Comunque e sempre testimoniare (Giovanni 5:31-47)
Riflessioni di don Fabio
“Io invece credo, o carissimo, che sarebbe meglio che la mia lira fosse scordata e stonata, e che lo fosse il coro che io dirigessi, e che la maggior parte della gente non fosse d’accordo con me e mi contraddicesse, piuttosto che sia io, anche se sono uno solo, ad essere in disaccordo con me stesso e a contraddirmi.” (Socrate)
Giovanni 5:31-47: “E anche il Padre, che mi ha mandato, ha dato testimonianza di me. Ma voi non avete mai ascoltato la sua voce né avete mai visto il suo volto, e la sua parola non rimane in voi; infatti non credete a colui che egli ha mandato”.
È evidente la fatica di Gesù nel farsi riconoscere e accettare per ciò che è dai suoi paesani, dagli scribi, dai farisei, dai suoi stessi amici… a volte! Non c’è impresa più ardua che cercare di arrivare al cuore di chi ha piena la vita di pregiudizi e convincimenti, che fanno da filtro a qualsiasi parola arrivi. Eppure Gesù ci prova… fino alla fine.
E chiede anche a noi di fare lo stesso! Comunque e sempre testimoniare! Più con le opere che con le parole, perché uno dei tanti problemi di noi credenti è quello di essere “credibili”!
Con affetto, Fabio!