Come gli USA hanno cambiato idea sul matrimonio gay (in una Gif)
Articolo del 15 aprile 2013 pubblicato su Rivista Studio
Quello del diritto al matrimonio delle coppie omosessuali è un tema discusso negli Stati Uniti: a poche settimane dalla prima udienza della Corte Suprema americana sulla Proposition 8 – l’emendamento alla costituzione della California che vorrebbe definire il matrimonio come unicamente «tra un uomo e una donna» – il dibattito non accenna a placarsi.
Se la si guarda da una prospettiva storica più ampia, tuttavia, la tendenza è indubbiamente quella di una apertura progressiva a favore delle istanze degli omosessuali. Lo dimostra, tra le altre cose, anche il recente cambio di vedute in materia del Partito Repubblicano, parte di un’autocritica rigorosa catalizzata dalla sconfitta alle elezioni presidenziali del novembre scorso. Inoltre, tra il 2003 e il 2013, nove stati hanno sancito il diritto al matrimonio per le coppie dello stesso sesso.
Se la tendenza generale è quella di un’apertura progressiva, tuttavia, si tratta di un processo che ha seguito fasi alterne.Il sito The Atlantic Wire ha creato un’immagine animata che mostra come i cinquanta Stati negli ultimi trent’anni abbiano seguito orientamenti molto diversi da quello attuale.
In particolare, in due periodi si registra un trend legislativo del tutto opposto a quello di questi ultimi mesi: tra il 1996 e il 1998, quando l’allora presidente Bill Clinton firmò il Defense of Marriage Act (che limitava i privilegi legislativi del matrimonio all’unione fra un uomo e una donna) e tra il 2004 e il 2006, a cavallo fra il primo e il secondo mandato di George W. Bush, che difese in prima persona un emendamento costituzionale per proibire i matrimoni fra omosessuali. In quest’ultimo lasso di tempo, 20 stati americani votarono a favore di un simile provvedimento.