Come cristiani potete credere che le persone trans sono sbagliate, ma non potete rendergli la vita impossibile!
Riflessioni di padre Shannon Kearns* pubblicate sul suo sito Queer Theology (Stati Uniti), liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
“Sarebbe possibile per me non cambiare idea sulle persone transgender, pensare cioè che sono sbagliate?”. Ho sentito molte volte questa domanda, e di solito chi la fa vuole dire “Posso pensarla in questo modo, ed essere comunque una persona buona e amorevole?”. E sono molto generoso nell’intenderla in questo modo. È anche possibile formularla così: “In quest’epoca politicamente corretta, è possibile avere un punto di vista che alcune persone trovano offensivo?”. La risposta è “sì”, potete benissimo credere che essere transgender sia sbagliato. Sì, potete pensare tutto quello che volete.
MA CI SONO ALCUNE COSE CHE È BENE CONSIDERARE:
Cercate di capire cosa state buttando via
Certo che potete credere che essere transgender sia sbagliato, ma probabilmente non sarò vostro amico. Potete essere persone meravigliose, amorevoli, gentili, persone pronte a dare la vita per gli altri, ma starò sempre sulla difensiva in vostra presenza. Non vi lascerò penetrare nel mio cuore, non vedrete mai i miei pensieri. Vi terrò sempre a distanza, non perché sono incavolato con chi non cambia idea sull’argomento, ma perché non reputo molto sicuro stare troppo vicino a chi pensa che sono sbagliato solo perché esisto.
È possibile che, a un certo punto, vi eliminerò completamente dalla mia vita; potrebbe rivelarsi necessario, per la mia salute e la mia sicurezza, decidere di non circondarmi di persone che pensano che sono sbagliato.
Forse sono frasi dure, ma sono la verità, ed è bene che ci facciate i conti.
Non potete mancarmi di rispetto
Non potete rifiutarvi di usare il nome e i pronomi giusti. Non potete rifiutarvi di usare il nome e i pronomi giusti. Punto. Farlo è cosa gravissima.
Non potete fare leggi contrarie alla mia vita
Potete credere tutto quello che volete, ma non potete approvare leggi che mi rendono ancora più difficile vivere ed esistere. Non potete bandire la transizione medica. Non potete impedire alle compagnie di assicurazione di coprire i costi della transizione. Non potete impedire alle persone trans di cambiare nome sui documenti. Non potete impedire alle persone transgender di fare pipì (e quindi esistere) nei locali pubblici. Se lo fate, allora non credete più semplicemente che sono sbagliato, siete ostili a me e alla mia comunità. Non avete più semplicemente una convinzione, siete oppressivi. Questo non è tollerabile, noi non lo tolleriamo.
È molto semplice
Potete credere tutto quello che volete, ma non avete il diritto di rendere impossibile ad altre persone il vivere e lo stare al mondo. Non avete il diritto di mancare di rispetto a nessuno, di mettere i bastoni tra le ruote a qualcuno perché avete delle convinzioni personali.
E non dovreste incavolarvi con chi taglia i ponti con voi, o non vuole essere vostro amico perché avete delle convinzioni che vanno contro di lui/lei e la sua comunità. Forse è una verità dura, ma è comunque la verità. Siete liberi di credere ciò che vi aggrada, ma poi siate pronti a pagarne il prezzo.
* Padre Shannon T.L. (Shay) Kearns è uno scrittore, conferenziere e teologo originario di Minneapolis, nel Minnesota. È cofondatore di Queer Theology, una raccolta di testi che si propone di scoprire e celebrare i doni che le persone LGBTQ offrono alla Chiesa e al mondo, e di spiegare che il cristianesimo è sempre stato queer. È fondatore della Uprising Theatre Company, una compagnia teatrale con sede a Minneapolis che “crede sul serio che le storie possano cambiare il mondo”. Shay è laureato in teologia all’Union Theological Seminary di New York ed è stato ordinato sacerdote nella Chiesa Veterocattolica. È un conferenziere di successo su tematiche quali la teologia queer, il mondo transgender e le intersezioni tra la fede e l’identità. Suoi articoli sono apparsi sul Geez Magazine, sul Lavender Magazine, su Believe Out Loud, sull’Huffington Post, su The Advocate e il Minneapolis Star Tribune. Lo potete trovare su Facebook, Twitter, Tumblr, Instagram e il suo sito web.
Testo originale: DO I HAVE TO BE OKAY WITH TRANSGENDER PEOPLE