Pompei ci mostra nuovi punti di vista sulla religione e il sesso nell’antichità
Articolo* di Greg Evans pubblicato sul sito Indy 100 (Gran Bretagna) il 21 luglio 2017, liberamente tradotto da Vanessa Guadagnini
Pompei è l’antica città romana famosa per essere stata distrutta dal Vesuvio nel 79 d.C. Questa vasto sito archeologico ha fornito agli scienziati e agli altri esperti preziose informazioni sulla città e i suoi abitanti. Vengono fatte continuamente nuove scoperte nell’area, tra cui anche il cadavere di un uomo perfettamente conservato, ritrovato in una posizione imbarazzante.
Tuttavia, l’iconografia presente nella città potrebbe oggi fornire un nuovo punto di vista sulla relazione tra Bibbia e sessualità. Molti manufatti ritrovati a Pompei contengono illustrazioni esplicite di rapporti sessuali tra persone di sesso opposto, e anche dello stesso sesso.
Il reverendo Steve Chalke, un importante membro della comunità cristiana del Regno Unito e sostenitore dell’inclusione delle persone LGBTQ nella Chiesa, sostiene che queste immagini possono aiutarci a comprendere meglio il contesto della Bibbia.
In un video realizzato dalla sua organizzazione Oasis Open Church Network (L’oasi, rete per una Chiesa aperta), Chalke spiega che i rapporti sessuali tra persone dello stesso sesso erano comuni nell’Impero Romano, un’era nella quale vennero scritti molti passi della Bibbia.
Sei diversi passi nella Bibbia fanno riferimento a comportamenti omosessuali, e secondo il sito Believe Out Loud, questi passi sono conosciuti come ‘clobber passages’, ossia versetti letti fuori contesto, spesso usati per denigrare e insultare i cristiani gay.
Chalke afferma però che l’apostolo Paolo scrisse questi passaggi in un tempo in cui i ricchi cittadini romani sfruttavano le classi sociali inferiori per ottenere favori sessuali: “A Roma il sesso era una cosa importante. Ci si aspettava che un uomo si intrattenesse sessualmente con altre persone oltre alla moglie. La moglie doveva assicurare una discendenza, ma l’uomo doveva avere un’amante, una concubina, un ragazzo, e ci si aspettava tutto questo. Era un comportamento normale, che non veniva disapprovato, e di cui si scriveva. Ma quello che a un uomo non era consentito fare era avere rapporti sessuali con un altro romano. I cittadini romani erano protetti. Si potevano avere rapporti sessuali solo con qualcuno di un ceto sociale inferiore, con uno schiavo o con un gladiatore”.
Ora, come si inserisce questo discorso nei cosiddetti ‘clobber passages’? Chalke crede che Paolo e gli altri autori del Nuovo Testamento stessero denunciando il livello di depravazione sessuale basato sullo sfruttamento: “Il Nuovo Testamento non dice nulla riguardo le relazioni tra persone dello stesso sesso. Nei suoi scritti, Paolo non parla di relazioni: tratta dell’uso e abuso di un’altra persona per un atto di piacere. Non sfruttate gli altri. Non abusatene. Vivete insieme in armonia. Accogliete. Lavorate a migliorare le vostre relazioni”.
Ad esempio, ecco un passaggio dalla Lettera ai Romani (1:26-27), che viene citato nel video di Chalke: “Le loro donne hanno avuto rapporti sessuali contro natura, invece di seguire quelli naturali. Anche gli uomini, invece di avere rapporti con le donne, si sono infiammati di passione gli uni per gli altri. Uomini con uomini commettono azioni turpi, e ricevono così in loro stessi il giusto castigo per questo traviamento”.
Sebbene questi versetti possano essere facilmente male interpretati, Chalke è dell’opinione che questi scritti furono inviati alla Chiesa come ammonimento contro le relazioni sessuali basate sull’abuso, e non come una critica diretta dell’omosessualità.
Il reverendo Chalke sostiene pubblicamente le relazioni omosessuali dal 2013, e ha anche messo in evidenza il danno che le posizioni cristiane possono causare alle persone omosessuali, ma le sue idee lo hanno portato ad essere espulso dall’Alleanza Evangelica nel 2014.
* I passi biblici sono tratti dalla Bibbia in lingua corrente.
Testo originale: “An expert believes that gay porn at Pompeii could change how the world thinks about religion and sex”