo “senso comune”. Ciò significa che i passaggi devono essere intesi nel senso che sarebbe sembrato ovvio ai loro lettori originali. Essi non sono da prendere fuori contesto o rigirati in modo da esser letti in un senso che non sarebbe mai passato per la mente dei suoi lettori originali. La domanda fondamentale che ci poniamo è questa: “Come faceva il pubblico originario a comprendere il significato di questo testo?
e. Interpretazione pubblica – I luterani dicono che l’interpretazione della Scrittura è un atto pubblico, piuttosto che privato. Attraverso la Bibbia, Dio parla a Israele e alla Chiesa. Dio non parla direttamente o privatamente alle persone. Ciò che Dio dice a Israele e alla Chiesa può avere applicazioni specifiche per le singole vite, ma il senso della Scrittura per gli individui deve essere in armonia con il significato generale della comunità di fede. Le domande chiave che ci poniamo sono queste: “Questo testo viene inteso dagli altri come lo intendo io? Le persone di altre culture intendono questo brano nello stesso modo che facciamo noi?”
4. Come faro di guida, uso soprattutto il doppio comando del Nuovo Testamento di amare Dio e amare il prossimo come noi stessi. Mi pongo sempre la domanda: ”Le mie parole/azioni mi portano più vicino a Dio/al mio vicino di casa, o mi stanno allontanando. Credo con tutto il cuore che i cristiani LGBT possano essere fedeli discepoli di Cristo, che hanno l’amore per la Scrittura e la passione per servire il prossimo.
Questa è la risposta breve. Per una risposta più lunga, leggete il resto del mio blog. Spero che possa essere stato d’aiuto.
P.S. Per quanto riguarda determinati passi della Bibbia riguardanti l’omosessualità, ho disquisito sulla maggior parte di questi nel mio blog. In breve, credo che i testi della Bibbia si riferiscano a forme di sfruttamento della sessualità come la prostituzione di culto e la pederastia. La Bibbia non parla direttamente di relazione sessuale omoaffettiva come la intendiamo in senso moderno.
* Il reverendo David Eck, di Asheville nel North Carolina (USA) è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA). Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog http://jesuslovesgays.blogspot.it
Titolo originale: “Interpreting Scripture: An Honest Question”