Cosa dicono le proibizioni del Levitico ai cristiani di oggi. Parliamone!
Testo pubblicato sul sito The Reformation Project (Stati Uniti), liberamente tradotto e annotato da Luca Canetti
Affermazione biblica negativa: lI libro del Levitico proibisce i rapporti sessuali tra uomini come un vero e proprio abominio, contestualizzandoli all’interno della norma morale e non nel contesto delle norme rituali.
Affermazione biblica positiva: Le proibizioni del Levitico non si applicano ai cristiani, in quanto sono radicate nei ruoli di genere imposti dal contesto culturale.
Levitico 18:22 proibisce i rapporti sessuali tra uomini, e Levitico 20:13 prescrive la pena capitale per chi viola quei divieti. Ma i cristiani non sono mai vissuti sotto la ‘legge’ dell’Antico Testamento. (1)
• L’Antico Testamento contiene 613 norme per i fedeli. Il Levitico include norme riguardanti le offerte, cibi puri e impuri, malattie, escrementi, tabù sessuali e la condotta dei sacerdoti. (2)
• Ma il Nuovo Testamento insegna che la Passione, morte e risurrezione di Cristo porta a compimento la ‘legge’ (3), e proprio per questo le numerose norme presenti nell’Antico Testamento in generale, e nel Levitico in particolare, non sono mai state applicate ai cristiani. Romani 10:4 dice che «il termine della legge è Cristo». Colossesi 2:13-14 dice che Dio «ha dato vita anche a voi, che eravate morti per i vostri peccati e per l’incirconcisione della vostra carne, perdonandoci tutti i peccati annullando il documento scritto del vostro debito, le cui condizioni ci erano sfavorevoli». Ha vinto tutto questo legandolo al legno della croce.
«Dicendo però alleanza nuova, Dio ha dichiarato antiquata la prima; ciò che diventa antico e invecchia, è destinato a sparire.» (Ebrei 8:13)
Le proibizioni di questioni come indossare vestiti fatti di tessuti misti fanno parte della legge cerimoniale, ma la proibizione dei rapporti omosessuali non aveva qualcosa a che fare con la legge morale?
• C’è chi sostiene che tutte le leggi concernenti la condotta sessuale siano tutte nel Nuovo Testamento, ma il Levitico proibisce anche il rapporto sessuale con una donna che ha il ciclo mestruale (Levitico 18:19), cosa che molti cristiani pensano non sia peccaminoso.
• Altri invece sostengono che il termine «abominio» si riferisca al fatto che il comportamento omosessuale è particolarmente evidente, ma oggi noi accettiamo altre pratiche che allora venivano considerati «abomini»: l’usura (Ezechiele 18:13), bruciare incenso (Isaia 1:13), mangiare maiale, coniglio e crostacei (Deuteronomio 14:3-21).
• Era prevista persino la pena di morte per certe pratiche che oggi accettiamo: lavorare il sabato (Esodo 35:2) e l’usura (4) (Ezechiele 18:13). L’Antico Testamento non distingue tra leggi “morali” e “cerimoniali”.
La ragione per cui il Levitico proibisce i rapporti omosessuali non dipende forse da qualcosa che non cambierà nel tempo, ovvero il progetto di Dio sull’uomo e sulla donna?
• Il fatto che Levitico 18:22 e 20:13 proibisca specificatamente i rapporti sessuali omosessuali che prevedono la penetrazione anale (quindi non tutti i rapporti omosessuali) è stato oggetto di discussione tra lo studioso di lingua ebraica Saul Olyan e lo studioso rabbinico Daniel Boyarin. Un atto di quel tipo è visto come umiliante per gli uomini, in quanto li pone in un ruolo sociale inferiore, ovvero quello destinato alle ‘femminucce’.
• In un commento alle Scritture del I secolo, Filone di Alessandria inveiva contro la pederastia, dicendo chiaramente che gli uomini potrebbero essere afflitti “perché vengono trattati come donne”. Anche il partner attivo veniva visto come «una guida e un’insegnante nel compiere azioni gravemente illecite dal punto di vista morale, ovvero nel non essere uomini e nell’essere effeminati».
• Il Talmud, una collezione di commenti rabbinici risalente ai primi secoli dopo Cristo, distingue chiaramente tra rapporto anale e altri tipi di atti sessuali tra uomini. Gli autori del Talmud annotano che il Levitico proibisce solo ed esclusivamente il primo caso. Gli altri casi di atti sessuali tra uomini vengono considerati casi meno gravi.
• I rapporti sessuali tra due uomini erano proibiti perché mettevano in discussione la regola ferrea che prevedeva la predominanza maschile nelle famiglie patriarcali, in una società che svalutava le donne.
Per quale ragione il Levitico non distingue tra partner attivi e partner passivi?
• «Avrete una stessa legge sia per lo straniero sia per il nato nel paese» (Levitico 24:22).
