Come reagire all’omosessualità di un genitore.
Lettera indirizzata al sito “Families like mine” (Stati Uniti) del 25 gennaio 2005. Risponde Abigail Garner, scrittrice del libro “Families like mine: children of gay parents tell it like it is“. Liberamente tradotto da Adriano.
Mio marito ha appena scoperto che i suoi genitori hanno divorziato dopo 38 anni di matrimonio perchè suo padre è omosessuale. Mio marito è un sostenitore dei diritti omosessuali, ma ora è rimasto scioccato e incredibilmente turbato.
Si sente ingannato da parte del padre per aver tenuto questo segreto per così tanto tempo e per aver abbandonato sua madre. Ci sono mezzi o risorse a disposizione per questo tipo di situazione?
La risposta…
Mi dici che tuo marito è un sostenitore dei diritti omosessuali e questo è fantastico. Spero non sia confuso sul fatto di provare rabbia con suo padre con il fatto di essere omofobo; sono due cose differenti. Potrebbe succedere che venga probabilmente etichettato come “omofobo” da persone che lo giudicano erroneamente in base al fatto che tuo marito non ha immediatamente preso le parti di suo padre. Non è una contraddizione essere un sostenitore dei diritti omosessuali e non essere pronti ad accettare di sostenere un genitore rivelatosi recentemente.
E’ logico che tuo marito si senta tradito, ha imparato che la realtà dei propri genitori è molto diversa da quello che era stato spinto a credere per tutta la vita. Il coming out dei genitori dopo decenni di matrimonio è molto più diffuso di quanto si pensi.
Che una madre e un padre rimangano coniugati per 10 o 20 o 30 anni prima di rivelarsi, dipende da quanto tempo il genitore occulto ha avuto successo nel sopprimere la propria vera identità; lo shock e il tradimento e la rabbia hanno origine tutti dallo stesso posto. Raramente si raccontano queste storie, specialmente dal punto di vista dei “figli”, per una serie di motivi:
Non sanno che il loro genitore è omosessuale. I figli adulti che non vivono più a casa non sono al corrente di indizi che in genere spingono un genitore a rivelarsi, come la scoperta di lettere d’amore, una traccia cibernetica sui siti porno gay oppure un aumento di telefonate misteriose che proprio non quadrano.
Non sono “interessati” del fatto che il genitore sia omosessuale. Una volta cresciuti, questi figli spesso dubitano che debba “essere di loro interesse”. Potrebbero non fare domande ai genitori su tale questione, e certamente non lo racconterebbero ai loro amici.
Non sono in contatto con strutture collettive. I figli adulti che hanno sempre vissuto in una famiglia apparentemente eterosessuale sono meno propensi a cercare il sostegno di organizzazioni di familiari LGBT, supponendo che non gli “appartengono”.
Rassicura tuo marito che non è l’unico. I figli adulti possono contattare altre persone che sono nella loro stessa situazione tramite COLAGE. Chiedete della lista di servizio per “Adulti”, che è dedicata ai figli tra i 22 e i 100 anni. Potrà essere una grande opportunità per tuo marito sentire la dinamica delle esperienze che hanno vissuto altre simili famiglie. (E’ una lista chiusa dedicata solo a figli e figlie per cui tuo marito dovrà farlo direttamente… non potrai farlo tu per conto suo).
Infine, tua suocera potrebbe aver bisogno di avere dei supporti per se stessa. Suggeriscile Straight Spouse Network (Network dei coniugi etero) e il libro, The Other Side of the Closet (L’altra parte del nascondimento) di Amity Pierce Buxton.
Titolo originale: Discovering Dad is gay — after 38 years of marriage.