Cos’è esattamente la “transizione” per le persone transgender?
Articolo di Jamey* pubblicato sul sito My Kid is Gay (Stati Uniti), liberamente tradotto da Stefania Solivardi
Molte persone transgender provano qualche tipo di disforia di genere che le fa sentire a disagio col proprio corpo e con la percezione che gli altri hanno di loro, e spesso le porta a desiderare un cambiamento. La definizione da dizionario di transizione è: “Passaggio da una condizione o situazione a una nuova e diversa”. Ecco, la transizione di genere è proprio questo. Con la transizione vengono abbandonate tutte quelle cose, di se stessi e del proprio genere, che non quadrano, per poi abbracciare con euforia solo le cose che, effettivamente, quadrano.
Spiegazione
Le persone trans, come tutte le altre, sono uniche! Abbiamo tutti una relazione diversa col nostro corpo e col nostro genere, viviamo la disforia di genere in maniera diversa e, di conseguenza, le nostre transizioni sono tutte diverse.
La transizione è qualcosa di molto personale. Alcune persone “la portano a termine”, ma per molti altri è un processo continuo. Ce ne sono di due tipi: sociale e medica.
La transizione sociale riguarda la presentazione della persona al mondo esterno, il modo in cui vuole essere percepita dagli altri e quali pronomi e termini preferisce. La transizione sociale può riguardare cose come: fare coming out pubblicamente come trans, cambiare il proprio nome e/o pronomi o apportare cambiamenti estetici come un taglio di capelli, un cambio di vestiti o di trucco.
La transizione medica riguarda le procedure mediche a cui ci si può sottoporre per apportare cambiamenti permanenti al proprio corpo. Uno degli elementi più comuni che la compongono è la terapia ormonale sostituiva, che essenzialmente si basa sull’assunzione di estrogeni o testosterone, a seconda della persona.
C’è anche la possibilità di scegliere tra vari interventi chirurgici, o di non sceglierne nessuno! Da una parte, la mastectomia è l’intervento più comune tra le persone FtM (che compiono la transizione da femmina maschio). Dall’altra, ci sono molti interventi a disposizione delle persone MtF (che compiono la transizione da maschio a femmina), tra cui la vaginoplastica, l’orchiectomia, le protesi mammarie, chirurgia per la femminilizzazione del viso, ecc.
Questi sono i classici interventi a cui le persone pensano non appena sentono le parole “transizione di genere”, ma spesso non sono il fulcro del processo di transizione, e molte persone scelgono di non sottoporsi a nessun intervento. È per questo che molte persone preferiscono chiamarla “chirurgia di affermazione di genere”: la chirurgia non è ciò che rende donna una donna trans. Lo è già! La chirurgia può solo aiutarla a sentirsi meglio con se stessa e col suo corpo.
Miti da sfatare
Allora Jamey, hai già fatto l’intervento?
LASCIA CHE T’INTERROMPA e che ti spieghi tutto ciò che c’è di sbagliato in quest’orribile (e troppo comune) domanda!
Prima di tutto, fare domande così personali riguardo alla transizione è davvero maleducato. Di solito vai in giro a fare domande così invasive alla gente riguardo ai loro genitali? E allora, perché lo fai con me, solo perché hai scoperto che sono trans?
Inoltre, questa domanda non ha senso! La transizione medica include una serie di interventi, e ognuno sceglie individualmente a quali sottoporsi. “L’intervento”, ovvero l’idea che ci sia un’unica “chirurgia di riassegnazione sessuale” che rappresenta il punto di arrivo della transizione, è una leggenda metropolitana.
Senza una “transizione completa” non sei davvero trans.
Assolutamente no. Decidere se fare o meno la transizione, e quali parti di essa affrontare, è qualcosa di molto personale! Alcune persone non possono sottoporsi alla transizione medica per via di condizioni personali, molte persone non-binarie non si sentono a proprio agio a fare una “transizione completa” perché non s’identificano pienamente con il genere “opposto”. (Detto ciò, alcune persone non-binarie scelgono di sottoporsi alla transizione medica, quindi anche l’idea che le persone non-binarie non debbano mai fare la transizione è una leggenda metropolitana!)
Oltre tutto, che cosa vuol dire “transizione completa”? Per molte persone, la transizione sociale è più che sufficiente, e non c’è bisogno di cambiare il proprio corpo per vivere felicemente in armonia col proprio genere. Il punto è che ci sono infinite ragioni per cui qualcuno potrebbe scegliere di sottomettersi a determinate procedure della transizione, e non ad altre. Una volta che la transizione viene portata a termine fino al punto in cui la persona si sente a suo agio, la transizione è “completa”, valida e non rende nessuno più o meno trans.
* Jamey è un amante delle avventure non-binary di Buffalo, nello stato di New York, che vorrebbe essere immortale per avere il tempo di andare in ogni coffee shop presente sulla faccia della Terra. Passa la maggior parte del suo tempo a programmare codici per Agrilyst (una startup di AgTech a Brooklyn), a difendere a gran voce l’esperienza delle persone transgender, a scrivere zine e a pensare a Star Wars. Per saperne di più sul suo lavoro, per vedere foto dei suoi gatti e suoi selfie, visitate il suo sito www.jameybash.com o il suo profilo Twitter @jameybash.
Testo originale: Defining: Transition