Com’è possibile amare chi ci ha fatto del male?
Riflessioni di don Fabio
“Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano” (Mt 5, 43-48)
Non è per niente facile amare il nemico.
Come diceva San Paolo già a stento si trova qualcuno disposto ad amare chi ci ama, figuriamoci se siamo capaci di amare chi ci ha fatto del male, chi ci ha perseguitato, o chi fa del male, in generale, anche non direttamente a noi.
Com’è possibile amare i tiranni? Com’è possibile amare coloro che governano sfruttando e sottomettendo il proprio popolo?
Com’è possibile amare chi ti ha ferito, chi ti ha usato violenza, chi ha abusato di te?
Ci viene detto che, una possibile soluzione a questo consiste nel non identificare il male con chi lo commette. Distinguere il peccato dal peccatore; bisogna condannare il male ma amare sempre chi lo commette.
Non credo sia un passaggio semplice da attuare: Guardare negli occhi chi ha abusato di te, chi, continuamente, usa violenza, ti maltratta, ti umilia, ti toglie quel briciolo di dignità che ti rimane… e dire: “ti amo”????
Il Vangelo di oggi si conclude con quell’invito di Gesù ad essere “perfetti” come il Padre. Altrove è detto “santi” come il Padre, o “misericordiosi” come il Padre.
Forse questa è una possibile strada da percorrere, che può durare tutta una vita, per arrivare, quantomeno, a non odiare il nemico. Poi, forse, con l’aiuto del Padre, riusciremo anche a perdonare chi ci ha fatto del male.