Come padre ecco cosa voglio dire agli altri genitori cristiani con un Figlio LGBT
Riflessioni di Robert Cottrell pubblicate sul blog FreedHearts (Stati Uniti) il 13 Marzo 2018, libera traduzione di Elisa Lauricella
Mia figlia fece coming out 8 anni fa. La amo. Niente potrà mai cambiare questo. Niente. Io sto dalla sua parte. La difendo. Credo in lei. La proteggo. Il mio compito, oggi, è di sostenere lei e tutti quelli che fanno parte della comunità LGBTQ.
Forse avete un figlio gay, o una figlia lesbica, o bisessuale, transessuale o queer (LGBTQ). E forse questo non è ciò che speravate, o quello che sognavate. Ma a prescindere da come gli altri etichettano i nostri figli, loro rimangono comunque i nostri figli e i loro sogni sono più vivi che mai!
Se volete, potete intraprendere con me un viaggio, spesso difficile e spaventoso, ma che avrà un impatto meraviglioso sul vostro cuore e la vostra vita che non potete nemmeno immaginare. Vi condurrà ad un amore ancora più profondo verso vostro figlio, la vostra famiglia e Dio.
Avere un figlio omosessuale è davvero una benedizione! Non c’è mai stato un conflitto tra l’amore incondizionato per mia figlia e la mia fede, finché lei non ha fatto coming out.
Che cosa?! L’origine di quel conflitto non poteva essere l’amore per mia figlia. Quell’amore è puro, sacro, dato da Dio, vero, giusto e tutto ciò che di buono c’è al mondo. Quindi l’origine del conflitto doveva stare da qualche parte nelle mie convinzioni religiose.
Quello fu un momento chiave.
Quella situazione fu un momento decisivo, e probabilmente uno dei più importanti, nella mia vita e in quella di mia figlia. Come avrei reagito e risposto a quel conflitto in quanto genitore avrebbe influenzato le vite di entrambi per sempre.
Alcuni genitori abbandonano i propri figli per la fede. Imperdonabile. Altri abbandonano la fede per i propri figli. Entrambe le decisioni straziano corpo e anima — entrambe avranno conseguenze tragiche e orribili. C’è una via migliore. Ma per affrontarla, dovete essere pronti a mettervi in viaggio.
Se l’origine del conflitto sta da nella vostra fede, allora dovete aprire la scatola in cui vi trovate ed analizzare onestamente quello in cui credete. E quando lo fate, Dio vi rivelerà la verità riguardo al suo amore incondizionato, non solo per i vostri figli, ma anche per voi stessi.
Mettersi in viaggio e uscire fuori da una Cristianità incentrata sul proprio comportamento può fare paura; ma la libertà, la pace e la verità che scoprirete sono meravigliose e donatrici di vita, e daranno una profonda soddisfazione al vostro cuore e alla vostra anima.
Vi prego di ascoltare il mio cuore che vi parla.
Il rapporto con mia figlia non è mai stato migliore, quello con Dio non è mai stato così profondo.
Per arrivarci, mi sono dovuto allontanare dalla religione, dal fondamentalismo, dal legalismo, da tutto ciò che fa parte di una Cristianità basata sul comportamento e motivata dalle aspettative. Una volta fatto, ho capito che mi stavo avvicinando alla vita vera che Gesù ci ha mostrato e insegnato. Ho imparato che l’amore incondizionato per mia figlia, accettarla e sostenerla nella sua omosessualità è coerente con una fede che segue Gesù.
Io sto dalla parte della comunità LGBTQ grazie alle scritture, a Gesù e alla mia fede, non nonostante questa!
Vostro figlio stringe il vostro cuore come nessun altro. E voi tenete il suo cuore nelle vostre mani come non farà mai nessuno. Quello che fate, come reagite, quello che direte avranno un impatto più grande di quanto immaginate, nel bene o nel male. Io sono solo un padre, non ho niente di speciale. Tutto ciò che ho fatto è stato rifiutarmi di rinunciare a mia figlia e alla mia fede. Ho deciso di intraprendere un viaggio, splendido e benedetto. Un passo alla volta.
Che fate, vi unite a me?
P.S. Se sei un papà o una mamma e hai bisogno di parlare con qualcuno, scrivi a 3volteGenitori. Ricordati che sei amato e non sei solo.
Testo originale: A Father’s Plea to Christian Dads of LGBTQ Children