Come sostenere l’inclusione e combattere il bullismo nelle scuole
Testo per combattere l’omofobia nelle scuole cattoliche tratto da “Made in God’s Image“* pubblicato dal Servizio per l’Educazione Cattolica della Conferenza Episcopale di Inghilterra e Galles (Gran Bretagna) nel maggio 2017, capitolo 5, pp.9-10 , liberamente tradotto da Giacomo Tessaro
Nel giugno del 2012 l’Ofsted [Office for Standards in Education, Children’s Services and Skills, il dipartimento del governo britannico che si occupa dell’educazione dei minori, delle adozioni e dei servizi all’infanzia, n.d.t.] ha pubblicato i risultati di un’inchiesta sul bullismo nelle scuole. Il rapporto Non c’è spazio per il bullismo costituisce la base del più recente Manuale Ofsted per le ispezioni nelle scuole (agosto 2015), valido per l’Inghilterra e il Galles secondo la legge sull’educazione del 2005.
Scopo dell’inchiesta “era valutare l’efficacia delle iniziative prese dalle scuole per creare un clima positivo e per prevenire e sconfiggere il bullismo. Gran parte dell’inchiesta si soffermava sulle esperienze degli studenti e su come consideravano il bullismo e i suoi effetti”.
Dall’inchiesta è emerso che il linguaggio omofobico è un problema sentito nelle scuole: “Gli studenti di ogni scuola possono fornire esempi del linguaggio dispregiativo che risuona nelle scuole, linguaggio che fa riferimento a caratteristiche percepite di disabilità, etnia, religione, sessualità, aspetto fisico e situazione famigliare; spesso viene menzionato il linguaggio omofobico. Il personale scolastico, invece, spesso riporta di non sentire mai questo linguaggio. Poche scuole intervengono sull’uso del linguaggio o tracciano un confine tra la battuta ironica e un comportamento minaccioso verso le persone vulnerabili. Lì dove il personale scolastico è stato formato, la maggior parte degli studenti ritiene che questo sia stato molto efficace nell’aiutarli ad affrontare il bullismo; tuttavia, circa un terzo del personale intervistato pensa che avrebbe bisogno di un aiuto più decisivo. Il personale, poi, si sente meno sicuro nell’affrontare il linguaggio basato sul pregiudizio”.
Le indicazioni del rapporto evidenziano la necessità di prevenire il bullismo omofobico:
– gli studenti e il personale devono comprendere l’importanza di utilizzare un linguaggio inclusivo e scevro di insulti;
– gli studenti devono essere aiutati a comprendere la differenza tra le battute ironiche e le parole minacciose che possono ferire;
– tutto il personale deve ricevere una formazione adeguata e regolarmente aggiornata per insegnare efficacemente agli studenti la tolleranza e gli effetti del bullismo;
– il personale deve intervenire in maniera ferma e coerente in caso di dialoghi non appropriati tra studenti, soprattutto se viene utilizzato un linguaggio aggressivo e basato sul pregiudizio.
Il Manuale Ofsted per le ispezioni nelle scuole
Secondo il Manuale, le scuole devono raggiungere alcuni obiettivi per affrontare il bullismo omofobico, bifobico e transfobico. Ecco alcuni di questi obiettivi:
38. Gli ispettori possono richiedere, all’inizio dell’ispezione, che siano disponibili le seguenti informazioni: […] segnalazioni e analisi di casi di bullismo, di comportamento, diretto o indiretto, discriminatorio e basato sul pregiudizio, incluso il bullismo razzista, omofobico o diretto verso studenti disabili, l’utilizzo di linguaggio offensivo e i casi di razzismo.
80. Gli ispettori devono cogliere ogni opportunità per raccogliere dati da quanti più studenti possibile, in maniera formale e informale. Durante i colloqui informali con gli studenti, gli ispettori devono informarsi sulle loro esperienze di studio e sul comportamento a scuola, inclusa la prevenzione del bullismo e come la scuola reagisce alla discriminazione e al pregiudizio, se presenti.
138. Durante il loro lavoro nelle scuole, gli ispettori prenderanno in considerazione: […] in che modo le autorità scolastiche promuovono le varie forme di uguaglianza e incoraggiano una maggiore comprensione e rispetto per tutte le fedi (e per chi non ha nessuna fede), le etnie, i generi, le età, le disabilità e gli orientamenti sessuali (e le altre caratteristiche protette) attraverso le parole, le azioni e l’influenza all’interno della scuola e fuori.
152. Gli ispettori stileranno un giudizio sull’efficacia dell’insegnamento e delle valutazioni scolastiche: […] se vengono promosse, attraverso l’insegnamento, le pari opportunità e il riconoscimento della diversità.
