Essere gay. Impariamo ad essere grati di essere come siamo
Riflessioni di Daniel Shoer Roth tratte dal sito About.com (Stati Uniti), liberamente tradotte da Dino
Essere grati è fare una sosta nel cammino per riconoscere ed avere consapevolezza dei regali e delle benedizioni che abbiamo ricevuto dall’universo, compreso il fatto di essere omosessuali. Si sa che uno degli strumenti più utili per essere felici è coltivare la gratitudine per tutte le benedizioni e i regali che la vita ci dà.
Per le persone omosessuali è vitale anche provare gratitudine per l’orientamento sessuale, per essere nati omosessuali.
Per mezzo della gratitudine, che deve essere un sentimento autentico, potrai progredire nel tuo processo individuale di accettarti per come sei e inoltre percepirai un miglioramento nell’autostima.
Sentirti grato per la tua identità è un modo di affermare il tuo immenso valore come essere umano.
Quando sei profondamente grato a Dio per essere stato creato omosessuale raggiungi una pace interiore che ti servirà come scudo nell’affrontare le difficoltà che di solito una persona omosessuale incontra a causa dello stigma e della discriminazione di cui soffre fin dalla fanciullezza.
Vivere in uno stato di gratitudine
Essere omosessuale è soltanto uno degli aspetti della tua vita per i quali è bene sentirsi grati. Tuttavia, la gratitudine deve riferirsi al mondo che ci circonda, a partire dal privilegio della vita che ci viene concessa alla nascita. Una persona riconoscente, di solito, in un qualsiasi momento della giornata, fa una pausa per identificare ed essere cosciente dei regali e delle benedizioni che l’universo le fornisce.
In questo modo, se avviene qualcosa di negativo o si presenta qualche problema, il ripensare ad alcune delle benedizioni ricevute aiuta a collocare l’avversità nel contesto del torrente di aspetti positivi. Questo aiuta a non restare intrappolati in una sensazione di miseria. La capacità di essere grati è una grande virtù che si associa a stati d’animo positivi come la gioia di vivere, l’ottimismo, la speranza e la sicurezza di sé.
È stato accertato che manifestare gratitudine attrae cose e situazioni buone e ti aiuta a dar più valore a quello che hai. Indubbiamente aumenta l’autostima e protegge da emozioni negative come la frustrazione, la delusione e la paura.
Posso essere grato di essere omosessuale?
Certamente, poiché l’essere omosessuale costituisce parte di quello che sei, un figlio perfetto di Dio, con le qualità e le virtù per sbocciare come essere umano e dare il meglio di te al prossimo e alla società.
Ma nella realtà non è affatto semplice essere grati per l’omosessualità e, sfortunatamente, nemmeno è la cosa più comune all’interno del gruppo LGBT. Fin da piccoli abbiamo ricevuto messaggi negativi riguardo all’omosessualità dai nostri genitori, maestri, compagni, guide religiose e mezzi di comunicazione. Senza rendercene conto, cresciamo con pregiudizi su noi stessi.
Per essere stati emarginati, umiliati e in qualche caso aggrediti per la nostra natura omosessuale risulta difficile provare gratitudine per ciò che sembra essere la causa di tanta sofferenza. Quasi tutti abbiamo attraversato momenti di grande dolore nei quali abbiamo desiderato di non essere omosessuali oppure ci siamo arrabbiati con Dio – o con la vita – perché non siamo eterosessuali.
Consigli per coltivare la gratitudine
– Accettarti così come sei, né più, ne meno.
– Essere consapevole che il fatto di essere omosessuale non è niente di cattivo, ma una condizione naturale.
– Concentrarti sulle cose buone che ti succedono, sulla gente che ti ama e ti accetta.
– Sviluppare un rapporto con un Dio che ti ama e non ti castiga.
– Avvicinarti ad altre persone che vivono grate e sono oneste riguardo al loro orientamento sessuale.
– Ripetere ogni giorno, durante le tue preghiere mattutine o notturne che sei grato di essere omosessuale.
– Metti la tua mano destra sulla tua spalla sinistra e la mano sinistra sulla spalla destra. Abbracciati e ringrazia te stesso per il regalo di essere tu.
Testo originale: Gratitud en las personas gay. Estar agradecido por ser quien eres contribuye a una mejor vida