Cosa sta succedendo alle persone LGBT in Russia?
Articolo di Marten Weber pubblicato sul sito The Huffington Post – Gay Voices (USA) il 16 ottobre 2013, liberamente tradotto da Andrea
I recenti sviluppi in Russia preoccupano molto me e gli altri attivisti LGBT. Putin sta facendo ricorso a ideologie medievali di repressione e colpa; i gay sono diventati capri espiatori di un regime tirannico che continua ad istigare l’opinione pubblica per distrarla dalla semplice verità che il governo non ha la volontà o le capacità per risolvere i problemi economici del paese.
Ho già pubblicato in precedenza, quest’anno, un articolo sui gay russi emigranti e ho ricevuto una riposta arrabbiata da parte di un lettore: “Qual è il problema con la Russia? I paesi musulmani torturano, impiccano e lapidano i gay da secoli e nessuno ha davvero cercato di cambiare la loro situazione.”
Il lettore ha ragione su un punto. Qual è, se esiste, la differenza? La risposta è ovvia: la religione.
Quello che sta accadendo in Russia è una violazione dei diritti umani di una minoranza promossa dallo Stato. Le autorità tollerano o forse anche incoraggiano gli attacchi contro le persone LGBT, e la polizia non fa nulla per proteggerle. Le ragioni dietro a questi sviluppo sono molte, incluse l’incompetenza nel governare il paese e la prevalenza di posizioni omofobe fra la popolazione. Dalla prospettiva di una democrazia laica, questo andamento è inaccettabile. Esse violano i princìpi base di libertà di parola, di espressione e diritti LGBT che sono stati protetti in molti paesi civilizzati negli scorsi anni. Violano quello in cui noi nazioni democratiche crediamo.
Nel mondo musulmano, tutta la violenza contro i gay ha origine dalla dottrina religiosa. Dato che la libertà religiosa è anch’essa un valore dei nostri sistemi democratici, ci voltiamo dall’altra parte quando la violenza contro le persone LGBT è apparentemente fondata sulla religione (dimenticando che essenzialmente tutta la religione è bigottismo).
La violenza anti-gay deve essere fermata in tutti i paesi del mondo. Non possiamo protestare contro la Russia e ignorare l’impiccagione e la lapidazione di adolescenti gay in Iran o in Arabia Saudita semplicemente perché rispettiamo la loro religione. Quando la religione viola i diritti umani e la dignità dei membri LGBT della società, la religione deve cambiare. Deve farlo. Nessun credo in nessun tipo di dio da diritto alle persone di torturare e uccidere altri essere umani.
Dato che la violenza contro i gay nel mondo musulmano è basata sulla religione, la lotta sembra senza speranza. Gli attivisti non combattono contro un governo, ma contro un sistema di credenze. Noi diamo valore ai sistemi di credenze e li rispettiamo, forse troppo. Per cambiare la situazione, dobbiamo cambiare la religione: un compito arduo.
In Russia la violenza è dovuta all’azione diretta di un governo sbagliato; tutto ciò che dobbiamo fare è rovesciare il governo di Putin per liberarci da chi è causa della violenza. È più facile che riscrivere il Corano.
È giusto lottare in Russia su tutti i fronti, dalle petizioni al boicottaggio dei giochi olimpici o dell’Expo 2020; ma gli altri paesi che sono in gara per ospitare l’Expo 2020 sono Turchia, Dubai e Brasile, e i primi due non sono esattamente dei fari splendenti nell’universo LGBT. Inoltre, cosa si ottiene con il boicottaggio? Non sarebbe meglio partecipare, andando vestiti in bandiere arcobaleno? Mosca ospiterà anche la Coppa del Mondo FIFA 2018; non dovrebbe essere un problema, se crediamo all’affermazione del presidente della FIFA Sepp Blatter, secondo cui non ci sono calciatori gay. Ma suvvia, sul serio?
Alla fine, è compito dei capi delle nazioni democratiche denunciare le violenze anti-gay in tutti i paesi, a prescindere dal fatto che la violenza sia derivata da antichi testi religiosi, parte di una caccia alle streghe da parte della popolazione ignorante, o sia istigata da spregevoli burocrati.
Fate pressione sui vostri leader locali perché parlino contro tutte le violenze anti-gay. La maggiore resistenza dovrebbe arrivare da personaggi pubblici e dalla comunità online.
Questo è il momento di parlare apertamente e dire al mondo che non ce ne staremo fermi mentre i gay vengono emarginati, attaccati e uccisi, in qualsiasi paese. Il tempo di agire è ora.
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Titolo originale: What’s So Special About Russia?