Come genitori siamo felici di essere compagni di viaggio dei nostri fatelli LGBT
Testimonianza dei genitori Alberto e Laura su Camminando s’apre Cammino, la tre giorni per cristiani LGBT, i loro genitori e gli operatori pastorali (Sestri Levante, 31 maggio-2 giugno 2019)
Sestri Levante, 31 maggio – 2 giugno 2019, Camminando s’apre Cammino. A casa. Mi sento a casa. In questo spazio fatto di incontri e di emozioni dimentico tensioni e preoccupazioni. Riesco ad intravedere il mio ruolo. Spesso ci interroghiamo sul perché delle cose ed il senso che hanno per noi ma soprattutto ci chiediamo che senso abbiamo noi e qual è il nostro posto.
Non so se è capitato anche a voi di sentire compressa questa voglia di dare e questa energia da trasmettere. La vita e le sue ansie bloccano questo impulso straordinario d’amore, lo anestetizzano, lo rendono inoffensivo. L’autenticità di questi giorni mi ha avvolto fino a soffocarmi, mi ha urlato che la sofferenza non è mai inutile ma va liberata e trasformata in opportunità. La strada da percorrere mi è in questo momento molto chiara: solo la conoscenza e la condivisione annullano le distanze, danno luce alla notte che abita nei nostri cuori.
Anch’io come Alberto ho sentito questa sintonia con tutti, e lo sforzo di raccontarsi senza cadere in discorsi filosofici e teologici che portano a giudicare è stato davvero grandioso. Andando all’essenza di quello che sono, di quello che siamo, ho sperimentato cosa vuol dire la vera accoglienza che non conosce pareri o giudizi.
Poter vivere tutto questa nella normalità e quotidianità è senz’altro un obbiettivo che ho davanti. E se oggi posso vedere in questa prospettiva lo devo a tutti voi che rompendo gli schemi testimoniate quanto grande e buono è il Signore.
Non c’è bisogno di doversi spiegare perché lo spirito che alimenta il nostro cammino ci fa sentire un popolo, una comunità di credenti ed è importante esserci, per i nostri figli e fratelli LGBT, per i loro genitori, per chi si espone e per chi non ha ancora deciso di farsi dono nella condivisione della sua essenza.
Perché di questo si parla, vivere senza filtri imposti dalla mediocrità, vivere il dono della vita, felici di esserci e di aiutare tutti i nostri compagni di viaggio a guardare nella trasparenza dei vostri occhi, cari figli LGBT, per scoprire tutto il bello che siete.
Con la certezza che se vogliamo essere umani, arricchiti da ogni espressione di umanità, non possiamo fare a meno di voi.
Alberto e Laura, genitori di Costanza, Pietro e Francesco