Come riesco a conciliare la mia missione di pastore, l’essere gay e la Bibbia?
Riflessioni del Rev. David Eck Asheville* tratte da jesuslovesgays (Stati Uniti) del 7 luglio 2010, liberamente tradotte da Daniela T.
Ieri qualcuno in forma anonima mi ha chiesto come conciliassi l’essere gay con la mia relazione con Gesù e con la Bibbia.
E’ stata una richiesta carina, al posto dei soliti post nei quali la gente mi accusa di essere figlio di Satana. Così, visto che me lo hai chiesto gentilmente, ecco la mia breve risposta:
1. Non penso che l’essere gay o lesbica e l’amare Gesù si escludano. La salvazione non si basa su cosa noi amiamo. Si basa su cosa Gesù ha fatto per noi sulla croce. Così come un luterano crede che una persona sia “salvata per fede e non per aver ubbidito alla legge”. [Rom 3:28] Amo Gesù con tutto il cuore e sono grato per il perdono e la nuova vita che ho trovato in lui. Se dubiti sia la verità, non stai realmente prestando attenzione a ciò che scrivo nel mio blog.
2. Ho pregato Gesù fino all’esaurimento per dieci anni affinché cambiasse il mio orientamento sessuale. Credo che nessuno abbia mai pregato così onestamente e fervidamente. Tutto ciò che ho ricevuto da parte di Dio è stato silenzio e un sacco di disgusto personale.
Finalmente ho fatto il punto nella mia vita quando ho accettato che essere gay è un dono di Dio, e questo ha completamente cambiato tutta la mia esistenza. Io e Gesù siamo solidali come rocce.
Il mio sacerdozio è vibrante e attivo. I frutti dello spirito sono evidenti nella mia vita e vengono confermati da coloro che servo come pastore in chiesa e come cappellano in ospedale.
Crederci o meno, ci sono migliaia di cristiani LGBT la fuori che sono felici e ben inseriti nella società. Non credere a quanto sponsorizzano gruppi come Exodus International sul nostro conto. Non è la verità.
3. Non sono un letteralista biblico. Prendo la Bibbia molto sul serio, ma non letteralmente. Infatti, devo ancora conoscere un letteralista biblico che tratta ogni parte delle Scritture allo stesso modo. Ognuno ha una sua metodologia di interpretazione, consapevole o meno. In parole povere, questi sono i principi base che applico al mio studio della Bibbia.
A. Legge e Vangelo
I luterani affermano che la Parola di Dio ci giunge tramite la legge e il vangelo e che entrambe devono andare di pari passo affinché la Parola di Dio venga rispettata. Cioè; la legge è quella che ci accusa e ci giudica, il vangelo è quello che ci conforta e ci salva.
B. Cosa mostra davanti Cristo
I luterani dicono che la Bibbia è il fondamento sul quale Cristo si poggia. In altre parole, l’intera parola di Dio punta a chi è Gesù.
Quindi, quando i luterani interpretano la Bibbia, si chiedono costantemente “Questo testo come ci porta a Gesù?”.
C. Le Scritture interpretano le Scritture
I luterani credono che i passaggi difficili delle Scritture vadano interpretate alla luce di quei passaggi che sono più leggibili e comprensibili, e che tutte le Scritture debbano essere interpretate alla luce dei temi e dei motivi centrali biblici.
Cerchiamo di essere fedeli alla Bibbia intera piuttosto che selezionare alcune parti e lasciarne altre. La domanda che ci facciamo quando troviamo dei passaggi difficili è: “Qual altro passaggio della Bibbia ci aiuta a comprendere il passaggio che stiamo leggendo?”.
D. Il semplice significato del testo
I luterani dicono che le Scritture debbano essere interpretate con il loro “semplice significato”. Questo significa che i passaggi devono essere compresi nel significato che dovrebbe essere sembrato ovvio ai lettori originari.
Non lo contestualizzano e neanche lo leggono in una chiava che possa essere diversa da quella dei lettori originari. Per cui la domanda è: “Il pubblico originario come ha compreso il significato del testo ?”.
E. Interpretazione pubblica.
I luterani affermano che l’interpretazione delle Sacre Scritture sia un atto pubblico piuttosto che privato. Attraverso la Bibbia, Dio parla a Israele e alla chiesa. Dio non parla direttamente o privatamente agli individui.
Ciò che Dio dice a Israele e alla chiesa potrebbe avere applicazione specifica per le vite degli individui, ma il significato delle Scritture per gli individui è quello di essere in armonia con il suo significato universale per la comunità della fede.
La domanda è: “Gli altri recepiscono il testo come lo recepisco io? Persone di altre culture, recepiscono questo passaggio come me?”.
4. Sopra qualunque cosa, uso come luce guida i comandamenti del Nuovo Testamento di amare Dio e gli altri come te stesso. Mi sono sempre chiesto: “ Le mie azioni/parole mi avvicinano a Dio/ai miei fratelli, oppure mi allontanano?”.
Credo con tutto il cuore che i cristiani LGBT (lesbiche, gay, bisex e trans) possano essere discepoli fedeli di Cristo con amore per le Scritture e passione per servire i propri fratelli.
Questa è la breve risposta. Per una risposta più lunga, leggi il resto del mio blog. Spero ti sia d’aiuto.
P.S. Passi specifici sull’omosessualità nella Bibbia, li ho postati diversi nel mio blog. Brevemente, credo che quei testi nella Bibbia si riferiscano a forme di sessualità come prostituzione e pederastia. La Bibbia non parla direttamente di persone implicate in una relazione sessuale come intendiamo oggi.
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* Il Rev. David Eck Asheville della North Carolina (USA) è un pastore della Chiesa Evangelica Luterana d’America (ELCA). Oggi può raccontarsi, senza nascondersi, nel suo blog jesuslovesgays.blogspot.com
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Testo originale: Interpreting Scripture: An Honest Question