Contrasto intollerabile
Riflessioni di Henri Persoz* pubblicate sul sito Protestants dans la Ville (Francia) il 3 giugno 2019, liberamente tradotte da Giacomo Tessaro
Un’iniziativa promozionale ci ha abbonati a una rivista destinata al grande pubblico, perciò la sera, per rilassarci, la sfogliamo a lume di lampada, ma la nostra attenzione è stata subito attratta da una doppia pagina.
A sinistra c’erano delle informazioni allarmanti sul futuro della Striscia di Gaza: milioni di persone ermeticamente chiuse dentro un territorio minuscolo, una prigione a cielo aperto, una popolazione umiliata e stremata, che non ha acqua, né elettricità, né cibo, né lavoro, che riceve bombe dal Paese confinante.
A destra si vedeva una bella pubblicità di un residence di lusso sulla Costa Azzurra: belle terrazze, bei giardini oasi di quiete, circondati da pini marittimi e con vista mare; un vero paradiso costruito con tutto il comfort moderno.
Come se i gazawi potessero, senza nemmeno voltare pagina, rifugiarsi in quei luoghi idilliaci. Immagine intollerabile del nostro mondo, diviso in parti diseguali tra chi vive troppo male e chi vive troppo bene. Le ingiustizie della terra irrompono nelle nostre serate, lo sapevamo bene, ma la tranquilla convivenza di quelle due pagine voleva farci credere che tutto fosse normale: a sinistra la miseria, a destra il lusso. Due pagine, separate da una semplice piega del giornale, che costituivano una contraddizione stridente, senza che l’editore se ne fosse probabilmente accorto, come noi non sempre ci accorgiamo delle conseguenze quando cerchiamo un posto gradevole dove vivere. Che fare? Siamo del tutto impotenti. Non ci resta che gridare, perché se non lo faremo, le pietre stesse si metteranno a gridare.
* Henri Persoz è ingegnere in pensione. Alla fine della sua carriera ha intrapreso gli studi completi di teologia che gli hanno permesso di difendere, ancora meglio di quanto già non facesse, il suo approccio molto liberale al cristianesimo.