• Gli studiosi veterotestamentari Richard Elliot Friedman e Shawna Dolansky sostengono che le proibizioni di relazioni omosessuali esistono per “una questione interculturale, in quanto un atto di questo tipo potrebbe non solo denigrare il partner passivo, ma addirittura cambiare il suo status di uguaglianza agli occhi di Dio” (5). Ne consegue che entrambi i partner sarebbero colpevoli.
• Il Levitico, tra l’altro, non parla specificamente di rapporti omosessuali femminili, il che fa risultare poco credibile il fatto che i rapporti sessuali tra uomini fossero proibiti in quanto facessero venir meno la complementarietà tra l’uomo e la donna.
Possiamo quindi affermare che la Bibbia è un testo misogino?
• Se le norme patriarcali hanno dato forma al testo dell’Antico Testamento, il patriarcato non esistevano esclusivamente nell’antico Israele. Ma anche se l’Antico Testamento non riserva alle donne lo stesso trattamento degli uomini, nell’Antico Testamento ci sono comunque elementi controculturali, tra cui la presenza di donne leader.
• Nel Nuovo Testamento donne come Lidia, Febe, Euodia e Sintiche avevano posizioni di leadership.
«Non c’è più né ebreo né gentile, non c’è più né schiavo né libero, non c’è più né uomo né donna, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù» (Galati 3:28)
• In Matteo 19:8 Gesù ha detto: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non fu così».
• Come scrisse John Piper, «Ci sono delle leggi, nell’Antico Testamento, che non sono espressione della volontà di Dio per ogni tempo, bensì espressione di una gestione ottimale del peccato in un determinato periodo storico e per un determinato popolo». Questo, tra l’altro, è il pensiero cristiano a proposito della schiavitù e della poligamia; e dovrebbe essere anche il pensiero che i cristiani hanno a proposito del patriarcato.
• La testimonianza del Nuovo Testamento (6) allontana i cristiani dal patriarcato e li porta verso l’uguaglianza di genere (vedasi Galati 3:28). Ciò significa che la logica delle proibizioni del Levitico non si applica ai cristiani.
(1) Ho messo tra virgolette la parola legge, perché in realtà la parola ebraica Torah, di per sé, significa ’istruzione, insegnamento’. Per approfondire, si veda: Lettera del segretario della Commissione Biblica all’arcivescovo di Parigi, card. Suhard, in Denz. 3862-3864. Si veda inoltre: J. Alberto Soggin, Introduzione all’Antico Testamento. Dalle origini alla chiusura del canone alessandrino, Paideia, Brescia 1974.
(2) Questo perché nel Levitico c’è esclusivamente la tradizione sacerdotale. Abbreviata con P (ovvero Priester Kodex), è caratterizzata, appunto dall’importanza per le norme rituali e per la purità rituale. Si veda: Geremia 23:1-6.
(3) Ho messo la parola legge tra virgolette, in quanto la parola ebraica Torah, di per sé, significa ‘istruzione, insegnamento’.
(4) Per approfondire, si veda: Concilio Ecumenico Lateranense II, Canoni, in Denz. 715-718; Gregorio IX, Lettera a Fra’ R. «Naviganti vel», in Denz. 828; Concilio di Vienne, Sessione III, Costituzione «Ex gravi ad nos», in Denz. 906 e Sinodo di Tours, in Denz. 747. Si veda inoltre: Leone I Magno, Lettera ai vescovi della Campania, Piceno ed Etruria «Ut nobis gratulationem», in Denz. 280-281.
(5) In questo passo, il testo usa la parola ‘Legge’, ma bisogna tenere presente che la Bibbia ebraica, invece, usa la parola ‘Torah’, che invece significa ‘istruzione, insegnamento’. Si veda: J. Alberto Soggin, Introduzione all’Antico Testamento. Dalle origini alla chiusura del Canone alessandrino, Paideia, Brescia 1974 e V. Mannucci, Bibbia come Parola di Dio. Introduzione generale alla Sacra Scrittura, Queriniana, Brescia 2007. Per un’introduzione alle questioni di teologia morale fondamentale, si veda: Don Massimo Cassani, Teologia morale fondamentale. Introduzione e questioni metodologiche, Istituto di Scienze Religiose ‘Beato Giovanni Tavelli da Tossignano’ 2008/2009 (dispense) e Giovanni Paolo II, Lettera enciclica «Veritatis splendor», in Denz. 4950-4971. Si veda inoltre: G. Benzi, La Bibbia, ‘Grande codice’ culturale I, ISSR ‘Santi Vitale e Agricola’ 2011-2012 (appunti per il corso).
(6) Non va dimenticato che l’Antico Testamento va sempre letto alla luce del Nuovo. Per approfondire, si veda: Raymond E. Brown, Introduzione al Nuovo Testamento, Queriniana, Brescia 2008. Si veda inoltre: Risposta della Commissione Biblica, in Denz. 3398-3400; Risposta della Commissione Biblica, in Denz. 3561-3567 e Risposta della Commissione Biblica, in Denz. 3568-3578.
Testo originale: 7. The prohibitions in Leviticus don’t apply to Christians.