Giudizi descrittivi per valutare lo sviluppo personale, il comportamento e il benessere
Ottimo (1): gli studenti si impegnano molto, assieme alla scuola, per prevenire ogni forma di bullismo, incluso quello digitale e quello basato sul pregiudizio.
Buono (2): gli insegnanti, assieme ad altri adulti, offrono messaggi chiari sull’impatto del bullismo e dei pregiudizi sul benessere degli studenti. Gli studenti collaborano con la scuola nell’affrontare e prevenire i rari casi di bullismo.
Inadeguato (4): i casi di bullismo e di comportamento discriminatorio, diretti o indiretti, sono frequenti.
Giudizi descrittivi per valutare l’efficacia nella conduzione della scuola
Ottimo (1): lo sviluppo spirituale, morale, sociale e culturale degli studenti e la promozione dei fondamentali valori britannici sono al centro del lavoro scolastico. La direzione della scuola promuove in modo eccellente le pari opportunità e il rispetto della diversità, sia tra gli studenti che tra il personale; l’ethos e l’ambiente della scuola prevengono ogni forma, diretta o indiretta, di comportamento discriminatorio. La direzione, il personale e gli studenti non tollerano comportamenti basati sul pregiudizio.
Buono (2): il programma della scuola, ampio e bilanciato, fornisce agli studenti molte opportunità di imparare. Il ventaglio di materie e di corsi facilita gli studenti nell’acquisizione di conoscenze, comprensione e abilità in ogni aspetto della loro istruzione, nei campi umanistico, linguistico, matematico, scientifico, tecnico, sociale, fisico e artistico, e li sostiene nei loro progressi. Il programma, inoltre, contribuisce ottimamente al comportamento e al benessere fisico, mentale e personale degli studenti, oltre che alla loro sicurezza e al loro sviluppo spirituale, morale, sociale e culturale.
Inadeguato (4): la direzione della scuola, attraverso le parole, le azioni e la loro influenza, mina alla base, in maniera diretta o indiretta, o mancano di promuovere le pari opportunità; non fa nulla per prevenire comportamenti discriminatori e basati sul pregiudizio.
Giudizi descrittivi per valutare la qualità dell’insegnamento, dello studio e delle valutazioni
Buono (2): gli insegnanti combattono gli stereotipi e l’utilizzo del linguaggio offensivo durante e al di fuori delle lezioni; promuovono le pari opportunità e il rispetto della diversità tra gli altri insegnanti e tra gli studenti.
14. Nell’esprimere il proprio giudizio, gli ispettori presteranno particolare attenzione a ciò che proviene dai seguenti gruppi:
– studenti e studentesse lesbiche, gay e bisessuali;
– studenti e studentesse transgender.
15. Gli ispettori valuteranno il modo in cui la scuola osserva gli obblighi derivanti dalla legge sull’uguaglianza del 2010 e da quella sui diritti umani del 1998, il modo in cui promuove le pari opportunità e previene ogni forma di discriminazione, diretta o indiretta, contro chi possiede le caratteristiche protette, in tutti gli aspetti della vita scolastica.
28. Gli ispettori valuteranno l’efficacia della conduzione della scuola e il modo in cui la direzione della stessa:
– promuove attivamente l’uguaglianza e il rispetto della diversità, combatte il bullismo e la discriminazione e colma il divario tra i vari gruppi di studenti;
– promuove attivamente i valori britannici.
30. Gli ispettori valuteranno l’efficacia dell’insegnamento, dello studio e delle valutazioni nei seguenti campi:
– la promozione, attraverso l’insegnamento e lo studio, delle pari opportunità e il riconoscimento della diversità.
Vi preghiamo di fare riferimento al rapporto “Non c’è spazio per il bullismo” per la lettura dei casi di bullismo presentati dall’Ofsted.
* Per gli insegnanti delle scuole cattoliche in Inghilterra e Galles è uscito, nel 2017, un nuovo manuale su come combattere l’omofobia e la bifobia,che offre pratici consigli su come prevenire e fermare il bullismo omofobico degli studenti nelle scuole cattoliche. Il documento, intitolato Made in God’s Image: Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools (Fatti ad immagine di Dio: prevenire il bullismo omofobico e bifobico nelle scuole cattoliche) è stato prodotto dal Servizio per l’Educazione Cattolica (Catholic Education Service) della Conferenza Episcopale Cattolica (Catholic Bishiop Conference) dell’Inghilterra e del Galles con il supporto della St. Mary’s University di Twickenham.
Testo originale: Made in God’s Image. Challenging homophobic and biphobic bullying in Catholic Schools