Come educatori di scuole cattoliche sapete accogliere gli studenti LGBT?
Testo pubblicato dal Marianist Social Justice Collaborative – LGBT Initiative Team della Famiglia Marianista del Nord America (Stati Uniti), liberamente tradotto da Clarissa, parte quinta
4. I nostri princìpi marianisti. Le caratteristiche dell’educazione marianista (Characteristics of Marianist Education, CME) spiegano come gli educatori interagiscono con tutti i loro studenti:
CME 44: Create un ambiente favorevole all’educazione. Più che un semplice slogan, lo spirito della famiglia marianista è uno stile di vita, con specifici tratti distinguibili nelle comunità educative che anima. Favorendo un clima di accoglienza, disciplina e amore la scuola svolge il ruolo di “seconda famiglia”, contribuendo alla crescita umana e alla maturazione.
CME 45: Coltivate relazioni interpersonali caratterizzate da apertura, rispetto, integrità e dialogo […] Tutti i membri della comunità educativa, i consigli di amministrazione, gli amministratori, i membri delle facoltà, lo staff, i genitori e gli studenti comunicano in modo rispettoso, riconoscendo il valore degli altri come individui nella stessa comunità.
CME 66: Educate le persone ad accettare e rispettare le differenze in una società multiculturale. Man mano che le persone nel mondo entrano sempre più in contatto l’una con l’altra, le differenze tra di loro sono sempre più evidenti. Se il mondo del futuro deve essere un mondo di pace, gli studenti di oggi devono imparare ad apprezzare le differenze culturali e a saper interagire con persone diverse da loro.
5. Per iniziare
Come educatori cattolici occupate una posizione importante, ma anche delicata, rispetto a queste tematiche. È vostra responsabilità esporre gli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Non tutti devono essere esperti o totalmente a proprio agio rispetto alle problematiche degli studenti LGBT. A nessun insegnante è richiesto di essere qualsiasi cosa per ogni studente. Tuttavia, tutti gli insegnanti e tutti i membri dello staff dovrebbero avere sensibilità e dare supporto, e dovrebbero sapere dove indirizzare gli studenti che hanno bisogno di una guida.
Le discussioni riguardo agli/alle studenti/studentesse gay, lesbiche e bisessuali potrebbero essere affrontati da docenti o membri dello staff che siano disponibili a fornire questo servizio.
Alcune scuole lo stanno già facendo. Ecco alcuni approcci che sono stati usati e sono stati ritenuti efficaci:
• Se opportuno, iniziate con un piccolo gruppo di persone interessate che discutano di questo tema e riflettano su come gestire al meglio gli studenti LGBT. Ripetete il programma, successivamente, per tutto lo staff.
• Tenete un incontro con lo staff che discuta dei regolamenti per la sicurezza degli studenti, inclusi quelli gay e lesbiche. A prescindere dalla conoscenza della dottrina cattolica, alcuni potrebbero avere delle convinzioni molto radicate, e quindi tali incontri dovrebbero essere gestiti in maniera appropriata. Lasciate che ognuno si senta libero di esprimere la propria opinione. Non è un dibattito: è un’opportunità per discutere di come rendere la scuola un posto sicuro per tutti.
• Invitate un educatore a parlare dell’importanza di sostenere gli studenti gay e lesbiche.
• Invitate un ospite che possa parlare del suo “coming out”, specialmente nel contesto della fede cattolica. Uno/a studente/ssa omosessuale, o un ex studente, potrebbero avere un forte impatto, specialmente per quei docenti che non conoscono bene questi argomenti.
• Sarebbe bene poter usare video e strumenti interattivi, alcuni dei quali potrebbero essere disponibili nell’ufficio della vostra diocesi.
6. Aiutare gli altri a capire il ruolo della scuola
L’omosessualità è un tema caldo nella società e nella Chiesa, e i bambini sono esposti a molti messaggi contrastanti riguardo la sessualità. Essendo un argomento cosi delicato, è importante avere grandi premure a tutti i livelli: con gli insegnanti, gli studenti e i genitori.
È fondamentale inoltre, per lo staff della scuola e per i genitori, comprendere gli insegnamenti della Chiesa e capire che è importante fornire assistenza agli studenti e alle studentesse gay e lesbiche. Fare ciò non significa mettere in discussione gli insegnamenti della Chiesa, ma è piuttosto uno strumento per aiutare coloro che hanno bisogno, promuovendo l’impegno della Chiesa per il rispetto, la comprensione, la giustizia e la pace.
Alcune persone, non adeguatamente informate, potrebbero contestare i programmi che si rivolgono agli studenti e alle studentesse gay e lesbiche. La polemica che si creerebbe potrebbe essere difficile da gestire. Il problema non è dibattere sull’esistenza di studenti o studentesse gay o lesbiche, ma piuttosto assicurarsi che siano trattati/e con la dignità che spetta a tutti i figli di Dio. Il senso di inclusività della pedagogia marianista ci chiama a fare questo. Gli studenti e le studentesse gay o lesbiche meritano la stessa accettazione, lo stesso amore e la stessa educazione dei loro compagni.
Se incontrate lamentele o opposizioni, cercate di anticipare le obiezioni che sentirete e cercate di sviluppare delle risposte.
Queste sono alcuni concetti chiave da inserire:
• In ogni scuola ci sono studenti o studentesse gay, lesbiche o bisessuali. Tutti i ragazzini meritano dignità e rispetto. Ignorare questa realtà non è di nessun aiuto.
• Ribadite che tutto ciò che fate è coerente con gli insegnamenti della Chiesa.
• Il vostro obiettivo è combattere la discriminazione, e rendere la vostra scuola un luogo di apprendimento per tutti gli studenti.
• La missione degli educatori è insegnare ai ragazzi come vivere in modo sereno in una società sempre più diversificata. Le scuole cattoliche devono promuovere la dignità e la sicurezza di tutti gli studenti.
Testo originale (PDF): Addressing LGBT Issues with Youth – A Resource for Educators