Come un esiliato. Il cammino di liberazione di John McNeill
Articolo di Tony Adams pubblicato sul sito South Florida Gay News (Usa) il 16 maggio 2010, liberamente tradotto da Adriano C.
Si dice che nel sud della Florida si può trovare un ex-prete in ogni gay bar. Ognuno ha la sua triste storia di delusione con la sua chiesa, ma c’è un prete cattolico romano che, all’età di 85 anni, non è come loro, e non ha mai smesso di parlare e scrivere l’amore incondizionato del suo Dio per le persone omosessuali. A Hollywood, vicino al Seminole Casino, vive questo prete, Padre John J. McNeill, assieme a Charlie Chiarelli, Il suo devoto compagno da 45 anni.
Padre McNeill, è un veterano che ha servito sotto il generale George S. Patton, che venne catturato nella battaglia delle Ardenne e imprigionato in un campo nazista, ricevette poi il Purple Heart.
L’11 giugno sarà lui stesso a deporre la corona di fiori in una cerimonia all’Arlington National Cemetery come esponente di spicco dei “Veterani Americani per i diritti equalitari (AVER)”, quando l’organizzazione celebrererà il XX anniversario. L’evento è parte dell’annuale settimana del Gay Pride di Washington DC dove Padre McNeill verrà anche premiato presso la sede della Human Rights Campaign (HCR) in una campagna di raccolta di fondi che servirà al completamento del documentario di Brendan Fay incentrato sulla sua vita intitolato “Un raro gesuita”.
Nel caso in cui qualcuno non possa essere presente quel fine settimana, l’organizzazione cattolica per la dignità LGBT terrà un’appuntamento che ospiterà Padre McNeill, nel quale potrà autografare i suoi libri; è infatti il fondatore di Dignity New York, ed ha scritto cinque libri che costituiscono la voce definitiva ed autorevole della teologia Cattolica che con compassione e con intelligenza demolisce l’omofobia dei vescovi, dei cardinali e dei papi che preferirebbero il suo silenzio. Ci deve essere stato qualche ingrediente speciale nell’acqua santa delle chiese Cattoliche di Syracuse (New York) che ha trasformato non solo l’anticonformista Padre McNeill, ma anche i fratelli Berrigan, i due straordinari sacerdoti ribelli pacifisti.
John, nato in un tradizionale clan irlandese, perse la madre all’età di quattro anni. Suo padre, come da tradizione, sposò poi la cognata, sorella della madre, in modo che lui e i suoi fratelli potessero essere accuditi.
La sua zia/matrigna, gravata e amareggiata dall’obbligo di curare la numerosa famiglia della sorella in un matrimonio senza sesso, fornì a John il primo assaggio dell’autorità irragionevole che avrebbe segnato il trattamento della gerarchia nel suo ministero ai Cattolici omosessuali. “La mia matrigna desiderava diventassi un meccano di auto. Non le garbava il fatto che mi piacesse leggere. Ogni sera faceva un ispezione per scovare i libri che avrei potuto prendere in libreria. Insistette che venissi mandato ad una scuola commerciale, ma quando la direzione didattica vide la lista dei libri che avevo letto, si rifiutarono di accettarmi, dicendo che la loro scuola era più adatta agli analfabeti”.
Fortunatamente c’era un’altra attenuante nella tradizione irlandese, che evitò a John di diventare meccanico, quella che ogni buona famiglia producesse almeno un prete o una suora. La matrigna aveva tentato inutilmente di indirizzare verso questa carriera ogni fratello maggiore, ma John, appena ritornato dall’esperienza militare e avendo compreso di essere omosessuale, colse al volo questa possibilità, pensando che gli avrebbe fornito una vita appropriata. Prese dunque il voto di castità al quale rimase fedele per 14 anni. “Ero in università in Europa quando cominciai ad avere esperienze di sesso compulsivo. Mi ritrovai sull’orlo del suicidio a causa di questo. Ero infelice e disperato. Una notte, stavo per gettarmi nella Loira, quando sentii dentro di me una voce (forse era Gesù o lo Spirito Santo) che mi diceva ‘Aspetta. Questo non ha senso per te ora, ma lo avrà. Questa è la preparazione al tuo ministero’.
Quando ritornai negli Stati Uniti, divenni insegnante e cominciai a studiare l’omosessualità. Ho letto un’articolo di un collega gesuita che condannava l’omosessualità come una grave malattia e diceva che gli omosessuali si erano resi colpevoli di diffondere la malattia ai loro partners. Cominciai a scrivere l’opposto. Decisi anche di trovare qualcuno che potessi amare”.
Nel corso degli anni successivi, Padre McNeill costituì, con il notevole supporto del superiore del suo ordine Pedro Arupe, un ministero che divenne punto di riferimento degli omosessuali cattolici, fino a che un certo cardinale che risponde al nome di Ratzinger e che ora è Papa Benedetto XVI progettò la deposizione di Padre Arupe e ordinò che Padre O’Neill venisse messo a tacere e che il suo ministero agli omosessuali venisse guidato dalla Chiesa Cattolica. Nel 1988, quando Padre McNeill si rifiutò di obbedire, venne espulso dall’ordine dei Gesuiti.
Oggi, Padre McNeill scrive un magnifico blog (johnmcneillspiritualtransformation.blogspot.com) che offre incoraggiamento e speranza ai cattolici che temono che la loro chiesa li odierà per sempre. Egli ritiene che la Chiesa Cattolica sia sull’orlo di un altro concilio che verrà guidato dai laici e che trasformeranno la chiesa, portandola dove la gerarchia ha paura di arrivare. Il suo messaggio è permeato dal suo alto livello di studio e fornisce un forte antidoto alle assurdità vomitate dai responsabili Cristiani anti-gay.
Nel suo recente quinto ed ultimo libro sulla sessualità omosessuale “Sex As God Intended: A Reflection On Human Sexuality As Play (Il sesso come Dio comanda: una riflessione sulla sessualità umana come gioco), Padre McNeill mostra come i patriarchi della Chiesa Cattolica Romana abbiano intessuto il sesso agli affari, mentre in realtà, Dio lo intenda come un gioco.
Egli è anche convinto che questo patriarcato triste sia ai suoi ultimi giorni, e che i rivoluzionari progressi compiuti dalla comunità omosessuale introdurranno un cristianesimo rinato e rettificato che ripristinerà la dialettica sulle tematiche femminile/maschile che ora sono terribilmente assenti. Quando ho chiesto a Padre McNeill se si fosse mai sentito escluso dalla Chiesa Cattolica, egli mi ha semplicemente risposto “Mai”.
Per ulteriori informazioni su Padre McNeill: http://www.johnjmcneill.com/
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Testo originale: Transformed in Exile – Father John McNeill