Come madre chiedo ai vescovi: “La vita delle persone LGBT non merita dunque rispetto e dignità?”
Lettera al direttore di Avvenire di Anna Battaglia, una madre cristiana de La Tenda di Gionata e dell’AGEDO di Ragusa
Caro Direttore, a proposito di una nuova legge contro l’omofobia che non serve, secondo i vescovi della CEI. La vita delle persone LGBTI (Lesbiche, Gay, Bisex, Trans e Intersex) non merita dunque rispetto e dignità allo stesso modo di chi ha orientamento religioso o colore della pelle diversi?
Sono indignata, delusa, amareggiata, soprattutto come credente, perché i vescovi dimenticano di essere pastori amorevoli e misericordiosi per rendere visibile il messaggio di Gesù.
Quanta ipocrisia! Intervenire per non fare approvare una legge!
Come madre di una persona omosessuale, inoltre mi addolora che mio figlio, come tanti figli e figlie, cittadine e cittadini come tutti, non debba essere protetto da violenze e sopraffazioni, sempre più diffuse in questa società italiana, per un orientamento sessuale che non ha scelto.