”Mio figlio è gay!”. Consigli per genitori e figli
Articolo di Elisabeth Thorens-Gaud tratto dal sito Vaud Famille (Svizzera), del 2009, liberamente tradotto da Domenico Afiero
“Mi ricordo benissimo di quel momento in cui nostra figlia ci ha detto che si era innamorata follemente di una sua compagna. Chiacchieravamo dopo aver mangiato insieme, come eravamo soliti fare. Le avevo chiesto se avesse incontrato o meno qualche bel ragazzo all’università. Mia figlia mi ha risposto: “Non ci sono soltanto i ragazzi!”.
Non mi aspettavo affatto di incassare una notizia del genere quella sera. Come avrei potuto pensare di avere una figlia lesbica sapendo di una sua relazione con un ragazzo tra i quattordici e i sedici anni?” (Testimonianza tratta da Adolescents homosexuels, des préjugés à l’acceptation, edizioni Favre, 2009, di Elisabeth Thorens-Gaud)
Questa testimonianza vi sembra familiare? Vostra figlia o vostro figlio vi ha detto di essere gay? Vi sentite colpevoli, tristi, soli, impotenti, arrabbiati, preoccupati per lui o per lei?
Provate vergogna? Vi fate soprattutto domande come: che cosa è l’omosessualità? Mio figlio o mia figlia sarà felice?Come affronterò l’argomento con chi mi conosce?
Tutte queste reazioni sono leggittime, perché i genitori non sono preparati ad una situazione del genere. Parecchi genitori associano l’omosessualità all’infelicità, alla vergogna e nessun genitore si augura di veder soffrire la propria figlia o il proprio figlio. Ci vorrà tempo per digerire la confessione e gestire le emozioni. È normale!
Bisogna cercar di capire. Informatevi, ascoltate vostro figlio o vostra figlia e imparate ad andare oltre i preconcetti sull’omosessualità. I vostri figli non sono cambiati e sono ancora gli stessi.
È importante che riconosciate vostro figlio o vostra figlia nella sua differenza, perché, se è difficile per voi, provate ad immaginare quanto abbia potuto essere difficile accettare la sua omosessualità. Alcuni ragazzi hanno bisogno di mesi, anzi di anni, prima di accettarsi. Poi, occorre anche una buona dose di coraggio per parlare con i genitori. Vostra figlia o vostro figlio ha bisogno del vostro sostegno, del vostro amore!
E voi genitori, non abbiate paura di chiedere aiuto per capire meglio. I figli che non sono sostenuti dalla famiglia si sentono soli, rifiutati, esclusi e sono soggetti di più a comportamenti a rischio (rapporti sessuali non protetti, abuso di alcol e/o di stupefacenti) e più inclini al suicidio. Infine, i figli non sostenuti dalle famiglie rischiano di tagliare i ponti con queste ultime.
Ma che cosa è l’omosessualità?
L’omosessualità è un orientamento sessuale come l’eterosessualità e la bisessualità. Il termine omosessuale designa una persona che prova attrazione fisica ed emozionale per le persone dello stesso sesso. Una persona bisessuale prova attrazione emozionale e fisica per le persone di entrambi i sessi. La popolazione omosessuale e bisessuale si aggirerebbe tra il 5% e il 10%. L’omosessualità non è una malattia, ma una realtà della vita.
Certe persone hanno molte difficoltà, perché hanno la sensazione di appartenere al sesso opposto nonostante una morfologia sessuale “normale”. Si dice che queste persone sono transessuali. La transessualità non è un orientamento sessuale, ma un’identità di genere.
Mio figlio o mia figlia vivrà una vita felice?
I genitori si sentono spesso assaliti da idee irrazionali e preconcette. Hanno paura di ciò che i loro figli potranno soffrire socialmente e psichicamente. Occorre sapere che nei paesi occidentali, l’omosessualità è relativamente molto accettata. Gli omosessuali, anche se non hanno ancora raggiunto i pieni diritti giuridici e sociali, possono condurre e riuscire una vita affettiva, sociale, professionale e familiare. Certo, i gay saranno confrontati sempre a reazioni inopportune, anzi omofobe.
Si tratta di reazioni dovute all’ignoranza. I genitori, dunque, hanno un ruolo essenziale per combattere l’ignoranza e vincere i pregiudizi. Contribuirete a cambiare la mentalità essendo fieri di vostro figlio o vostra figlia, trattando vostro figlio o vostra figlia come gli altri figli o le altre figlie, accettando il suo partner o la sua partner a casa, parlando di vostra figlia o vostro figlio ai vostri amici senza nascondere la sua vita affettiva. I giovani che sono accettati a casa sviluppano generalmente una buona autostima.
È una scelta l’omosessualità?
Gli omosessuali, a differenza di quanto si possa pensare, basta chiederlo ai vostri figli, non hanno scelto il loro orientamento sessuale, ma hanno scelto di accettarsi come sono. Alcuni di loro, poi, per paura di essere rifiutati o per paura di deludere la famiglia, preferiscono non vivere la propria omosessualità, anche se tutto ciò comporta una forma di diniego.
I gay che hanno fatto il coming out con la famiglia si sentono spesso liberi: possono sentirsi se stessi finalmente. Infatti, Gilles afferma: “Il primo effetto positivo del coming out è quello di avere con le persone che ti sono vicine rapporti basati sull’onestà e sulla sincerità. Non si ha più bisogno di nascondersi o di vergognarsi. Posso vivere pienamente la mia età”. (Testimonianza di Gilles, tratta da Adolescents homosexuels, des préjugés à l’acceptation, edizioni Favre, 2009.)
Il coming out con i genitori
La confessione di un figlio o di una figlia circa la propria omosessualità ai genitori è indice di grande fiducia in quest’ultimi. Adesso, se per il giovane o per la giovane gay è stato un sollievo sbarazzarsi di un peso enorme, è il vostro turno affrontare il coming out. Devo dirlo? A chi? Come? Cosa penserà la mia famiglia? E gli amici, i vicini di casa?
Ecco, queste sono tutte domande che vi preoccuperanno. Vi troverete, a vostra volta, confrontati allo sguardo degli altri. Anzi, ai commenti e ai comportamenti omofobi. Il coming out è un processo lungo e interminabile. La domanda “lo dirò?” si riproporrà ad ogni nuova conoscenza. Non vi sono regole in queste circostanze. Contate sul vostro buon senso. È raro incassare reazioni negative nella realtà. Talvolta, capita che la gente prende le distanze, ma nella maggior parte dei casi tutto fila liscio.
Come e dove farsi aiutare? … sono molto rari i punti d’ascolto dei genitori. Tuttavia, troverete qualche indirizzo e delle informazioni … . Evitate di isolarvi e parlate alle persone che vi sono vicine. Sarete sorpresi positivamente dalla loro reazione. Poi, discutetene con vostro figlio o vostra figlia. Adesso che quest’ultimi non portano più il peso del loro “segreto”, potrete sviluppare un rapporto autentico e arricchirvi delle vostre diversità.
Testo originale: J’apprends que mon enfant est homosexuel